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giovedì 14 febbraio 2013

Angeli Solari e Angeli Lunari

Giustamente Andrea Fontana mi fa notare quanto segue:

Sono state invertite le immagini: questa è l'aura di un discepolo in prova, invece l'aura di un iniziato è quella all'inizio, dove si vede anche la Monade. Sarebbe corretto pubblicare il link dove si è copiato l'articolo, che è questo: http://www.scienze-astratte.it/il-guardiano-della-soglia.html su Angeli Solari e Angeli Lunari  

La vita sul nostro attuale piano può svolgersi su due livelli.
Mantenendo l’attuale livello di coscienza e quindi vivere sostanzialmente una vita da trasformatori energeticisemi-addormentati in questo mondo di sogni (vedi la metafora di Matrix), dove si nasce, si cresce, si lavora, ci si diverte, ci si riproduce e poi si muore, oppure elevare il nostro livello di coscienza per accedere a piani di coscienza superiori (strappare il velo di Maya).

Per cambiare le cose intorno a noi, dobbiamo cambiare il nostro stato di coscienza, dobbiamo cambiare ciò che abbiamo dentro di noi. Il mondo fuori è solo una riflessione del mondo interiore.
Il livello del Sé rappresenta lo sviluppo del nostro stato di coscienza.
Vi sono due linee, una orizzontale che rappresenta essenzialmente il tempo, lo scorrere del tempo su questo piano di coscienza, in questa vita. L’altra linea è verticale, non c’è più lo scorrere del tempo, ma l’elevazione della nostra coscienza, l’ascensione. Muovendoci sulla linea verticale, noi sviluppiamo la nostra coscienza.

Il cammino iniziatico è il cammino dell’elevazione



Possiamo considerare diverse tracce, diverse mappe nel percorrere la scala ascensionale. Tra le varie mappe possiamo utilizzare quella fornita dall’alchimia in tre fasi:

Nigredo o opera al nero (il corvo), in cui la materia si dissolve, putrefacendosi;
Albedo o opera al bianco (il cigno), durante la quale la sostanza si purifica, sublimandosi;
Rubedo o opera al rosso (la fenice), che rappresenta lo stadio in cui si ricompone, fissandosi.

NIGREDO
La prima fase dell’alchimia consiste in una fase di dissoluzione e putrefazione delle credenze, di tutta quella programmazione che abbiamo avuto fin dall’infanzia.
Piano piano tutte le convinzioni installate dall’esterno vengono disciolte, tutti i desideri terreni perdono importanza, perdono valore. Nella nigredo si distrugge l’uomo vecchio, si sciolgono i vecchi percorsi neuronali, la cristallizzazione del pensiero.

Inizia così il processo di distacco dagli “attaccamenti”, da tutti i desideri terreni, inizia così il processo di dis-ipnotizzazione. Si viene in contatto con i propri mostri interiori e affrontandoli si scopre che sono solo ombre vuote.
Si entra nel caos, tutte le cose non sono più come erano prima… ad un certo punto ci si accorge di vivere in un incubo, prigionieri di un’illusione.

Saturno è il pianeta legato a questa fase, che viene anche chiamata Malinconia. Si tratta di una fase in cui si lavora molto sul risveglio della coscienza e sulla trasmutazione delle emozioni negative.

ALBEDO



La seconda fase dell’alchimia prevede un riordino delle idee. Immaginiamo di svuotare un armadio nella fase di nigredo. In albedo iniziamo a mettere tutto in ordine, buttando via le cose che non servono più e che ci sono di ingombro.







Si costruiscono nuovi percorsi neurologici, l’energia comincia a fluire. Si verifica la risalita dell’energia del drago (kundalini) che illumina l’inconscio situato nel cervelletto, ci si connette alla Fonte, si acquisiscono informazioni, si sviluppa il corpo energetico.
A questo punto l’energia continua a muoversi verso il talamo (Guardiano della Soglia) e da qui verso il terzo occhio, la ghiandola pineale e la ghiandola pituitaria.

RUBEDO
La terza fase alchemica è la fase della cristallizzazione del corpo immortale.
E’ la realizzazione completa dell’Uomo Divino.


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Gio 14 Feb 2013 h.12:33:17
Il Guardiano della Soglia
LEGGI SPIRITUALI E COSMICHE
Il Guardiano della Soglia
di Andrea Fontana

La spiegazione più esaustiva di questo argomento l’ho trovata dal Maestro Tibetano D.K. nei libri scritti da Alice Bailey, nei quali è anche spiegato il  modo in cui è possibile combattere e vincere tale “Guardiano della Soglia”.
Quindi ho avuto la piena conferma, stavolta spiegata da un Maestro di Saggezza, che ogni problema, ogni conflitto e negatività di ogni tipo sono attribuibili al Guardiano della Soglia, sia personale che collettivo.
A questa poderosa Entità si deve anche attribuire ciò che viene chiamata la "proiezione psichica", che in Psicologia viene tecnicamente chiamata il "transfert"  ed in altri modi è chiamata "lo specchio", perchè è un meccanismo psichico che rimanda all'esterno i propri "nodi" non risolti, ma va specificato che non rimanda solo quelli negativi, bensì anche le qualità o i pensieri.

