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venerdì 10 dicembre 2010

IL TUO SOGNO



                            

                           






                                     MANUALE D’INTRODUZIONE
                                            PARTE TEORICA:
                                           MANUALE 1 PARTE
                                        

                               INTRODUZIONE ALLA PARTE TEORICA
Ti saluto con un sorriso invitandoti alla lettura di questo manuale teorico con il mio augurio: ”Sii felice e realizza i tuoi sogni” Questo manuale è poco adatto alle persone che cercano la serenità, la tranquillità, e la pace dei sensi. Infatti, se ascolterai ciò che leggi arriverai alla Rivoluzione, Esaltazione, Sconvolgimento, Ribellione, Tumulto interiore. Tuttavia rischia di dirigerti verso la Libertà e la Felicità che sono soltanto una naturale conseguenza del sentirsi liberi.
Il corpo fisico è stato un dono, tutto il resto sarà frutto del tuo impegno. Il corpo fisico è un mezzo che serve per imparare a viaggiare in un’altra dimensione, Il viaggio più reale che esista, perché ti porta a conoscere te stesso, l’unica persona che puoi realmente conoscere. La realtà si forma dai pensieri, i pensieri formano immagini, le immagini prendono forma e divengono realtà. Se imparerai a creare la tua Realtà, qui in questa vita, allora il tuo futuro inizierà a dipendere dalle scelte che sarai in grado di fare e la tua Coscienza sarà pronta per viaggiare anche fuori del corpo. Allora ti servirà un altro corpo capace di condurre la Coscienza nello Spazio-Tempo, il corpo di Luce. Quando potrai viaggiare oltre questa dimensione in modo cosciente con il tuo corpo di Luce potrai decidere liberamente se tornare o no, mentre ora puoi solo seguire passivamente la coscienza collettiva, cioè il Pensiero indotto dell’intera umanità, che conduce al Ciclo delle Rinascite, quella che è chiamata Reincarnazione. I motivi per cui l’essere umano è soggetto alla Reincarnazione (che saranno riccamente spiegati all’interno del manuale) sono essenzialmente due:
1) In ogni Reincarnazione ci dimentichiamo della vita precedente (esclusi alcuni casi particolari) e quindi a livello consapevole dobbiamo ricominciare sempre da capo attraverso un meccanismo che abbiamo inserito nel DNA.
2) L’incapacità a creare la propria realtà porta ad un oblio della Coscienza, unico strumento in grado di conservare una memoria esistenziale anche nell’altra dimensione.
Il manuale ti offrirà la comprensione di un metodo teorico-pratico, che dovrai seguire per non più di tre mesi circa. Ti insegnerà a comprendere come puoi iniziare a creare la tua personale Realtà qui in questa vita, imparare a gestire le tue emozioni, eliminare abitudini dannose per il tuo organismo, sviluppare la capacità di raggiungere un obiettivo in modo determinato.
Dopo questo periodo dovrai attendere un po’ per vedere i frutti di ciò che hai seminato e non appena avrai terminato il tuo raccolto potrai seminare di nuovo creando un altro obiettivo, ripetendo la fase II° e III° poiché la I° va eseguita una volta soltanto a meno che tu non l’abbia eseguita in modo incompleto.
La realizzazione del tuo sogno dipenderà esclusivamente dalla capacità che avrai di liberati dalla convinzione che ciò non sia possibile.
La forza necessaria per creare la tua Realtà è la stessa forza che ci vuole per liberarsi da una convinzione radicata e insediata da molto tempo.
Immagina per esempio se ad una persona malata io gli dicessi: “La malattia non esiste”. Potrebbe credermi? NO certo che non potrebbe. Per un malato è in sostanza impossibile crederlo, convincersi che la malattia non esiste e che lui potrebbe cambiare la sua Realtà in quanto per farlo occorre una forza non comune. Ma le vie ci sono, ci sono sempre state, e sono avverabili, molte persone le hanno già percorse, oltretutto è l’unico modo per guarire veramente.
Immagina ora se ad una persona che vive una realtà misera, infelice triste, dicessi: ”Puoi trovare la Felicità”. Sarebbe lo stesso discorso, potrebbe credermi? NO. E’ altrettanto difficile per lui credere che la felicità esiste e non è neanche lontana, deve solo riuscire a guardarsi dentro. La risposta ha sede nella sua Anima. Se non apri lo scrigno da quello scrigno la Forza non potrà mai uscire, tuttavia per aprirlo devi dimostrare già di avere la Forza necessaria! è un paradosso, ma è quello che serve per compiere il Salto di qualità che vuoi realizzare. Il viaggio dentro l’Anima richiede questa forza. Se vuoi e se puoi liberarti delle convinzioni deludenti di una Realtà insoddisfacente, allora ti invito a trovare in te questa forza e ad usarla nella giusta maniera, poiché ognuno di noi ha in sè la possibilità di poter far cambiare forma alla sua vita, dipende esclusivamente da lui, o meglio dalla forza che dimora nel suo sogno segreto.
Ringrazio il mio Animus, Pensiero puro e Spirito individuale che attraverso la sua vigorosa Luce mi ha dato la capacità di ricevere questi manuali grazie alla capacità donatami dall’Animus di vedere oltre le mie personali convinzioni; ogni essere umano in grado di fare ciò, andare al di là delle sue radicate certezze, aprire il varco all’infinito.
Ringrazio la mia Anima, tesoro insostituibile di tutta la memoria della mia esistenza, dal momento iniziale fino ad oggi.
Ringrazio tutte le persone che ho incontrato nella mia vita alle quali ho potuto dare amore e che mi hanno dato amore, le terrò sempre nel mio cuore perché so, come è già accaduto, che ci rincontreremo ancora.
Ringrazio i miei genitori, che mi hanno dato la Vita e mi hanno così offerto la possibilità di conoscere ancora la Vita in modo da poter continuare a crescere.
Ringrazio i miei Compagni di Viaggio per la loro pazienza nello starmi accanto anche nei momenti più difficili, loro mi hanno incoraggiato ad essere Felice ed andare avanti nel realizzare i miei Sogni.
Ringrazio tutte le persone che hanno camminato con me seguendo il mio lavoro, e chi lo farà, permettendomi di dedicarmi con passione al mio intento di seguire e personalizzare un metodo efficace e alla portata di tutte le Anime di buona volontà.
LEGGI LA PARTE TEORICA  E POI DECIDI SE VUOI INIZIARE IL TUO VIAGGIO DENTRO L’ANIMA!

                                                LIBERTA’

Ti mettono in prigione e ti danno tutto quello che vuoi, ma la tua insoddisfazione si accresce sempre di più, perché tu vuoi la LIBERTA’.
Ti distraggono, ti fanno sentire grande quando sei piccolo, ti schiacciano quando sei grande per farti sentire inerte.
A volte sembra che puoi fare ciò che vuoi, a volte ti rendi conto che non puoi fare nulla, provi paura sei immobilizzato e continui a desiderare la LIBERTA’.
Ti comprano con sottili giochi di potere e paura del vuoto, con l’illusorio luccichio del denaro, con il sesso, gli ideali, la religione, le speranze del domani.
Ti hanno in pugno, ti offrono un bagliore tra le sbarre, per pochi istanti, come un lampo nella notte.
Ti senti nell’oscurità, a volte perso, abbandonato, credi ancora, fino allo stremo, alzi gli occhi al Cielo, ora vuoi perderti nel Vuoto e pensi che sia la fine di tutto, ma è solo l’inizio del tuo Viaggio. Perché dentro di te una piccola luce vive ancora: è la libertà   
 






                                               AGENDA


ANIMUS = Il Pensiero puro, Spirito individuale, Aura eterica.

ANIMA   =  Il pensiero Sostanziale, origine del sentimento, Memoria emozionale

FOCUS   = Unione di Pensiero e Creatività: la Realtà

STATUS  = Blocco Emozionale, atteggiamento immobile, statico, posizione rigida.

MODUS  = Tutto ciò che contribuisce a mantenere in vita uno Status.

CAMPUS = Spazio pieno dell’Anima.

VACUM  = Spazio vuoto dell’Anima.   
           





                                       



                                            











                                            PARTE TEORICA

Il sistema filosofico prevede lo svolgimento del programma attraverso una Lettura guidata del Manuale, che andrà svolto ininterrottamente per tutto il tempo richiesto, seguendo le istruzioni giorno dopo giorno.
Il programma si basa su principi filosofici basati sulle Leggi Universali, appartenenti ad antiche scuole di Saggezza, nate agli albori della civiltà umana, in tempi remoti, ancor prima dello sviluppo della cultura e della Filosofia greca avvenuta ai tempi di Platone, nel IV secolo A.C.
Tali principi risalgono all’avvento dell’antica civiltà numerica, di cui sono rimasti numerosi reperti archeologici nei Simboli pittografici, nella testimonianza dell’antica civiltà Tolteca in Messico, di quella Egizia in Egitto e, ancora molto più in là nel tempo, nella primordiale civiltà Lemuriana di Atlantide. Da queste antichissime civiltà proviene l’antica Tradizione di insegnamento esoterico  tramandato agli eletti con iconografie telepatiche e simboli geometrici, per non permettere la dispersione della Verità sulle Origini dell’Umanità e per mantenere attivi i centri mentali Superiori.
Le Leggi Universali sono sette, come sette sono i Piani dell’Esistenza ed i plessi  energetici del corpo umano e si possono sintetizzare materialmente per richiamare quel tipo di Coscienza con il Simbolo della Croce, eseguito attraverso la contemplazione della Piramide involutiva/evolutiva della Creazione, ma di questo parleremo più avanti.
Queste antiche Scuole ebbero il compito di mantenere l’insegnamento delle sette Leggi da Esseri di Luce provenienti da altri mondi, che iniziarono la razza umana attraverso una manipolazione del DNA dei primi umanoidi con quello di Esseri già progrediti provenienti da Sirio e dalle Pleiadi.
Alcune scuole, inaccessibili all’uomo ordinario, attive ancor oggi e situate nelle viscere della Terra, sono riuscite a mantenere nel tempo  la Tradizione fino ai tempi  attuali.
In questi luoghi la vibrazione delle particelle di luce che formano la condensazione della materia è particolarmente elevata a causa del Pensiero Superiore di questi Esseri Spirituali  (sono però uomini a tutti gli effetti) e quindi se la Coscienza dell’essere che le attraversa non è abbastanza sviluppata, ha la vibrazione delle particelle dell’Aura  eterica troppo densa, il corpo fisico, nell’impatto  con quell’energia, rischia di smaterializzarsi e dissolversi, perché perde  il pensiero centrale  che lo teneva  unito,  senza aver la possibilità  di poter  poi tornare  indietro nella coesione  precedente (vedi  per esempio tutti gli episodi avvenuti  nel triangolo delle Bermuda  sono legati  a questo processo di materializzazione, ove  si perde  la connessione con il proprio Animus). Vi è, infatti,  da prima una perdita di Coscienza con visione nebulosa dell’ambiente, poi viene a mancare il filtro della mente che permetteva l’afflusso al corpo del nutrimento di Luce e il mantenimento nello stato di veglia della coesione corporea. Possiamo fare l’esempio di andare a 5000 metri di altezza, vi è mancanza di nutrimento  improvviso, di ossigeno, e perdita di coscienza. Lo sviluppo di azioni eseguite in connessione con l’Anima  e rivolte allo sviluppo della Coscienza, cioè fatte ben conoscendo l’obiettivo Superiore, il motivo per cui le stai facendo e la conseguenza  di ciò che stai per mettere in atto, produce  un’elevazione  della vibrazione  di materia  e permette all’Aura  eterica di diventare più sottile, di allungarsi, di protendersi verso i piani superiori, dove si respira un altro tipo di ossigeno. E si può così entrare in dimensioni più elevate. Oltre a questo  si aggiunge  il fatto, ancor più importante, che queste scuole sono inaccessibili giacché il Pensiero scaturito dal loro insegnamento modifica l’andamento di tutto ciò che avviene  nel mondo, per lo meno a livello eterico ed un’eventuale contaminazione  di quel pensiero diventerebbe molto rischiosa per le sorti del Pianeta, come poi in realtà, in gran parte  è successo. I cambiamenti più o meno annunciati dai vari Profeti stanno accadendo in questi tempi. Il metodo utilizzato da tali scuole  è una Contemplazione Collettiva, comune a tutti gli Esseri di quel Livello. Esistono più livelli di esistenza, per mantenere saldo il Pensiero Sostanziale che crea la Realtà di quel piano esistenziale. Oggi tale sistema può essere utilizzato anche a questo Livello, a livello del piano Fisico, mentre fino a qualche tempo fa il metodo rimaneva  esclusivo tesoro di Scuole esoteriche che lavorano su piani di esistenza più elevati. La contemplazione su un Piano Superiore può influenzare  l’andamento di un Piano inferiore. Sono stati fatti diversi esperimenti per provare ciò.  Per fare questo tipo di lavoro o esperimento occorre attivare gli organi predisposti, i cosiddetti centri Superiori che rimangono nell’uomo ordinario molto spesso disattivati nelle loro funzioni superiori, mentre funzionano perfettamente per ciò che riguarda le funzioni dinamiche a livello biologico. Le funzioni superiori, sono quelle adibite allo sviluppo e al funzionamento  attivo del Pensiero Creativo, intenzionale e consapevole:



·     
  Centro Ipofisario, dislocato  sul lobo frontale, ove risiede la ghiandola dell’ipofisi, che può dare sostanza e nutrimento a qualsiasi immagine riflessa su questa zona, anche via telepatica e ha  la capacità  di ricreare  l’immagine  nella materia (è la cosiddetta Pietra Filosofale degli antichi alchimisti).
·        Centro Pineale, dislocato nella regione encefalica, ove risiede  la ghiandola dell’epifisi, che può dare sostanza e nutrimento ai pensieri nella realtà e può trasportare il Pensiero anche oltre la dimensione corporea ( è l’organismo che mantiene attiva la connessione quando siamo fuori dal corpo, per esempio la notte quando dormiamo, oppure la Realtà eterica nei cosiddetti sogni lucidi).
La maggior parte degli uomini vive soltanto nei primi tre livelli di esistenza, relativi ai primi tre centri energetici ed è guidato dalle varie pulsioni programmate geneticamente in ogni centro:
1)        Il plesso sessuale  = istinto - procreazione - sessualità per sopravvivenza – bisogni primordiali – emozioni ancestrali (paura del vuoto, dell’acqua, del buio, della luce). 2)
2)         Il plesso sensoriale  =  5 sensi – sessualità per desiderio – piacere/dolore – emozione meno elevate (rabbia, arroganza, ira, aggressività, amore condizionato)
    3)  Il plesso solare  = identità dell’io – personalità – dominio personale – emozioni meno elevate (arroganza, rabbia, ira, aggressività, amore condizionato).

Per questo motivo, l’uomo e la donna inseguono sempre l’amore nei rapporti sentimentali senza trovarlo mai, poiché l’Amore incondizionato può svilupparsi solo dal quarto centro versoi ventri superiori, che sono a loro volta in grado di condizionare i centri energetici inferiori.
L’amore che rimane relegato ai primi tre plessi sarà quindi un amore di natura sessuale, legato al desiderio di avere figli o a un appagamento sessuale o al desiderio di formare una famiglia, o un tipo di amore possessivo, niente che possa riguardare un Amore legato al quarto plesso, legato invece ad emozioni Superiori che sono il nutrimento essenziale del quarto livello di esistenza.
Per essere congruo per la Coscienza un Amore Incondizionato potrebbe mai farti dire “ Ti amo” solo se ti comporti entro certi parametri, in sostanza come io sono in grado di accettare?
Incondizionato sai cosa vuol dire? E’ qualcosa che inizia fortemente ad avere il sapore della Libertà. E’ qualcosa che non si può vivere con i primi tre plessi, è necessario sviluppare la Coscienza. Devono essere attivati i centri superiori per mantenere il controllo su quelli inferiori. Rendo l’idea?

La Coscienza si forma con l’insieme di:
A) Attivazione focalizzata  di Animus, cioè del Pensiero Puro, di un’immagine formata attraverso l’elaborazione della corteccia cerebrale  fissata sul lobo dell’ipofisi.
B) Nutrimento bio-emozionale dell'Anima  dato dalla modificazione genetica delle cellule attraverso la connessione alla rete Neurale: è la risposta modificata  del pensiero puro che confluisce nell’Anima e diviene Pensiero Sostanziale.
Il Pensiero prende forma quando riceve il nutrimento adatto per potersi realizzare nella Realtà, altrimenti tutto  ciò che pensiamo con una certa intensità si trasformerebbe in realtà, invece non tutte le forme pensate prendono vita. Perché?