Penso sia importante sapere che questa poderosa Entità invisibile fa parte dei Corpi Sottili umani ed è composta quindi di 3 Entità: Eterica, Emozionale, Mentale inferiore, che devono essere indebolite e annientate in ognuno dei Corpi Sottili e sui relativi Piani Sottili durante diverse incarnazioni:
1. Nel Piano Fisico Eterico, sul Sentiero della Prova e della Purificazione (prima Iniziazione).
2. Nel Piano Astrale Emotivo, sul Sentiero del Discepolato (seconda Iniziazione).
3. Nel Piano Mentale inferiore, sul Sentiero dell’Iniziazione ha luogo il Conflitto finale (terza Iniziazione).

Ho compreso che il "Guardiano Oscuro" (come preferisco definirlo, dato che è colui al quale manca la Luce dell'Anima) è localizzato nel punto di passaggio da un Corpo Sottile a quello immediatamente superiore, nel punto dove l'anthakharana attraversa i due Corpi; infatti è chiamato "Guardiano" perchè sta sulla "Soglia" dell'accesso a tale Corpo sottile sovrastante, ovvero al suo completo dominio, che si stabilizza nella corrispondente Cerimonia iniziatica avente luogo nel sottopiano superiore di quel Piano sottile.
    

Il mito della decima Fatica di Ercole: l’uccisione di Cerbero, il Guardiano dell’Ade


Possiamo trovare vari livelli simbolici del "Guardiano della Soglia". Un esempio molto antico è la figura mitologica di Cerbero, il mostruoso cane a 3 Teste, che nella Mitologia greca rappresenta il Guardiano dell'Ade, il Regno di Plutone. In una delle 12 mitiche Fatiche di Ercole (o Heracle, che simboleggia L'Aspirante, il Discepolo e l'Iniziato) ossia nella decima Fatica, è descritta l'uccisione di tale mostro da parte di Ercole. Le tre Teste di Cerbero possono rappresentare simbolicamente le 3 poderose Entità del Guardiano della Soglia nascoste nei Corpi sottili e sui Piani sottili: Eterica, Emozionale, Mentale inferiore.
Alice Bailey ha descritto questo mito in alcune sue conferenze, che sono state pubblicate postume nel libro "Le Fatiche di Ercole", in cui ha spiegato che le tre teste di Cerbero simboleggiano la Sensazione (corpo eterico), il Desiderio (corpo astrale) e le Buone intenzioni (corpo mentale inferiore).

Riporto alcuni brani del Maestro Tibetano che descrivono in modo molto approfondito questo argomento.

Da: “L'illusione quale problema mondiale” (le pagine indicate sono riferite all'edizione inglese):


“Il Guardiano della Soglia viene per lo più considerato e descritto come la prova finale del coraggio dell’uomo, come una gigantesca forma-pensiero o potente elemento da dissolvere prima che l’iniziazione sia possibile. Cosa sia questa forma-pensiero pochi lo sanno, ma la definizione implica l’idea di una colossale forma elementare che blocca l’accesso al sacro portale, oppure una forma, costruita talvolta dal Maestro, per collaudare la sincerità del discepolo. Alcuni lo considerano come la somma degli errori compiuti dall’uomo, la sua natura malvagia che gli impedisce l’idoneità a percorrere il Sentiero della Santità. Nessuna di queste definizioni è esatta.”  Pag. 21

“Il Guardiano della Soglia. Pur essendo sempre presente, si attiva soltanto sul Sentiero del Discepolato, quando l’aspirante prende occultamente coscienza di sé, delle condizioni presenti in lui per effetto della sua illusione interna, del suo annebbiamento astrale e di maya, che ne avvolgono tutta l’esistenza. Poiché ora è una personalità integrata (e nessuno è discepolo se non è mentale oltre che emotivo, cosa che il devoto spesso dimentica) scorge i tre aspetti dell’illusione (preponderanti in uno o l’altro dei corpi) nel loro complesso, e questo insieme è detto “Guardiano della Soglia”. In realtà è una forma-pensiero vivificata, composta di energia mentale, forza astrale ed energia vitale.”  Pag. 27

“Abbiamo tracciato un vasto tema da svolgere con cura. Il mio compito è difficile perché scrivo per chi è ancora avvolto dai vari aspetti dell’illusione e per lo più da annebbiamento e maya. L’illusione mentale non è ancora pienamente in gioco, e il Guardiano della Soglia è raramente riconosciuto in maniera adeguata. A questo proposito vi ricordo che il Guardiano della Soglia non emerge dalle nebbie dell’illusione mentale e astrale fino a quando il discepolo non è prossimo ai Cancelli della Vita. Solo quando coglie i primi barlumi della Porta dell’Iniziazione e sporadici lampi di luce dell’Angelo della Presenza che è in attesa dietro quella porta, viene alle prese col principio di dualità, impersonato nel Guardiano e nell’Angelo. Le mie parole sono per voi simboli di una condizione e un evento futuro. Ma verrà il certamente il giorno in cui vi troverete in piena consapevolezza fra questi simboli delle paia di opposti, l’Angelo a destra e il Guardiano a sinistra. Abbiate allora la forza di procedere fra questi due avversari che per millenni hanno lottato sul campo della vostra vita e giungere al cospetto della Presenza ove i due sono visti come uno solo e altro non resta che coscienza della vita e del divino.”  Pag. 39