La Rete Neurale.
La Rete Neurale è un circuito biosinaptico ad altissima frequenza, un intreccio di linee bioeletriche che non ha fine. E’ la vera centralina dell’intero Sistema Nervoso. Il compito della Rete Neurale è quello di smistare l’elaborazione proveniente dai diversi Apparati dell’Encefalo, il Cervello Antico, il Cervello Medio, e il Cervello Recente  e trasferire l’informazione ai vari tessuti del corpo organico.
L’intero processo segue sempre delle Linee ben definite sul Sistema Nervoso che divengono dei veri e propri Circuiti  elettrici codificati che si modificano però continuamente a seconda  del contenuto dell’informazione.
Il conscio è la Rete Neurale governata  dalla Coscienza  cerebrale, un sistema di elaborazione lento ma altamente sofisticato. Il Subconscio è la Rete Neurale del Cervello Medio, un sistema veloce legato  all’automatismo, pericoloso in caso di emozioni negative con forte carica. L’inconscio è la Rete Neurale del Cervello Antico, ove risiede l’intera  memoria  ancestrale  della nostra  evoluzione biologica.
La creazione della realtà può avvenire soltanto quando siamo riusciti a formare un nuovo  circuito in quella che viene definita la Rete Neurale, cioè la vera centrale di smistamento dati dell’intero Sistema  nervoso.
Un comportamento abitudinario, un vizio, qualcosa a cui non sappiamo rinunciare, che  prende in quel momento il comando dell’azione sulla nostra volontà  inconsapevole, normalmente si crea in questo modo, attraverso  la RIPETIZIONE  dello stesso circuito per  svariate volte. L’input iniziale può partire da un pensiero indotto, da uno shock, da un’emozione non controllata con contenuti dubbi, da una sollecitazione  fisica, da un trauma psichico, da una costrizione, da un sogno frequente, il tutto associato a un tipo di azione casuale. Dopo diverse volte che l'input riproduce lo stesso stimolo con ripetute sollecitazioni, trasferite come informazioni che arrivano al cervello, questo a sua volta, elabora e smista il tipo di informazioni creando un circuito sulla Rete Neurale che possa rispondere, ogni volta che viene riproposto,  allo stimolo nel modo migliore e il più velocemente possibile, così da garantire  la risposta iniziale  nella forma ottimale  per ogni tipo di prestazione, di abitudine e di condizione venutasi a creare.
I nostri comportamenti buoni e cattivi sono soltanto circuiti neurali codificati in quel percorso e partono in automatico da sollecitazioni talmente diversificate e sofisticate  che andarle a rintracciare  diventerebbe un’operazione impossibile e improduttiva. Comprendi che ogni comportamento è il continuo risultato di questo intreccio di fili che si intersecano fra di loro? Dov’è la volontà in questo sofisticato meccanismo?  Dov’è la libertà? Dov’è la capacità di andare verso una direzione? Se vuoi veramente cambiare  le tue abitudini e non soltanto sostituirle  con altre, dovrai mettere in atto un processo di risveglio  capace di andare a modificare la Rete Neurale del tuo Cervello.  E questo sai perché è necessario?  Perché tutte le abitudini sono “segnate”nel tuo cervello attraverso dei circuiti con le quali si sono inserite all’interno della rete neurale  e tutte le volte che tu richiami quel tipo di esperienza  è sufficiente  che tu dia il primo segnale, l’input iniziale e il circuito parte da solo. Pensa a quando ti lavi i denti, oppure, ancor più complesso, a quando guidi l’automobile..... non  ragioni sui vari passaggi che il tuo corpo deve fare, li fai e basta, in modo automatico ed è così
che lavorano le consuetudini. Da una parte è una fortuna per quelle abitudini che ci consentono di “velocizzare”  la nostra vita: pensa soltanto se ogni volta che dobbiamo guidare l’auto dovessimo ripercorrere tutti i passaggi di apprendimento che abbiamo sostenuto per imparare a farlo, la nostra vita diverrebbe lentissima, non potrebbe esserci l’evoluzione, la razza umana si sarebbe estinta da tempi immemorabili ecc.
D’altra parte però succede che tutte le abitudini che si inseriscono nella rete neurale insieme ad altre connotazioni  emozionali o sensoriali, acquistano la padronanza sulla nostra capacità di azione e più utilizziamo gli stessi circuiti più diventeremo prevedibili e maggiormente questi circuiti prenderanno il “possesso” delle nostre vere intenzioni, praticamente si fisseranno in modo tale da essere difficilmente rimossi.
Pensa a quelle volte in cui fai o dici qualcosa ed un attimo dopo ti accorgo che non volevi agire così o non volevo dire le cose che hai detto.
E’ partito il circuito, in automatico, non puoi fermarlo quando è ormai partito, è troppo veloce per il tuo pensiero, sarebbe come volere la luce spenta quando ormai hai schiacciato l’interruttore per accenderla.
Eppure le emozioni inserite in questi circuiti creano danni enormi e non ce ne rendiamo conto. Per esempio impariamo a reagire di fronte a una difficoltà  chiudendoci in noi stessi, ci ritroviamo a rimuginare dentro noi stessi senza sapere perché ma, in realtà, è la semplice reazione di risposta allo stimolo neurale precedente.... oppure dinanzi a una persona  che ci parla  in un modo  che ci ricollega al nostro circuito interno potremo reagire con una manifestazione  di rabbia o mancanza di considerazione ecc. per pentircene subito dopo.  
Non parliamo poi dei circuiti che si creano con le sensazioni/emozioni, le sensazioni che provengono dall’apparato istintivo e le emozioni che sono prelevate dal corpo emozionale. Anche questo tipo di abitudini creano dei danni enormi. 
Esempio: ti arriva una brutta notizia, sei licenziato al lavoro. La notizia traumatica blocca momentaneamente la connessione della mente, entra in funzione il Subconscio, ove arriva tutta la serie di informazioni di quel preciso istante. Se a questo tipo di emozione, che certamente  non potrà essere un’emozione positiva, tu associ una sensazione piacevole per lenire la tua  sofferenza, (per esempio il conforto di una amica) rimarrai legato a vita  a quel tipo di sensazione: ecco che hai appena creato un circuito codificato per la tua sopravvivenza. Inoltre tutte le volte che avrai un richiamo a quel tipo di emozione, lo farai in automatico, senza pensare a ciò che è messo in moto, non puoi più fermarlo, a meno che tu non lo faccia consapevolmente, ma di solito se non vi è una visione chiara di ciò che accade si finisce soltanto per sostituire un’azione ad un’altra ma il circuito non è certo stato rimosso. Prendi per esempio chi vuole smettere di fumare dopo che ha fumato per una vita intera. Quale circuito è stato occupato da quel tipo di azione? Quale sensazione si è inserita insieme all’azione del fumare?
Quale squilibrio porterebbe alla persona, sul suo sistema nervoso, togliere all’improvviso quel tipo di circuito?
Capisci, non è tanto la crisi di astinenza, come viene chiamata, che crea danni, anzi quella è veramente la minima cosa, l’organismo lo sa di poter sopravvivere anche senza tabacco o senza  droghe, non gli devi insegnare a farlo, lo sa fare e basta, al limite  puoi coadiuvare il suo processo di nutrimento, ma qui il lavoro è su un altro piano.
Lo squilibrio e la crisi d’astinenza vengono creati proprio perché, togliendo quella data azione, si interrompe, ma non viene rimosso. E togliendo soltanto l’azione casa  togli  in fondo, soltanto l’ultimo anello del circuito, tra l’altro  proprio quello con cui il sistema  aveva imparato  a rispondere  senza rischio di incorrere in “ corto circuito”. L’organismo non sa  più come rispondere  a quel tipo di stimolo, ma sa che deve difendersi perché quello stimolo è pericoloso, porta con se dei danni. L’input iniziale è rimasto quello di lenire quello stimolo, di neutralizzarlo, ma occorre trovare un altro modo, ma fino a che non si riempie quello spazio di risposta rimasto vuoto l’organismo impazzisce e va in crisi di astinenza, si blocca si rifiuta di andare contro la sua stessa sopravvivenza, però questo è un vero e proprio corto circuito.
Pensa che ogni volta che il tuo organismo ti chiede la sigaretta e tu non gliela dai è come innestare un filo elettrico in una  presa e lasciare che la corrente vada a scorrere su questo filo senza potersi scaricare dall’altra parte. Cosa potrà provocare se non una scossa elettrica sulle zone circostanti?
Ecco cosa comporta quindi poter lavorare con le abitudini, occorre essere preparati, sapere già a cosa si va incontro, sapere come poter sostituire quei circuiti che vengono rimossi, non le abitudini, i circuiti. Hai compreso la differenza tra quello che si fa normalmente e quello che si fa invece in questo tipo di lavoro?
Quel che accade è quindi questo: arriva quel tipo di emozione nella modalità in cui è stata inserita al momento dell’innesto del circuito, parte immediatamente la risposta che l’organismo ha imparato a rivolgere a quella data azione, per esempio, accendere la sigaretta e tu ti ritrovi a fumare senza neanche sapere il perché ed il vizio del fumo non è altro che l’ennesimo alibi. Chi fuma veramente per il piacere di fumare non ne è succube. Se a te piace il cioccolato, lo mangi continuamente? Se  però il cioccolato è la sensazione piacevole che è stata inserita nel circuito allora corri il rischio di diventare molto goloso di cioccolato. Questa è la differenza tra il piacere e un’abitudine piacevole che copre un dolore. Tu non sei più la stessa persona che eri al momento dell’innesto del circuito, il cambiamento è proprio la risposta necessaria  da parte del sistema  di sopravvivenza. Come puoi sapere quale sia l’emozione o lo stimolo iniziale da cui è scaturita quell’azione? e anche se lo sapessi come puoi sapere tutte le decine di diramazioni di altri circuiti che si sono, a loro volta, innestati su quello?
Magari l’hai fatto a 12 anni per  semplice imitazione, per sentirti più grande, più considerato e la considerazione su quali circuiti va ad inserirsi, lo hai compreso?
Immagina un tronco di albero e tutte le sue diramazioni dei suoi rami fino alle sue piccole foglioline. Una fogliolina potrebbe essere l’ennesimo binario su cui è innestato quello stimolo.
Mettiamo caso che l’emozione iniziale non sia scaturita  da un vero e proprio trauma, bersi da una condizione esistenziale, il sentirsi soli, per esempio, come capita alla gran parte degli esseri umani.  In questo momento di profonda solitudine hai provato questa magica e suadente sensazione del fumo, che ti ha dato, senza che tu te lo aspettassi, un’esperienza piacevole, ti sei sentito meglio, più pronto a lottare contro la solitudine e mettiamo che tu abbia ripetuto questa azione per un certo periodo di tempo e che ogni volta  tu abbia provato la stessa sensazione  piacevole  che avevi sentito la prima volta.
Pensi che nel corso della tua vita poi non avrai comunque bisogno di sentire continuamente  quel tipo di sensazione  più rassicurante, che ti dia la possibilità di sentirti meglio?
Un circuito innestato  potrebbe addirittura essere lo stesso sentirsi bene, in cui lo stimolo che parte è ancora quello di stare meglio, rinnovato continuamente, per non perderlo, per non tornare a provare quell’odiosa emozione  che fa tanto soffrire.
Spesso non c’entra neanche più lo stimolo iniziale cioè la solitudine, perché ora, a volte, ti capita di stare  da solo  e stai bene, il circuito si è innestato su altri circuiti e non potrai mai capire quali, questo è un lavoro psicologico  infinito e il più delle volte inutile.
In questo caso, pensi davvero di poter controllare una condizione interiore così forte e radicata in modo così ancestrale nell’organismo con un semplice pensiero o gesto? Hai idea di cosa voglia dire automatismo indotto? E’ un principio su cui si è basato l’intero sistema di sopravvivenza per creare strategie di difesa dall’ambente esterno: immagina un labirinto di fili intrecciati..... vai a capire da dove è partito il tutto! Il contenuto arriva in forma imprevista, non determinata in alcun modo, spesso sotto forma di trauma fisico in caso di incidente o psichico in caso di una brutta notizia. A questo punto avviene una modificazione del circuito sulla rete, una specie di corto circuito e questo comporta anzitutto, per il corpo, l’attivazione immediata di una modificazione genetica delle cellule sul tessuto corrispondente. Inoltre in quello stesso momento vengono immessi, insieme all’informazione, tutti i dati fisici (dolore), sensoriali (sensazione spiacevole) emozionali (dolore emotivo), mentali (impressioni sgradevoli) contenuti in quel evento che sta quindi condizionando la creazione della tua realtà.
Tutti questi pensieri e queste emozioni dove vanno a finire? Nell’Anima. E pensate che questo materiale, ormai installato nel ricordo emozionale dell’esperienza, non vada a formare la vostra prossima realtà futura o perlomeno a condizionarla pesantemente? La risposta è naturale: il cortocircuito innescato dal trauma vissuto impedisce l'elaborazione completa delle informazioni ricevute da parte del sistema neurale creando un vuoto che rimarrà un punto interrogativo all’interno del sistema stesso che cercherà di completarlo con le informazioni che riceverà in seguito all’accaduto. Dopo un po’ quella persona non sarà più la stessa, svolgerà all’incirca  le stesse cose di prima  ma vi sarà qualcosa di diverso, a volte si assenterà, si rattristerò per niente, non parteciperà più come prima, emozionalmente prenderà le distanze. Cosa è avvenuto? Qualcosa che appartiene al trauma sta modificando la sua realtà. Devi comprendere  bene che ogni  modificazione nella realtà è diretta da una trasformazione avvenuta a livello cellulare, a livello genetico. In questo senso le cellule del nostro corpo formano un Apparato insostituibile, che va a confermare la realtà, a seconda delle informazioni che riceve. La psiche assorbe il trauma e demanda agli Apparati del cervello per l’elaborazione. Lì ove il trauma è molto violento la scarica arriva diretta sulla Rete neurale e poi, infine, all’organo predisposto: le cellule di quell’organo assorbono il colpo e iniziano immediatamente il lavoro di riconversione biologica sulla base delle nuove informazioni sopraggiunte.
Il DNA si apre e permette all’RNA di lavorare per riconfigurare la catena proteica, accoglie le informazioni del lavoro e una volta finite le informazioni da inserire nella nuova catena amminoacida il DNA si richiude ed è pronto per restituire le informazioni al sistema di scambio della circolazione sanguigna, la quale trasporta il nuovo tipo di conformazione  a tutto il corpo, il quale a sua volta si adegua e si adatta. Il sangue riceve non soltanto le informazioni di carattere strettamente biologico ma anche quelle trasportate attraverso i pensieri e le emozioni. Di conseguenza la condensazione eterica di cellule trasformate da un’emozione molto negativa, come può essere quella di un trauma, non potrà certo contenere un tipo di energia elevata. Ecco che quel corpo e quei pensieri conformano la loro realtà in funzione di una condizione divenuta biologica e che ne ha determinato un abbassamento energetico.
Pertanto se non riusciamo a realizzarci nel lavoro oppure abbiamo dei blocchi sessuali, oppure abbiamo poca o troppa sensibilità, oppure sentiamo semplicemente di avere qualche impedimento senza renderci conto da dove provenga, qualcosa che ci blocca e che non ci permette di procedere, state tranquilli che la causa risiede sempre nelle cellule. Sono le vostre cellule a contenere a livello genetico l’informazione dalla quale sono state modificate e la restituiscono alla tua psiche, la quale penserà in modo automatico a costruire una realtà che possa impedire che quell’evento accada di nuovo e possa nuocere al sistema, comprendi?
Magari ti stai difendendo da un ricordo ancestrale contenuto nelle tue cellule e divenuto attivo, che non ti permette di andare oltre, esattamente come potrebbe  essere il comportamento di un animale nei confronti di un condizionamento indotto. E’ un livello di protezione assoluto di sopravvivenza che non puoi impedire una volta che si è installato, devi poter agire prima e per agire prima l’unico modo che hai per essere tu a pilotare il tuo veicolo è che impari a gestire le tue emozioni e ancor di più a creare una realtà su pensieri, immagini ed emozioni positive. E’ impossibile però potersi difendere dall’imprevisto.
Certo fino a che non vi sarà una visione completa del significato della tua esistenza ogni cosa a cui non sai o non vuoi rispondere potrà costituire un imprevisto, una minaccia per la tua stessa vita. Imprevisto vuol dire che arriva una scarica improvvisa sulla Rete senza aver avuto la possibilità di passare attraverso un’elaborazione, quindi l’informazione che arriverà alle cellule sarà inusuale, il DNA dovrà riconfigurarsi per accogliere il nuovo tipo di informazione. E’ quanto avviene per i traumi inaspettati e violenti. 
 Riprendiamo l’esempio:
Impressione gradevole/sgradevole > corteccia cerebrale > rete neurale > organo
            Impressione sgradevole: licenziamento in tronco senza preavviso                    
                                                Ñ
           Elaborazione della Corteccia Cerebrale con informazioni incomplete, in quanto la  corteccia  non è predisposta ad un’analisi veloce della carica emozionale presente nell’informazione, la quale viene trasferita al Cervelletto.
                                                Ñ
       Trasporto dell’informazione sulla Rete Neurale in modo Imprevisto  e incompleto
                                                Ñ
                  Organo corrispondente: vie Coronarie
         ove l’informazione deve essere completata con la trasformazione
       genetica della cellula in grado di assorbire  quella forte carica inusuale