“Sapete che il Guardiano della Soglia è la personalità pienamente sviluppata, somma di tutto il passato e presentazione composita sul piano fisico del complesso di tutti i problemi insoluti, dei desideri inespressi, delle qualità e caratteristiche latenti, delle fasi di pensiero e di volontà personale, dei poteri inferiori e delle antiche abitudini di ognuno dei tre corpi (buone e cattive). Tutti questi elementi appaiono alla superficie della coscienza per essere trattati in modo che il discepolo possa svincolarsi dal loro dominio. Sarà allora libero per le ultime iniziazioni. Il processo non si esaurisce in un solo confronto fra le due forze antagoniste, ma si svolge in tre fasi, che comprendono il periodo che precede ciascuna delle tre prime iniziazioni o (dal punto di vista della Gerarchia) le due prime della Soglia e la prima maggiore, la Trasfigurazione.
Pe
r molte vite il discepolo è rimasto sulla soglia. Egli stesso è il Guardiano. Dietro la porta che lentamente si dischiude percepisce la vita, l’energia, la spiritualità e il fatto dell’Angelo. Fra sé e quella porta sta un terreno ardente; lo vede e sa di doverlo attraversare se vuol passare la porta. Si domanda se ha volontà abbastanza forte da assoggettare il sé personale ai fuochi della purificazione finale. Il sé personale è ora molto sviluppato; è uno strumento utile per l’anima; è un agente di servizio ben preparato; è adeguato ed efficiente. Ha tuttavia i suoi punti deboli che possono generare delle crisi in qualsiasi momento; ma anche punti di forza che con relativa facilità si possono tramutare in un punto di tensione; nel complesso è uno strumento degno di fiducia che può rendere un buon servizio.”
  Pag. 268

Da: “Astrologia Esoterica” (pag. 207 edizione inglese):

“Due fattori molto occulti emergono in Scorpio dal passato e attirano l’attenzione del discepolo. Uno è la memoria e l’altro, come conseguenza della memoria, è il Guardiano della Soglia.
La memoria qui non è intesa solo come facoltà mentale, come sovente si ritiene, ma come potere essenzialmente creativo. In sostanza, essa è un aspetto del pensiero e — assieme all’immaginazione — è un agente creatore, poiché i pensieri sono cose, come sapete. Dai remoti recessi della memoria, da un passato annidato nel profondo che viene richiamato in modo definito, e dal subcosciente individuale e collettivo (serbatoio di pensieri e desideri fondati e costruiti, ereditati e inerenti) affiora, dalle vite e dalle esperienze individuali trascorse, la totalità delle tendenze istintive, delle nebbie astrali ereditate e di tutte le errate attitudini mentali; a tutto ciò (che forma un
complesso composito) diamo il nome di Guardiano della Soglia. Questo Guardiano è la somma totale di tutte le caratteristiche personali rimaste indomate e senza controllo e che devono finalmente essere soggiogate prima che l’iniziazione sia possibile. Ogni vita vede qualche miglioria; certi difetti della personalità vengono eliminati, e si compie un progresso reale. Ma quei residui non vinti e le antiche debolezze sono ancora numerosi e fortissimi, e allora — quando si è stabilito un vero contatto con l’anima — si perviene a una vita in cui la personalità potente e ben sviluppata diviene, in sé, quello stesso Guardiano della Soglia. Allora l’Angelo della Presenza e il Guardiano stanno l’uno di fronte all’altro, e occorre decidere. Poco a poco la luce del sé personale svanisce e si estingue nel fulgore glorioso che emana dall’Angelo. La gloria della luce maggiore offusca la minore. Ma ciò è possibile solo quando la personalità cerca con ardore il rapporto con l’Angelo, riconosce se stessa come Guardiano e — come discepolo — comincia la battaglia tra le coppie degli opposti e si sottopone alle prove di Scorpio. Queste prove sono sempre innescate dal discepolo stesso; egli si pone in quell’ambiente positivo o condizionante in cui processi e disciplina sono inevitabili. Quando la mente ha conseguito uno stadio superiore di sviluppo relativo, e la memoria è evocata in modo nuovo e cosciente, allora ogni predisposizione latente, gli istinti nazionali e di razza, le situazioni non chiarite e i difetti rimasti senza controllo, salgono alla superficie della coscienza e la battaglia si accende. Ma la nota fondamentale di Scorpio è comunque il Trionfo. È questa la sua maggiore espressione sul piano fisico.”

Da: “Trattato sul Fuoco Cosmico” (da pag. 947 edizione inglese):