                                                Ñ

                 Reazione organica dell’Organo proporzionale
               Al grado di intensità di assorbimento della carica
 Quando l’emozione non è controllata e arriva in forma libera e imprevista non permette un’analisi completa dei dati informativi contenuti nell’intero processo ed è per questo motivo che la Rete Neurale assorbe un surplus elettrico improvviso da quella carica emozionale e se ne fa carico trasferendo però all’organo corrispondente delle richieste di aumento cellulare o diminuzione a seconda della necessità e le cellule di quel tessuto sono soggette ad una trasformazione genetica per accogliere la richiesta e riconfiguarare il DNA: la medicina ufficiale chiama tutto ciò malattia. Nel caso dell’esempio la reazione potrebbe essere un’occlusione coronaria riparabile, oppure una predisposizione all’infarto coronario, ma questo soltanto se non vi è consapevolezza. Ora sarebbe interessante andare a capire quali pensieri avrà mai avuto il nostro Signor X per essere stato licenziato in tronco. Forse non ne poteva più di quel lavoro e voleva semplicemente cambiare tipo di lavoro?  Oppure aveva una situazione sentimentale non corrisposta così forte da desiderare di abbandonare tutto? E se il nostro Signor, X dopo un certo periodo, magari quando si era rimesso in pace con se stesso, trovando un magnifico lavoro di cui era entusiasta, avesse un infarto, potremmo dire che inconsapevolmente lui abbia creato quella realtà? Certamente si dirà che nessuno può volere la propria morte, si dirà che ciò è assurdo. Ne sei così sicuro?
Pensi sia così impossibile poter prevedere le conseguenze estreme di un pensiero inconsapevole guidato da un’emozione negativa?
Il meccanismo è basato su questo procedimento, forse ci vorrà un po’ per poterlo comprendere a fondo, ma vedrai che quando l’avrai accettato non ti sembrerà più così impossibile e inizierai a credere che siamo ciò che pensiamo e che la cosa più ragionevole che un essere umano possa fare è imparare a governare quel Pensiero e soprattutto a controllare le Emozioni.
Quali sono stati i messaggi, le informazioni, i dati, che sono arrivati al Subconscio tanto da influenzare quel tipo di realtà?
Se il processo non è consapevole non potremo mai saperlo, potremo forse intuirlo. Però questo conferma che se il processo diviene consapevole sarai tu l’unico artefice dei pensieri che influenzano la realtà, inoltre quei pensieri saranno carichi di emozioni positive, quindi il tuo futuro si prospetterà migliore di quanto possa “accidentalmente” capitare, non è vero? 
Ti ho detto questo per farti capire che dovrai affrontare un periodo di astinenza, ma siccome è finalizzato (e il tuo nuovo circuito lo sa), riuscirai a sostenerlo, tuttavia segui sempre tutte le indicazioni positive, e se ti sembra che in certi momenti sia troppo, rivolgiti alla tua Anima e ripeti il motivo per cui lo stai facendo, non stancarti di ripeterlo, ricordati che il circuito si installa con un sistema di ripetizione, esattamente lo stesso sistema con cui si è installato il sistema di apprendimento per guidare l’auto. Inoltre ogni abitudine segue un sistema di circuito, pertanto ti accorgerai che vi saranno mille piccole realtà oggettive che ti condurranno sempre a ripetere quello stesso tipo di abitudine, ma è normale, soprattutto all’inizio. Non spaventarti, è tutto perfettamente normale, è sufficiente esser consapevoli che il tuo obiettivo è lì, davanti a te, nella parte frontale della tua mente e non molla, è sempre lì, è sempre presente. Credici e potrai liberarti da ogni legame che attanaglia la tua Anima.
Esempio di un comportamento” positivo”:
Ricevo un input da un pensiero indotto: mi chiama per telefono un amico e mi prega in modo tanto gentile da non poter rifiutare di andare all’indomani al suo party vestito in giacca e cravatta, abito che non sopporto. Ovviamente la mia risposta è affermativa, ma dentro di me inizio ad innervosirmi, non riesco a credere che devo stringermi quella specie di corda camuffata intorno al collo per l’intera serata. Cos' è che mi fa avere quella reazione negativa? Certamente qualche connessione con quel tipo di sensazione, ma ora non andiamo a indagare.
Io sono diventato terribilmente nervoso, in seguito a quella richiesta, non sono più la persona che ero fino a pochi minuti. Cosa è accaduto? Il fatto di non sopportare la cravatta può essere comune a tante persone, ma il fatto di innervosirsi così tanto no, non può essere comune ed ecco che già parte tutta una serie di informazioni al cervello per cercare una risposta, ma la risposta non arriva, non può arrivare perché questo nervosismo è proprio la reazione dell’organismo a un pensiero indotto, un qualcosa rimasto insoluto dentro di te a cui non hai saputo dare una risposta, perché il fatidico giorno che si è installato quel tipo di circuito, il trasferimento dei dati è arrivato incompleto e le tue cellule ormai possiedono geneticamente quell’informazione da cui hanno in qualche modo dovuto proteggersi riparandosi biologicamente. Quando tu ti avvicini solo un po’ a qualche evento che ricorda lontanamente quell’innesto, già il corpo riproduce gli stessi sintomi di allora e tutto ciò è perfettamente automatico.
Allora esco fuori in giardino a prendere una boccata d’aria rimuginando dentro di me imprecazioni varie e frasi senza senso, mi siedo sulla sedia e vedo sul tavolo il giornale sportivo che avevo dimenticato là sopra. Soddisfatto di questo inaspettato ritrovamento mi accomodo per bene sulla mia poltrona e mi tuffo nella lettura di tutte le notizie sulla mia squadra del cuore. Dopo qualche minuto suona il telefono e mi riporta alla realtà e, magia delle magie, non sono più nervoso, ora sono di nuovo calmo e tranquillo, ora ho ritrovato la mia serenità. Cosa è accaduto di nuovo? Semplicemente una connessione di un circuito che si è legato ad un altro. Se mi ricapiterà di essere nervoso mi ritufferò “inconsapevolmente” nella lettura di un giornale sportivo, il solo vederlo funzionerà. Il circuito si è creato con quella frequenza e l’organismo lo ripropone, nasce un comportamento abitudinario, una passione, in alcuni casi un’ossessione, ma questo dipende dalla forza che aveva l’input dello stimolo iniziale, quello che ha fatto partire il meccanismo.
Pertanto la lettura del giornale diventa per me un modo inconsapevole per avvicinarmi al mio benessere, per deviare dal circuito del nervosismo che crea una soluzione spiacevole, da evitare in qualsiasi modo.
Ora l’esempio è abbastanza banale, in questo caso è stata la lettura, ma può essere qualsiasi cosa, comprendi, qualsiasi cosa che casualmente ti distrae dal tuo circuito incompleto. Il fatto importante da comprendere è che togliere un vizio non dipende da una mancanza di volontà come comunemente si crede, bensì dipende solo da una riattivazione del circuito sulla rete neurale che parte in automatico, non c’entra proprio un bel niente la volontà. In qualche modo il vizio o l’abitudine hanno fatto in modo di far avvicinare l’organismo verso una risposta positiva per spegnere il fuoco che divampa da tutte le parti, oppure per bloccare quel desiderio improvviso di lanciarsi nel vuoto. Si può eliminare un vizio o un’abitudine soltanto se si fa tabula rasa dell’intero circuito e per farlo occorre sapere che lo stai facendo per andare in una direzione precisa e questo intento deve avere una forza maggiore di quella che ha avuto lo stimolo iniziale qualunque esso sia stato- Non occorre andare a indagare nel tempo passato, c’è già tanto da fare qui, nel presente.
Il procedimento consapevole richiede la convinzione assoluta non tanto nel tipo di lavoro che si acquisisce gradualmente, quanto nel desiderio personale e assoluto di volere uscire fuori da una situazione che semplicemente non può andare avanti così, come è andata finora, è necessario CAMBIARLA.
Il reale cambiamento agisce nello stesso modo, con la modalità di RIPETIZIONE, ma ovviamente ora noi sappiamo quello che stiamo mettendo dentro, la natura e l’origine dei nostri dati e delle nostre informazioni e non sono per niente incompleti, anzi sono arricchiti e fanno parte di un linguaggio che il corpo riconosce, perché è qualcosa che hai già dentro di te.
Pertanto il processo è il seguente:
1)  L’immagine viene elaborata a livello corticale, nelle sue diverse sfumature.  
2)  Quando l’immagine è pronta appare sullo schermo della mente.
3)  La luce eterica del Pensiero Puro la riflette verso il lobo anteriore (noi rivolgiamo lo sguardo all’interno, quindi da fuori verso dentro).          
4) Focus (attenzione focale) è l’attività della ghiandola dell’ipofisi che mette in azione la sua capacità di richiamare informazioni per la creazione in atto.

5) Tale attività richiede informazioni bioemozionali alla Centrale in grado di elaborare più dati informazioni possibili e poi trasferisce le informazioni attraverso la Rete Neurale alle cellule.
6) L’immagine del Pensiero Puro inizia a condensare la sua forma attraverso il trasporto dell’emozionalità contenuta nella trasformazione cellulare e più alto il contenuto informativo più sarà intenso il nutrimento.
7)  Il Pensiero Puro diviene Pensiero Sostanziale, prende sostanza, cioè un’immagine completa che è arricchita dell’informazione modificata a livello biocellulare. Il Pensiero Sostanziale diviene Realtà ed esperienza dell’Anima dal momento che il circuito è terminato e può partire in automatico con la semplice connessione del pensiero.
Ora la trasformazione della realtà dipenderà soltanto dall’intensità della RIPETIZIONE di quel circuito, eseguito nella modalità come viene insegnato nel manuale. Questo forma la Realtà. Ti sembra impossibile? E’ troppo semplice? E’ irreale?
Eppure è quello che avviene normalmente, senza che ce ne accorgiamo, è proprio questo il pensiero ripetuto, ad alto contenuto emozionale, che crea la Realtà. Di solito però noi siamo vittime passive di questo processo perché avviene al contrario, cioè con un procedimento involutivo, passivamente proprio perché parte da un processo emozionale non filtrato attraverso la corteccia, ma attraverso il cervelletto, che si ricollega immediatamente a quel tipo di emozione e la affida alle cellule le quali, trasformate geneticamente e cariche di quell’emozione, mandano la loro carica eterica sul corpo di luce, cioè sull’Animus, che riceve l’informazione e le de dà forma trasformandola in realtà.
Ecco perché il mancato controllo delle emozioni è pericoloso, perché se ripetuto per un certo periodo di tempo può trasformare la realtà e se ovviamente il contenuto emozionale fa parte di emozioni di tipo negativo, come rabbia, gelosia, odio, ecc. immaginate la realtà di quell’individuo cosa possa diventare?                  
Le esperienze emozionali confluiscono nell’Anima e il contenuto rimane archivio per il funzionamento dell’elaborazione del Cervelletto, il quale manda sempre le informazioni a seconda della richiesta del PENSIERO PURO.
Per questo è importante avere pensieri positivi, ma altrettanto importante è avere il controllo delle proprie emozioni, in quanto l’informazione emozionale segue una via diretta, non passa per la corteccia-pensiero e quindi è immediata, ci ritorna direttamente sotto forma di espressione reale. Se noi per esempio siamo arrabbiati tutto quello che faremo in quel momento lo faremo da arrabbiati e se rimaniamo in quello stato per diverso tempo creeremo dei pensieri che si trasferiranno dopo un po' nella realtà.
Pensa soltanto ai vari circuiti che possono essersi creati lungo il percorso della tua vita, fin da quando eri bambino, fin dal ventre di tua madre, installati da input magari di un genitore violento, oppure anaffettivo o da infinite combinazioni di possibilità.
La maggior parte delle persone procedono nella vita così come hanno sempre agito spinti dalla ripetizione automatica dei diversi circuiti ancora attivi e che si sono attivati magari sin dalla prima infanzia. Pensi di poter accedere all’entità di quei circuiti? Sai che hai nella tua Rete Neurale ancora almeno il 70% di spazio libero per creare nuovi circuiti, nuove strade, nuove possibilità di riuscire in tutto quello che vuoi. Devi avere una cosa soltanto molto chiara: quello che vuoi veramente, il segreto del tuo Animus, che non può mentire, non può subire l’interferenza della mente e solo tu puoi conoscerlo, nessun altro può accedere così in profondità.
Torniamo al Metodo del Manuale
Questo metodo va appreso prima singolarmente per imparare a ricollegarsi con quello che chiamiamo il Contemplatore in te. Chi è il contemplatore?
Il Contemplatore è L’Animus, L’essere Immortale che è in te, quello che ha già vissute le “altre vite”, sei tu senza poterlo sapere.
LUI CONTEMPLA OGNI COSA, NON FA DIFERENZA TRA BENE E MALE, IL SUO COMPITO E’ SOLTANTO QUELLO DI CONTEMPLARE E CREARE DALLE IMMAGINI SOSTANZIALI CHE RICEVE, NON GIUDICA, NON PUO’ GIUDICARE, PERCHE’ NON VI E’ NULLA CHE PROVENGA DALLA LUCE CHE RIFLETTA SE STESSO CHE POSSA ESSERE GIUDICATO.
L’Animus è la Luce di cui sei fatto proveniente da tutte le tue esistenze e che il tuo corpo riceve al momento del concepimento; nello stesso istante dell’incarnazione il tuo Animus-Pensiero inizia la discesa, si forma intorno all’embrione un corpo di Luce dal Luogo di origine, dalla Fonte della stessa Luce iniziale, nel suo corpo fisico.
In questo modo la Luce può compenetrare la sua creazione, cioè tu divieni Luce nel buio iniziale, sul tuo corpo fisico. E l’Anima, che invece trova spazio all’interno del corpo fisico, in quello che viene chiamato plesso cardiaco, il Luogo del Sentimento, conterrà la memoria di tutta la tua esistenza, l’organo che il Contemplatore utilizza per conservare tutta la memoria di ciò che esprime attraverso di te, tutte le esperienze, ma ha una particolarità, è talmente potente da poter determinare immediatamente una trasformazione biologica nel corpo, quindi va saputo usare bene.
Il Cervello antico, quello rettiliano, viene invece sollecitato in momenti che mettono in contatto l’Anima con necessità di sopravvivenza, legato quindi soprattutto ai bisogni primari dell’uomo.  L’essere umano è strutturato in modo da ricevere informazioni dall’esterno in modo diverso a seconda del tipo di informazione, vi è un apparato diverso preposto alla ricezione, alla elaborazione, alla risposta e alla memorizzazione.


Corpo Mentale
Il Pensiero diretto arriva sotto forma di impressione o di immagini. L’apparato predisposto a ricevere impressioni ed immagini è il Cervello recente, che ha un sistema molto sofisticato nella ricezione, lento nella memorizzazione con catalogazione di ogni minimo elemento. Immaginate di dover apprendere il lavoro del cucire. Subito arrivano le immagini di ciò che serve, la ricezione è ricca di sfumature, perché ci appare immediatamente la visione sullo schermo della nostra mente degli elementi che ci servono per poter imparare a cucire. Abbiamo il filo, l’ago, la stoffa. Poi deve elaborare tutti i dati per iniziare ad eseguire i vari passaggi nei movimenti, che all’inizio sono lentissimi, per poter imparare a muovere in modo guidato le varie parti e dare inizio all’opera. La risposta, una volta terminata l’elaborazione, è un po’ meno lenta, è però studiata, passa attraverso un filtro della parte razionale che rallenta molto la durata. È però più precisa, sofisticata, capace di sfumature incredibili. La memorizzazione è anch’essa abbastanza lenta, perché viene inserita in un catalogo speciale, altamente sofisticato, che richiede ulteriore elaborazione per ogni minima differenza dei diversi elementi. 

Corpo Emozionale

Le Emozioni dirette arrivano sotto forma di Sentimento, cioè il sentire dentro, non il vedere o il pensare che fanno invece parte dell’altro sistema. L’apparato predisposto è il Cervello Medio. Questo sistema è predisposto a ricevere anche i cosiddetti automatismi indotti, sia quelli diretti a livello del corpo emozionale, sia quelli che provengono dal Sistema della corteccia per quanto riguarda l’apparato locomotore.
Nell’esempio che abbiamo fatto precedentemente, quando l’arte del cucire è stata appresa in modo da non dover più pensare con la mente ai vari passaggi da dover effettuare, diventa un movimento automatico, che può essere velocissimo, addirittura adesso possiamo parlare mentre cuciamo. Se invece aveste provato a distrarvi soltanto un attimo in fase di apprendimento sarebbe accaduto un disastro!
La ricezione delle emozioni è immediata, ove non vi sia filtro del pensiero. L’elaborazione è inesistente, avviene un istante prima della risposta stessa, che arriva sempre in forma di costrizione per l’improvviso cambiamento fisiologico causato nell’organismo, laddove non vi è stato il tempo di far filtrare la notizia attraverso il cervello recente (quindi la mente), bensì questa è arrivata diretta al cervelletto. Possono arrivare così forti traumi sia in senso positivo che negativo.
La memorizzazione e l’assorbimento sono lentissimi, a volte durano un’intera vita, se il trauma è stato forte, perché è come una ferita in quel tessuto che tenta continuamente di autoripararsi, ma la memoria del trauma stesso provoca una nuova lacerazione. In altri casi si forma una memoria sostanziale, cioè legata al contenuto emozionale dell’esperienza, l’emozione viene depositata nell’archivio e diventa un automatismo sensibilizzato: se per esempio l’emozione è quella della rabbia, questo tipo di esperienza viene depositata e resta pronta ad essere tirata fuori nel momento in cui un automatismo indotto la richiami a sè (esempio: un litigio, un’arrabbiatura ecc).