“Il soggetto del quale ci dobbiamo occupare ora non può essere trattato troppo esplicitamente a causa dei pericoli che lo accompagnano. Nei processi creativi, l’uomo ha a che fare con fenomeni elettrici di qualche genere, con ciò che è vitalmente influenzato da ogni pensiero che da lui emana, e con quelle vite minori che (aggregate insieme) formano, da certi punti di vista, una sorgente di effettivo pericolo per l’uomo. Possiamo racchiudere quello che può essere detto in alcune dichiarazioni. Gran parte delle situazioni penose alle quali assistiamo oggi nel mondo, può essere fatto risalire direttamente alla manipolazione errata della materia mentale da parte dell’uomo, a concezioni erronee sulla natura della materia stessa, e a condizioni pericolose determinate dai tentativi creativi congiunti degli esseri umani durante i secoli.
Sono sorti degli equivoci circa lo scopo dei fluidi vitali dell’universo, e questo ha contribuito alle afflizioni, come lo hanno fatto anche certe distorsioni della luce astrale che hanno prodotto ulteriore annebbiamento emotivo, o luce riflessa che intensifica la maya già creata.
Questo riflesso secondario è stato prodotto dall’uomo stesso nel tentativo evolutivo di equilibrare le coppie degli opposti, ed ha prodotto una condizione che deve essere superata prima che cominci il vero equilibramento occulto. Si può considerare come la totalità di quella grande manifestazione (creata solo dall’uomo) chiamata “il Guardiano della Soglia”.
Uno dei più grandi ostacoli sulla Via del Ritorno, del quale l’uomo è nettamente responsabile entro limiti occulti, è rappresentato da quelle forme animate che egli ha prodotto fin dalla metà della razza-radice atlantidea, quando il fattore mente cominciava ad assumere lentamente sempre maggiore importanza.
L’egoismo, i motivi sordidi, la risposta pronta agli impulsi malvagi, che hanno distinto la razza umana, hanno causato una condizione di cose che non ha uguali nel sistema. Una gigantesca forma-pensiero si libra su tutta la famiglia umana, costruita dagli uomini dappertutto durante le età, energizzata dai desideri insani e dalle malvagie inclinazioni di quanto vi è di peggio nella natura umana, e mantenuta in vita dalla soddisfazione dei suoi desideri più bassi. Questa forma-pensiero deve essere disgregata e dissipata dall’uomo stesso durante l’ultima parte di questa ronda, prima della conclusione del ciclo; la sua dissipazione sarà una delle forze che tenderanno a produrre il pralaya interplanetario. È quest’opera creata dall’ignoranza che i Grandi Esseri sono occupati a distruggere. Secondo la Legge del Karma, essa deve essere dissipata da coloro che l’hanno creata, perciò il lavoro dei Maestri deve essere portato avanti indirettamente, illuminando i figli degli uomini in misura gradatamente crescente, affinché possano vedere con chiarezza questo “Guardiano della Soglia” della vita nuova, l’antagonista che sta tra il quarto regno della natura ed il quinto.
Ogni volta che un figlio dell'uomo entra sul Sentiero della Prova il loro lavoro è facilitato, perché significa che una piccola corrente di vita energia è diretta in canali nuovi, lungi dalle vecchie correnti che tendono a vitalizzare ed alimentare la forma del male, ed un assalitore cosciente di più può essere istruito a cooperare al lavoro di distruzione. Ogni volta che un iniziato è ammesso ai gradi della loggia, significa che un nuovo agente potente è disponibile per far discendere forza dei livelli superiori in aiuto al lavoro di disintegrazione. La comprensione di questi due modi di lavoro attivo (quelli dell’aspirante e dell’iniziato) porterà molta conoscenza di vitale interesse all’attento studioso dell’analogia. Sta qui la chiave del problema presente del male, e della forza della presa che l’aspetto materiale ha su quello spirituale.
Questa forma-pensiero gigantesca, prodotta dell’ignoranza e dell’egoismo umani, è tenuta in vita e vitalizzata in tre modi:
Primo, dall’aggregato dei desideri cattivi, delle intenzioni malvagie e dei propositi egoistici di ogni singolo uomo. Ogni pensiero errato, quando sia incarnato nella parola o sia manifestato nell’azione sul piano fisico, va ad aumentare le proporzioni di questa entità nociva.
Secondo, dalle cure alimentatrici dei fratelli dell’ombra e dei rappresentanti di quello che può essere definito “il male cosmico”, i quali (secondo il karma della quarta famiglia, o umana, in questa quarta ronda) assumono enormi responsabilità, rendono possibile la vitalizzazione secondaria della forma-pensiero e producono delle condizioni così terribili che secondo la legge sopravviene rapidamente la cristallizzazione e diviene possibile la distruzione definitiva.
Gli studiosi faranno bene ad ampliare il loro concetto dello scopo del male e del posto che compete alle forze del male nello schema generale.
Terzo, dall’energia che ancora rimane e dalla vibrazione che ancora si sente, che è la persistenza della forza di un sistema solare precedente, ed un’emanazione di ciò che in questo sistema solare non è più ritenuto un principio.
Questi tre fattori sono i principali di cui i Grandi Esseri devono tener conto nel loro lavoro di mettere gli uomini in grado di liberarsi dall’influenza di questa forma autoimposta, di distruggere quello che essi stessi hanno costruito, e di svincolarsi dall’illusione proiettata dal persistente vampiro che hanno nutrito e rafforzato per millenni.
I Grandi Esseri stanno eseguendo questo lavoro di distruzione in quattro modi principali.
(1) Con la forza riunita dei loro pensieri e delle loro meditazioni.
(2) Con il lavoro della Gerarchia di istruire ed addestrare i singoli, che così si svincolano dalla cieca attività di gruppo e diventano centri coscienti di forza e collaboratori nell’opera di distruzione. Questo lavoro deve essere eseguito sui livelli mentali. Da qui l’esercitare il discepolo a meditare, ed a lavorare con la materia mentale.
(3) Con l’uso di certi mantram e di certe parole che fanno intervenire la forza interplanetaria del quarto ordine. Questa forza viene poi diretta contro questa creazione distorta della quarta Gerarchia Creativa (il quarto regno, o umano) e tende ad accrescere l’opera di distruzione.
Gran parte di questo lavoro è effettuato dai Nirmanakaya.