Corpo Fisico
L’apparato Locomotore è guidato dal Cervello Medio soltanto nel movimento mentre per tutto ciò che riguarda l’Apparato Sensoriale-istintivo e movimento involontario, questo è guidato dal Cervello Antico.
Le Sensazioni dirette arrivano sotto forma di stimolo sensoriale con l’aiuto dei 5 sensi. L’apparato predisposto è il Cervello Antico, il Rettiliano, insieme sempre alla Corteccia, nella parte più sofisticata.
La ricezione è più lenta, ci vuole uno stimolo abbastanza forte per provocare una reazione più veloce.
Una volta ricevuto lo stimolo l’elaborazione e la risposta diventano pressoché istantanee.
La memorizzazione avviene in modo graduale, ci mette un po’ per stabilizzarsi, perché le informazioni non arrivano molto chiare, il cervello antico non possiede tutti gli strumenti di quello recente, però una volta che l’informazione si è fissata non si perde più, perché entra nelle cellule, diventa patrimonio genetico per il futuro. Questo perché il cervello istintivo è legato al principio della sopravvivenza e necessariamente ha sviluppato un sistema di codificazione immediato, dovendo far fronte a stimoli di pericolo e appunto di sopravvivenza.
Pensate quando ci si brucia la mano sul fuoco, c’è uno stimolo e la reazione è immediata su tutti i diversi livelli. Quel tipo di memoria non si perde più. Questo è il modo diretto che ha l’essere umano per ricevere informazioni, ma è assai raro che avvenga in modo cosi diviso, cioè che l’informazione arrivi su ogni singolo apparato, di solito si realizza quasi sempre la commistione di tutti e tre gli apparati. A volte ciò è estremamente positivo perché accelera alcuni processi di elaborazione e risposta come nell’esempio del cucire, altre volte ha effetti disastrosi, in quanto l’emozione che sarebbe arrivata in modo diretto viene invece trattenuta a livello del pensiero e allora la risposta non sarà più di tipo emozionale, ma mentale. Immaginate per esempio di trovarvi in un posto romantico con il vostro amato e che lui o lei all’improvviso vi prenda da una parte e vi dica che vi ha tradito con il vostro migliore amico. La reazione diretta del cervelletto è quella della stretta sul cuore, la costrizione. Dopodiché, se non entrasse in funzione la mente attraverso i pensieri e le immagini ci potrebbe essere un pianto, delle grida di sfogo, la rabbia che esce incontrollata, qualche gesto inconsulto, questa è la normale reazione dell’Essere emozionale.
Altre volte invece il cervello recente cerca già di far arrivare altre informazioni, dopo il primo momento di totale sbigottimento (quello è il cervelletto ad avvertirlo) e allora volete sapere cosa è successo, iniziate a domandare e alla fine invece di reagire in modo emozionale, reagite con le solite frasi mentali, che non sono sempre coerenti con ciò che davvero provate e il risultato è una reazione che non viene compresa dalla persona che avete davanti. Vi sono casi di persone che si mettono a fare vere e proprie conferenze e più che cercare di comprendere veramente il motivo per cui è successo, che sarebbe già un compito adeguato per il cervello recente, cercano di “smaltire” il colpo parlando, parlando, parlando, e così facendo non fanno altro che bloccare la manifestazione naturale del colpo emozionale.
Facciamo un altro esempio: pensate ad un esame, in cui si dovrebbe mantenere il più possibile la lucidità mentale per permettere al sistema di far arrivare più informazioni possibili, ecco che l’emozione, la paura di fare brutta figura gioca il brutto scherzo e si va in blak-out della mente e si iniziano a farfugliare delle cose incomprensibili, che neanche tu che le stai dicendo, riesci a capire. Li è semplicemente entrato in funzione l’altro sistema, quello del cervelletto, che ha cercato d rispondere al posto dell’altro, un vero disastro.
Se quindi l’impressione ha contenuti emozionali deve passare attraverso l’elaborazione del Cervello medio, quello che riceve le emozioni e ciò ritarda notevolmente una risposta.
Se invece è l’impressione ha contenuti sensoriali deve passare attraverso l’elaborazione del cervello istintivo-rettiliano quello che contiene sensazioni piacevoli/spiacevoli legato al principio della sopravvivenza e lì la risposta è abbastanza immediata.                                                         
Se invece è l’emozione che richiede un’elaborazione deve passare attraverso l’elaborazione del cervello recente e allora verrà fuori un discorso che colpisce al cuore, pieno di sentimento, magari ci scappa anche qualche lacrima di commozione.
Il modo in cui funziona l’essere umano è abbastanza complesso, ma ogni cosa viene semplificata dal fatto che non è necessario essere consapevoli dei passaggi che occorrono per arrivare alla consapevolezza di un’esperienza, è sufficiente riuscire a osservare semplicemente quello che accade, come se vedeste un film, il vostro film attuale, quello in cui recitate la parte di protagonisti. Tutte le volte che riuscite a vedervi dal di fuori, come se vedeste un film mentre state svolgendo un’azione, aggiungete un pezzo di coscienza alla vostra anima e quello sarà il suo benefico nutrimento.
Il metodo di questo sistema è molto semplice e può essere appreso da tutti coloro che avranno almeno un po’ di buona Volontà e indubbiamente il forte interesse a superare da vivi questo piano di esistenza Fisico.  Intanto iniziamo a comprendere che la Contemplazione eseguita in un certo modo davvero può trasformare il Pensiero in materia, in questo senso l’Essere umano è fatto a immagine e somiglianza di Dio.
L’educazione religiosa che l’Umanità riceve è soltanto un modo per evitare lo sviluppo individuale di tale capacità, un procedimento messo in atto volutamente per mantenere l’essere umano dormiente. Più avanti nel Lavoro comprenderai anche il motivo di questo.
Ora ciò che ti serve comprendere è che la crescita di un corpo sostanziale, su qualsiasi piano dell’Esistenza, ha la necessità di essere educato con discipline, con metodi, con esercizi, esattamente nello stesso modo in cui hai potuto sviluppare tutte le capacità fisiche che ti sono state insegnate, cominciando dal camminare, dal parlare, dall’apprendere le materie scolastiche e tutto il resto. E’ probabile che tu sappia già tutto, perché questo insegnamento lo hai già ricevuto nelle antiche scuole iniziatiche, solo ora non sono a livello consapevole  e le devi riportare a galla ristudiando nonché mantenerle  a livello cosciente anche per le prossime incarnazioni, se deciderai di averle.
Tuttavia ogni cosa è graduale e non si possono saltare dei gradini importanti, per esempio, se nessuno ti avesse insegnato i numeri o l’alfabeto, quando eri molto piccolo difficilmente ora da adulto avresti avuto le stesse possibilità. Pertanto sei andato in una scuola per apprendere tutto ciò che oggi si può conoscere e per acquisire cognizioni in questo piano continuando ad apprendere. Sei andato in una Scuola per imparare, comprendi questo fondamentale passo? Perché per lo Spirito dovrebbe essere diverso? Anche se lo sa NON ne ha consapevolezza, la deve avere. Lo Spirito ha bisogno del tuo IO Cosciente e della Tua Consapevolezza,per poterti rendere partecipe della sua immensa capacità, per poter rendere te il Creatore della Tua Realtà e poter permettere a Lui di iniziare a risalire la scala evolutiva verso la direzione della Fonte da cui proviene.
Il motivo dell’incarnazione dello Spirito fa parte della storia della Creazione e per ora ti può essere sufficiente sapere che l’esperienza del corpo fisico è talmente bella per colui che l’ha creata che il meccanismo per rientrare nel ciclo delle rinascite è legato al desiderio di realizzare quella data esperienza che non si è potuta sviluppare nel modo previsto e che rappresenta come un’opera rimasta incompiuta desiderosa di essere portata a termine. Di conseguenza sei tu stesso che ritornerai in un’altra vita per consentire a quel desiderio di materializzarsi. Lascerai allo Spirito messaggi, immagini e pensieri fintanto che non lo avrai fatto.
L’incarnazione è lo Spirito di Luce che si fa carne e rende possibile la vita di quel corpo, ma poi non vi è una connessione diretta tra il corpo di carne e lo Spirito di Luce: semplicemente lo Spirito inizia a contemplare tutto ciò che il tuo pensiero è capace di formare come visione propria, come immagini, come prospettiva e se la tua successione di piani è fatta di cose miserevoli perché non credi molto in te stesso allora Lui crea quella realtà, quella che tu pensi, quella che fondamentalmente sei capace di vedere in ogni momento della tua vita. E se in quella realtà sono presenti pensieri ossessivi, negativi, pensi sempre che ogni cosa che fai è fatta male e nutri con il tuo pensiero quella visione, ecco che Lui non può fare a meno di crearla, perché è quella che tu pensi e così avrai una vita miserevole. Comprendi che lo Spirito può esprimersi soltanto attraverso di te? E che può creare solo quello che tu veramente vuoi, lo comprendi? Ci hanno insegnato a non farlo, ci hanno fatto credere che non è importante, ci hanno detto che è sufficiente pregare, andare in Chiesa, essere buoni, non fare male al prossimo e basta….mi sembra logico che invece non lo è! Sono dei principi che non servono per andare oltre, non cambiano nulla, servono solo a mantenere statica la situazione sociale, perlomeno a tenere sotto controllo i contrasti possibili tra gli esseri umani anche se solo fino a un certo punto: osserva quello che sta accadendo oggi, guerre tra popoli, sacrificio della vita, persecuzioni, tutto in nome della superiorità di un Dio rispetto ad un altro, un Dio che permetterebbe lo sterminio di intere popolazioni in nome di una giustizia divina? Ma ci rendiamo conto? Sono i giochi che facevi da piccolo, che soltanto immaginavi, quello di prendere la pistola e uccidere il cattivo, loro lo fanno sul serio. E soprattutto gli uomini sono soggetti a questo tipo di condizionamento, le donne molto di meno. Le donne, sotto l’aspetto spirituale, sono esseri più pronti a ricevere l’illuminazione, ma vi è una spiegazione biologica a questo: l’Anima segue di più le pulsioni del Cervello intuitivo che è maggiormente sviluppato nella donna, mentre nell’uomo è più sviluppato quello razionale, cioè il cervello recente e qui tutto si complica. Difficilmente una bambina fa giochi violenti, difficilmente gioca con le spade o le pistole, la sua indole la porta a giocare con altre cose, a immaginare mondi fantastici, sognanti, pieni di dolcezza, di amore ,questa è l’indole della donna, la madre di tutti gli esseri. Ci hanno insegnato ad essere REALISTI, guarda la realtà, conformati a questa, è così che devi vivere.
NON E’ VERO NON E’ COSI’.
E’ esattamente il contrario: è la Realtà che si conforma al tuo pensiero, a ciò di cui sei intimamente convinto.
PUOI VIVERE UNA VITA MERAVIGLIOSA, STRAORDINARIA, PIENA DI EMOZIONI POSITIVE, PERCHE’ SARANNO LA NATURALE CONSEGUENZA DI CIO’ CHE HAI SEMINATO, SARANNO IL PREZIOSO RACCOLTO CHE NUTRIRA’ LA TUA ANIMA.
Non crederci più nel destino. Ti hanno detto che esiste un destino che non si può cambiare? Svegliati da questo sonno: lo Spirito, il Contemplatore, ha bisogno della tua Coscienza per poterti dare tutto quello che vuoi. Perché non dovrebbe? Quale potrebbe essere il motivo dell’incarnazione, quello di continuare a punirti e a rendere la vita un’enorme sofferenza?  Quale malvagio essere potrebbe dirti: “Sei stato cattivo, non ti meriti che io ti dia questo, pentiti e soffri le pene dell’inferno! Vai, torna a vivere sulla Terra per poi morire di nuovo fino a che non ti pentirai del tutto”. Ma di cosa dovremo pentirci? Gli esseri umani commetto omicidi,, stupri, rapimenti, hanno la necessità di fare guerre, produrre armi, seminare odio, sono esseri che non hanno certo l’interesse a sviluppare lo Spirito e devono fare ancora un certo percorso che tu che stai leggendo queste cose hai già fatto…. comprendi cosa vuol dire “hai già fatto?” Non inorridire, se tu fossi sempre stato puro come un giglio non saresti su questo piano, e anche se non ci fossi più le avresti comunque fatte e, di conseguenza, ci saranno tante altre cose che desideri fare…. ebbene, inizia a farle ora che sei vivo e sveglio!