(4) Con la stimolazione dei corpi egoici degli uomini in modo che gli Angeli solari possano proseguire con maggior precisione e forza il loro conflitto con gli dèi lunari. Questa è la vera guerra nei cieli. Via via che gli Dèi solari (gli Angeli solari o Sé superiori) scendono sempre più vicino al piano fisico assumendo nella discesa un dominio sempre crescente sulle nature lunari, i pensieri e i desideri degli uomini vengono di conseguenza purificati ed affinati. I fuochi solari eliminano la luce lunare, e la natura inferiore è infine purificata e trasmutata. Col tempo gli Angeli solari risplendono in tutta la loro gloria sul piano fisico per mezzo della natura inferiore, la quale provvede il combustibile alle fiamme. Così il detestato “Guardiano della Soglia” muore gradatamente per mancanza di sostentamento e si disintegra per mancanza di vitalità, e l’uomo è liberato.
 Al presente, gran parte della manipolazione della materia mentale e della sua direzione nelle forme di qualsiasi genere emanano dai livelli inferiori, e sono il risultato del desiderio potente basato sull’attrazione fisica. I corpi del desiderio, e non i corpi mentali della maggioranza degli uomini sono i più potenti, e suscitano una vibrazione così forte (dovuta alla forza di due gruppi di signori lunari), che il terzo gruppo d’entità lunari che costruiscono il corpo mentale sono trascinati ad una risposta compiacente, e tutta la triplice natura inferiore è immediatamente impegnata nel disastroso processo di alimentare il temuto “Guardiano”.
Questa direzione dell’energia segue la linea di minor resistenza. Uno dei lavori principali dell’Ego è quello, come ben sappiamo, di imporre un ritmo nuovo alla sua ombra e suo riflesso, l’uomo inferiore, ed è quest’imposizione che a suo tempo distoglie l’energia dalla creazione distorta dell’uomo, e ne porta la vibrazione a intonarsi con quella del suo Angelo solare.
I deva che sono la totalità dell’energia della sostanza stessa non si preoccupano di che forma costruiscono. Essi rispondono irresponsabilmente alle correnti d’energia, ed il problema delle sorgenti d’energia non li riguarda. Perciò, il posto dell’uomo nel Piano cosmico diviene più vitale ed evidente quando ci si rende conto che una delle sue responsabilità principali è il dirigere le correnti d’energia dal piano mentale, e di creare ciò che è desiderato sui livelli superiori. Gli uomini, nel loro insieme, sono sottoposti ad un processo evolutivo allo scopo di diventare dei creatori coscienti nella materia. Questo comporta:
- il comprendere il piano archetipo;
- il comprendere le leggi che governano i processi costruttivi della natura;
- un processo cosciente di creazione volontaria, in modo che l’uomo cooperi con l’ideale, lavori secondo la legge, e produca ciò che è in linea col piano planetario e che tende a promuovere gli interessi migliori della razza;
- la comprensione della natura dell’energia e la capacità di dirigere le correnti d’energia, di disintegrare (o ritirare l’energia da) tutte le forme nei tre mondi;
- l’apprezzare la natura dei deva, la loro costituzione ed il loro posto di costruttori, e le parole e i suoni con i quali sono diretti e governati.
Quando le correnti d’energia della famiglia umana saranno dirette soltanto dai livelli egoici, quando il desiderio sarà trasmutato ed il quinto principio risvegliato ed infine illuminato dal sesto, allora e soltanto allora la forza dell’impulso emanante dai livelli inferiori si estinguerà e il “Guardiano della Soglia” (che ora perseguita la famiglia umana) morirà. In altre parole, quando il corpo fisico denso del Logos planetario (composto di materia dei tre mondi della fatica umana) sarà completamente purificato e vitalizzato dalla forza della vita fluente dai livelli eterici, e quando tutti i suoi centri (formati d’unità umane) saranno completamente risvegliati, allora quei centri saranno dei canali per la forza pura, ed un’entità quale il “Guardiano” sarà impossibile.
Tutto quanto ho detto circa questo “Guardiano della Soglia” del Sentiero tra i due grandi regni, il quarto e il quinto, può essere studiato dallo studioso con applicazione personale. Di fronte ad ogni serio aspirante ai Misteri sta quella forma vitalizzata da lui stesso costruita e nutrita durante il corso delle incarnazioni precedenti, che rappresenta la totalità dei suoi desideri, moventi e pensieri cattivi. Per lunghe età lo ha vampirizzato, e per lunghe età ha rappresentato ciò che egli non è riuscito a realizzare. Non influenza solo lui, ma anche tutte le unità con cui viene a contatto e che incontra. Per distruggerla deve seguire dei metodi simili a quelli seguiti dai Grandi, e col potere crescente del suo Angelo solare, con la forza dell’Ego, con lo studio della legge, la conoscenza del potere del suono, ed il governo della parola, ne produrrà infine la disintegrazione. Il Vecchio Commentario dice:
“L’angelo solare deve estinguere la luce degli angeli lunari, ed allora, per mancanza di calore e di luce, ciò che è servito ad ostacolare più non esiste”.
 Per ora soltanto pochi nella famiglia umana lavorano deliberatamente e coscientemente con la sola materia mentale. L’energia usata dagli uomini è in massima parte kamamanasica, o desiderio unito alla mente inferiore, con preponderanza, come era da attendersi, di forza del desiderio. Ciò si deduce dalla seconda dichiarazione. La tendenza globale dell’evoluzione è di produrre la capacità di costruire con la materia mentale, e l’umanità ha due cose davanti a sé:
Primo. La dissipazione graduale delle masse indefinite di materia kama-manasica, che praticamente circondano ogni unità della famiglia umana producendo una condizione di oscurità e di nebbia entro ed intorno ad ogni aura. Gradatamente essa scomparirà, e gli uomini si vedranno circondati da forme pensiero con contorni netti, caratterizzate da una vibrazione distintiva, e contraddistinte da una qualità particolare inerente al Raggio dell’individuo e perciò al suo tipo di mente.
Secondo. L’aggregato delle forme pensiero umane, che ora hanno un carattere personale, vibrando intorno ad ogni essere umano come i pianeti vibrano intorno al sole, tenderà ad avvicinarsi ad un centro di gruppo. L’energia del pensiero, che ora emana da ogni essere umano come una corrente relativamente debole di un conglomerato indefinito di materia mentale senza carattere particolare, che non costruisce delle forme particolarmente distinte, e che riesce ad animare quelle forme solo per un breve periodo, sarà indirizzata alla creazione di ciò che è desiderato dal gruppo, e non solo verso ciò che è desiderato dall’unità. Questa è la base, in gran parte, dell’antagonismo incontrato da tutti i pensatori costruttivi e lavoratori di gruppo. La corrente d’energia che essi emanano, e che costruisce delle forme pensiero vitali, si scontra con quella della massa degli uomini, ne risveglia l’opposizione e produce un temporaneo caos. I lavoratori e i pensatori preminenti della famiglia umana, sotto la direzione della Loggia, sono impegnati in tre compiti:

a. Imporre agli uomini un ritmo nuovo e più elevato.

b. Dissipare le nubi oscure delle forme pensiero indefinite e semivitalizzate che circondano il nostro pianeta, permettendo così l’ingresso di forze interplanetarie e di forza proveniente dai livelli mentali superiori.

c. Risvegliare negli uomini il potere di pensare con chiarezza, d’energizzare accuratamente le loro forme pensiero, e di mantenere in forma vitale i pensieri costruttivi con i quali possono raggiungere i loro obiettivi e produrre sul piano fisico le condizioni desiderate.
Questi tre obiettivi richiedono che quei pensatori e lavoratori vitali comprendano con chiarezza il potere del pensiero, la direzione delle correnti di pensiero, la scienza della costruzione di pensieri, la manipolazione della materia mentale secondo la legge e l’ordine, ed il processo di manifestazione del pensiero mediante i due fattori del suono e della vitalizzazione.
Comporta pure la capacità di annullare o rendere inefficienti tutti gli impulsi che sorgono dal sé inferiore che hanno un aspetto centralizzato e puramente personale, e la facoltà di lavorare in forma di gruppo, inviando ciascun pensiero con la precisa missione di aggiungere la sua quota d’energia e di materia ad una qualche corrente specifica e conosciuta. Questo ultimo è importante, perché nessun lavoratore per l’umanità diventa un reale aiuto finché non dirige con precisione (coscientemente e con piena cognizione del suo lavoro) la sua energia di pensiero verso un canale particolare di servizio per la razza.

d. Perciò, in ogni costruzione di pensiero di ordine elevato, gli uomini devono fare diverse cose, che si possono elencare nel modo seguente.
Primo, purificare i loro desideri inferiori, in modo da essere in grado di vedere con chiarezza nel senso occulto. Nessuno può vedere con chiarezza, se è ossessionato dalle proprie necessità, azioni ed interessi, inconsapevole di ciò che è più elevato e dell’attività di gruppo.
Questa chiarezza di visione produce la capacità di leggere, anche se dapprima inconsciamente, le memorie akashiche, accertando così il punto di partenza dei nuovi impulsi di pensiero che sopravvengono; la capacità di perdere di vista il proprio interesse in favore di quello del gruppo, collaborando così al piano; la facoltà che consente di divenire consapevoli della nota fondamentale della razza e del “grido dell’umanità”.
Successivamente, acquistare il dominio della mente. Questo comporta talune cose importanti: comprendere la natura della mente e del cervello mediante la concentrazione; comprendere la relazione che dovrebbe esistere tra il cervello fisico e l’Uomo, il vero Pensatore sul piano fisico; la capacità, sviluppata gradatamente dopo che la mente è stata dominata con la concentrazione, di meditare in senso occulto, per far così scendere il piano dai livelli superiori, accertare la propria parte nel piano, e quindi cooperare al lavoro di qualche gruppo particolare di Nirmanakaya. A questo si perviene considerando le leggi dell’energia. Un uomo scopre come costruire una forma-pensiero di qualità e tono particolari, e come energizzarla con la propria vita, per avere così, sui livelli mentali, una piccola creatura, figlio della sua volontà, da poter usare come messaggero o come mezzo per manifestare un’idea. Gli studiosi faranno bene a considerare attentamente questi punti, se cercano di diventare degli operatori coscienti.
Infine, dopo aver costruito una forma-pensiero, il servitore dell’umanità deve imparare il modo di inviarla alla sua missione, qualunque sia, mantenendola nella debita forma per mezzo della propria energia vitale, facendola vibrare al proprio ritmo, ed infine produrne la distruzione quando abbia compiuto la sua missione. L’uomo comune è spesso vittima delle sue forme-pensiero. Le costruisce, ma non è abbastanza forte per inviarle a compiere il loro lavoro, né abbastanza saggio per dissiparle quando è necessario. Questo ha prodotto la spessa nebbia turbinosa di forme costruite e vitalizzate a metà, dalle quali è circondato l’ottantacinque per cento della razza umana.
Nel suo lavoro di costruttore di pensiero, l’uomo deve manifestare le caratteristiche del Logos, il Grande Architetto e Costruttore dell’universo. Egli deve lavorare parallelamente a Lui come:
colui che concepisce l’idea;
colui che riveste l’idea di materia;
colui che energizza l’idea, consentendo così alla forma di mantenere la sua linea e adempiere la missione;
colui che, nel tempo e nello spazio, mediante il desiderio e l’amore dirige la forma pensiero e la vitalizza continuamente finché l’obiettivo sia raggiunto;
colui che, quando lo scopo desiderato è stato raggiunto, distrugge o disintegra la forma pensiero sottraendone l’energia (occultamente: “l’attenzione è ritirata” oppure “l’occhio non posa più” su di essa) in modo che le vite minori (che erano state inserite nella forma-pensiero) scompaiono e ritornano al serbatoio generale della sostanza devica.
Così, in tutto il lavoro creativo nella materia mentale, l’uomo è pure una Trinità al lavoro: egli è il creatore, il preservatore e il distruttore.

e. In ogni lavoro occulto con la materia mentale che deve manifestarsi sul piano fisico per raggiungere così l’oggettività, l’uomo deve lavorare come un’unità. Questo presuppone quindi la capacità del triplice uomo inferiore di essere subordinato all’Ego, in modo che la volontà dinamica dell’Ego possa essere imposta al cervello fisico.

Il metodo dell’uomo sul piano fisico impegnato nel lavoro cosciente con la materia mentale, deve essere considerato in due parti. Primo, il processo iniziale d’allineamento con l’Ego, affinché il piano, lo scopo e il modo di conseguimento possano essere impressi sul cervello fisico; secondo, un processo secondario in cui l’uomo, usando coscientemente il cervello fisico, procede a realizzare il piano, a costruire le forme occorrenti mediante la volontà ed il proposito, e quindi, dopo aver costruito ed energizzato la forma, “mantiene lo sguardo su di essa”. Questo è affermare occultamente la grande verità che sta dietro a tutti i processi di energizzazione. “L’occhio del Signore” è spesso citato nella Bibbia cristiana e, inteso occultamente, l’occhio è ciò che dà potere al suo servitore, la forma-pensiero. Gli scienziati cominciano ad interessarsi al potere dell’occhio umano, e tale facoltà di dominio e di riconoscimento che si ha ovunque avrà la sua spiegazione scientifica ed occulta quando sarà studiata come strumento dell’energia iniziatoria.
È quindi evidente che una forma-pensiero è il risultato di due tipi d’energia:
- quella che emana dapprima dall’Ego sui livelli astratti;
- quella che origina secondariamente dall’uomo sul piano fisico per mezzo del cervello.
Che gli uomini, come regola generale, non riconoscano il primo fattore, è il fatto da cui dipende gran parte del cosiddetto male. Quando la “scienza del Sé” avrà assunto le giuste proporzioni, gli uomini staranno attenti ad accertare gli impulsi egoici in tutti i processi di pensiero e ad utilizzare la vera energia egoica prima di cominciare a manipolare la sostanza devica ed a costruire delle forme con le vite deviche.

2. La costruzione delle forme-pensiero nei tre mondi
Devo dire ancora poche parole su questo soggetto dell’uomo come creatore nella materia mentale. Le parole sono indirizzate a tutti quegli studiosi che, grazie alla loro capacità di concentrarsi, hanno sviluppato un certo grado di dominio del pensiero, e che desiderano comprendere il processo della creazione con maggior accuratezza scientifica. Considereremo perciò due fattori del processo di costruzione delle forme-pensiero.
a. L’allineamento con l’Ego (per l'allineamento vedere “Lettere sulla meditazione occulta” pp. 1-7).
b. Il processo di imprimere la volontà egoica sul cervello fisico, o (in altre parole) l’utilizzazione iniziale dell’energia egoica.

Consideriamoli uno per volta.

a. L’allineamento con l’Ego. Come sappiamo, questo è possibile soltanto all’uomo che ha raggiunto il Sentiero della Prova, ossia un punto ben definito nell’evoluzione. Con la conoscenza e con la pratica è stato acquisito il potere di utilizzare automaticamente e scientificamente il sutratma (o canale) come mezzo di contatto. Quando a questa capacità si aggiunga quella di utilizzare con pari facilità l’antahkarana (o ponte fra la Triade e la personalità) allora si ha sulla terra un potente agente della Gerarchia. Possiamo generalizzare nel modo seguente relativamente agli stadi di crescita ed alla conseguente capacità di divenire agenti di poteri sempre maggiori attingendo alle risorse d’energia dinamica nei tre mondi.
I tipi inferiori dell’umanità usano il sutratma che passa attraverso al corpo eterico.
Gli uomini medi utilizzano quasi completamente la parte di sutratma che passa attraverso al piano astrale. Le loro reazioni sono fondate in gran parte sul desiderio e sono emotive.
Gli uomini intellettuali utilizzano il sutratma che passa attraverso ai livelli inferiori del piano mentale, al piano astrale e giunge al fisico nelle sue due sezioni. Le loro attività sono energizzate dalla mente, e non dal desiderio come nel caso precedente.
Gli aspiranti sul piano fisico usano il sutratma che passa nei due sottopiani inferiori dei livelli astratti del piano mentale, e cominciano a costruire per gradi l’antahkarana o ponte fra la Triade e la Personalità. Il potere dell’Ego comincia a farsi sentire.
I candidati all’iniziazione e gli iniziati fino alla terza iniziazione utilizzano tanto il sutratma che l’antahkarana, impiegandoli come un’unità. Il potere della Triade comincia a fluirvi, energizzando così tutte le attività umane sul piano fisico e vitalizzando in misura sempre crescente le forme pensiero dell’uomo. La chiave per la formazione del mayavirupa si trova nella giusta comprensione del processo.
Studiando attentamente le distinzioni precedenti, molta luce sarà gettata sulla qualità della energia impiegata nella costruzione delle forme pensiero.
Nei primi stadi l’allineamento è stato ottenuto in modo conciso ed accurato con la concentrazione e la meditazione. Più avanti, dopo aver stabilito il giusto ritmo dei corpi ed avere perseguito rigidamente la purificazione dei veicoli, la duplice attività diventa praticamente istantanea ed allora lo studioso può volgere l’attenzione al lavoro di costruzione e vitalizzazione coscienti; il suo punto di concentrazione non sarà allora il conseguimento dell’allineamento. L’allineamento accurato implica quiete mentale, ossia vibrazione stabile;
stabilità emotiva da cui consegue la riflessione limpida; equilibrio eterico, che produce una condizione dei centri della testa che permette di applicare direttamente la forza al cervello fisico per mezzo del centro.

b. L’impressione sul cervello fisico. Il cervello fisico può rendersi conto accuratamente di ciò che l’Ego cerca di trasmettere circa il lavoro da fare, solo quando siano realizzate due cose:
l’allineamento diretto;
la trasmissione dell’energia o volontà egoica all’uno o all’altro dei tre centri fisici della testa:
- la ghiandola pineale,
- il corpo pituitario,
- il centro alta major, ossia quel centro nervoso al sommo della colonna vertebrale dove questa quasi tocca il cranio. Quando questa congerie di nervi è pienamente sviluppata, forma un centro di comunicazione tra l’energia vitale della spina dorsale (il fuoco di Kundalini) e l’energia dei due centri della testa suddetti. È la corrispondenza fisica dell’antahkarana sui livelli superiori.
Il corpo pituitario (in tutti i casi di sviluppo normalmente corretto) forma il centro che riceve la triplice vitalizzazione che affluisce lungo il sutratma dai piani mentale inferiore, astrale ed eterico. La ghiandola pineale entra in attività quando quest’azione è rinforzata dall’affluire d’energia proveniente dall’Ego sul suo piano. Quando l’antahkarana è in via d’utilizzazione, è del pari impiegato il centro alta major, ed i tre centri della testa cominciano a lavorare come un’unità, formando così una specie di triangolo. Quando è raggiunto il momento della terza iniziazione, questo triangolo è pienamente risvegliato ed il fuoco (o energia) circola liberamente.
È quindi evidente che la capacità dell’uomo di creare nella materia mentale cresce con il suo procedere sul Sentiero. Occorre ricordare che (dal punto di vista dal quale la studiamo) non consideriamo il potere dell’Ego di produrre delle forme sul piano mentale, ma la capacità dell’uomo sul piano fisico di creare sul piano mentale i veicoli per l’energia che, quando siano messi in moto dalla volontà cosciente, produrranno certi effetti specifici sul piano fisico.
Questo è prodotto dall’energia egoica scesa lungo il sutratma al cervello fisico e ritrasmessa al piano mentale, con in più o in meno ciò che è stato acquisito o perduto nel processo. Il vero Adepto, per mezzo della conoscenza, conserva tutta l’energia mentre è in corso di trasmissione e l’aumenta con l’energia con cui entra in contatto. Perciò è l’energia della volontà, più quella del desiderio, alimentata dall’energia del cervello fisico. È quindi letteralmente un piccolo riassunto del processo creativo della Divinità, essendo l’energia unificata delle tre persone, e considerata dal punto di vista del fisico.
È l’unificazione dei tre fuochi dell’uomo, essendo in realtà:
a. quel tanto di fuoco dello spirito o fuoco elettrico che, ogni Ego particolare incarna (relativamente poco, prima della terza iniziazione) o è capace di trasmettere, insieme a
b. quel tanto di fuoco dell’Angelo solare (fuoco solare) o aspetto egoico, che l’Ego può trasmettere. Questo è solo poco nell’uomo medio, una buona quantità nell’uomo sul sentiero della prova, e un pieno afflusso al tempo in cui è conseguita la terza iniziazione;
c. quel tanto di fuoco della sostanza nel suo stato purificato che può penetrare. Questo dipende dalla purezza dei tre involucri; nel caso di un uomo altamente avanzato, è il fuoco di kundalini che accresce la vampa prodotta dagli altri due.
Quando dunque l’allineamento è corretto ed i centri fisici della testa si risvegliano, diventa possibile per l’uomo essere un creatore cosciente nella materia mentale.”





L'Aura di un Iniziato alla Terza Iniziazione, con tutti i Corpi sottili purificati
L'estensione dei Corpi ed i colori qui raffigurati sono solo simbolici e in analogia ai Piani Sottili corrispondenti

1 commento:

  1. Sono state invertite le immagini: questa è l'aura di un discepolo in prova, invece l'aura di un iniziato è quella all'inizio, dove si vede anche la Monade.
    Sarebbe corretto pubblicare il link dove si è copiato l'articolo, che è questo: http://www.scienze-astratte.it/il-guardiano-della-soglia.html

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