L’Evoluzione Spirituale ha dei tempi, diversi per l’intera umanità, a causa della differenza contenuta in ognuno di noi, ognuno ha una storia diversa, a seconda di quello che ha pensato, della paura che ha avuto nel fare o non fare certe cose, delle convinzioni che si è fatto, dei desideri che lo legano al ritorno nel ciclo delle rinascite e così via.
Ora però liberati del concetto del Peccato originale, esci fuori da quel condizionamento. Non è necessario che tu viva una vita di sofferenze e difficoltà, c’è solo bisogno di liberare la tua psiche da un condizionamento e questo lo puoi fare soltanto se crederai in te stesso e inizierai a concederti delle possibilità che prima avevi escluso dalla tua vita pensando: “ Ma tanto non accadrà mai, è inutile sperarlo!”   Ora comprendi che l’intensità di un sogno, se rimane un sogno, crea la condizione del tuo ritorno qui? E se devi tornare per esaudire quel sogno, non è meglio che lo esaudisci subito, adesso che sei qui? Perché attendere un’altra vita? Se anche vuoi tornare da Maestro devi comunque liberarti dai condizionamenti di un sogno non esaudito.
Ora hai la possibilità di farlo in modo concreto, realizzare un tuo desiderio, un sogno che hai nel profondo del tuo cuore.

Il Manuale non contiene rituali magici, non offre alcuna facile risposta, è semplicemente uno strumento con il quale potrai entrare in una dimensione dell’essere non abituale, alla quale ti avvicinerai gradualmente affinché la tua Coscienza si sposti dolcemente da piano fisico ed in modo che tu possa sperimentare la presenza del tuo Osservatore dentro di te.
Prima di iniziare il tuo Viaggio è necessario che tu apprenda il Linguaggio dell’Anima: le parole scaveranno dentro di te, tu potrai lasciarle entrare, ti renderai semplicemente disponibile a “sentire” e se troverai una risonanza, una vibrazione interna che ti scuoterà un po’, che ti farà sentire più "vulnerabile”, quello sarà il segnale che hai trovato il contatto con la parte più profonda di te, pertanto non averne paura e non scoraggiarti per questo. Prosegui, vai avanti. Ti hanno fatto credere che tu sei qualcosa e Dio  sia altro, un’entità che non si sa dove sia, ti hanno fatto credere di essere diviso da Lui, di dover credere in un Dio che sta in cielo e divieni facile preda dei Giganti del TEMPO.
La possibilità che ti rimane è unicamente quella di continuare a credere in qualcosa di esterno a te, che ti porterà sempre più lontano da te stesso, ti legherai a noiosi valori della vita quotidiana, oppure a quelli della semplice sopravvivenza, ma per il ciclo della vita non cambierà nulla, mentre per te cambierà tutto.
Vuoi continuare ad essere cibo per Giganti? Vuoi continuare a viver nel sonno? Vuoi continuare a non chiederti e ad andare avanti a testa bassa?  Fai pure, devi semplicemente vivere come sempre hai fatto per milioni di altre vite, fino al giorno in cui ti sveglierai, per sollevare gli occhi al cielo e vedere finalmente la Luce colpirti al centro del cuore, per farti sentire quanto calore c’è nell’Essere che sei e che tieni lì, come contemplatore inconsapevole. Il programma non ti risveglierà dal tuo Sonno di milioni di vite, non ti farà uscire dal ciclo delle Rinascite, che dura dalla creazione dell’essere umano, tuttavia è un primo passo e potrà con assoluta certezza risvegliare in te una verità che tieni assopita per proteggerti dalla sofferenza: la RESPONSABILITA’ di ciò che fai ora è solo tua, non è di nessun altro.
Non c’è nessun giudice, ci sei soltanto tu che, attraverso ciò che in psicologia si chiama inconscio, hai creato il tuo dolore e la tua gioia per milioni di vite, senza renderti conto di nulla. Ora puoi iniziare a CREARE attraverso la tua Coscienza il tuo futuro, la tua reale esperienza su questo pianeta Terra.Ora ti chiedo solamente non di credere, ma di provare a sperimentare che, se metterai in atto il programma per un certo periodo di tempo, tu potrai trasformare la tua Realtà, tu potrai diventare il pilota della tua vita, mentre fino ad ora sei stato guidato dal pilota automatico della sopravvivenza, delle memorie ancestrali ed emozionali che ti hanno trascinato nelle esperienze della vita, belle e brutte, non c’è alcuna differenza. Non ti sto dicendo che potrai cambiare qualcosa della tua vita, quello lo puoi fare già con tutti gli strumenti che hai a disposizione.
Qui tu puoi iniziare a costruire interamente la tua vita in base all’obiettivo che vuoi raggiungere, rispettando esclusivamente ciò che sei in grado di accettare per te stesso, ciò che non spaventa la tua Anima, nel senso che se ti poni l’obiettivo di scalare l’Everst, sapendo che non provi piacere neanche nel fare un’escursione in collina, vuol dire che il tuo è un obiettivo mentale, probabilmente neanche tuo, e non è coerente con la tua Anima.
Il sogno è qualcosa che hai proprio dentro l’Anima, che coltivi dentro di te, segretamente, qualcosa di intimo, che è tuo e quasi sicuramente non hai mai avuto il coraggio di rivelare a nessuno o, se lo hai fatto, probabilmente non sei stato compreso e te ne sei pentito, ma tu sai che è sempre lì, a farti ricordare la fatica e la noia della vita quotidiana, perché la tua Anima vorrebbe essere libera di divertirsi, di giocare e poter rincorrere quel sogno.  Il sogno richiede coraggio, perché per abbracciare un sogno c’è sempre un momento, più o meno lungo a seconda della tua convinzione, in cui non saprai se potrai realizzarlo e dovrai tuttavia lasciare il certo per l’incerto e sapere che, una volta lasciato il certo, non potrai più tornare indietro, ma solamente procedere verso il tuo obiettivo. I dubbi e le incertezze non possono convivere con la realizzazione di un sogno, ma stai pur certo che, se abbandoni tutti i dubbi, il tuo desiderio si realizzerà.
DEVI CREDERE PER UN PERIODO LIMITATO DI TEMPO DI CIRCA TRE MESI NEL TUO LINGUAGGIO DELL’ANIMA, SOLTANTO QUESTO.
Non rincorrere più qualcosa al di fuori di te. Se preferisci farlo, fai pure, hai a disposizione tutte le vite che vuoi, peccato che ogni volta ti dimentichi tutto e devi ricominciare da capo, però questo fa parte del gioco in cui siamo inseriti, è un meccanismo da cui non si esce se non attraverso la comprensione del tuo vero Linguaggio dell’Anima.
Il Linguaggio dell’Anima è una porta dalla quale potrai accedere al RISVEGLIO.
Questo è cioò che ti richiede il programma di questo sistema, Vuoi provare? Vuoi tentare di dare finalmente ascolto alla tua Anima? Perché quello che dovrai fare sarà semplicemente seguire il linguaggio dell’Anima.
Tu lo sai di avere un’Anima? Quante volte ti sei fermato a guardare la tua vita e ti sei chiesto:”Perché?” E quante volte hai ripreso a camminare per il mondo dicendoti:”Che stranezza!Quanti pensieri inutili! Adesso devo pensare alle cose serie”. E quali sarebbero queste cose serie? Quelle che ti uccidono piano piano senza che tu possa rendertene conto? Sono le abitudini necessarie, sono le noie quotidiane, sono gli obblighi, i doveri, il lavoro, chi hai vicino, cene, tv, ecc.  Rifletti su quanto spazio concedi alla Felicità all’interno del tuo mondo, quando ti senti veramente libero di poter essere te stesso, senza condizioni, senza qualcuno che o qualcosa ti trattengano? E l’Anima cosa dice, in tutto questo? La stranezza vera è vivere con l’inquietudine del non sapere fingendo di sapere, continuando a fare e a dire cose di cui non si comprende il senso, di cui “si sa che è così”, sono semplicemente cose che devi fare. Cosa potrai mai realizzare per cambiare lo stato delle cose? Cosa vuoi inventare? Fermati un attimo, appartati in un angolo della tua casa, del tuo ufficio, in un angolo della tua vita, in una piazza del tuo quartiere, dove vuoi, ma fermati ad osservare te stesso: hai per caso paura di vedere cosa realmente stai facendo? Per chi stai lavorando? La maggior parte delle persone, di fronte a questa domanda, rimane stupita, perché è così ovvio così perfettamente normale: ho avuto varie risposte per la spesa, per la famiglia ecc. Ma in tutto questo sai dove rimane il tempo per pensare realmente a te e a ciò che vuole la tua Anima? Il mondo è stato volutamente concepito in forma dualistica, perché se tu produci tanto poi avrai il premio, la tua soddisfazione, i tuoi soldi, i tuoi riconoscimenti e quindi starai bene, ma è il tuo Ego ad essere ricompensato, non la tua Anima. E se invece non produci cosa sei? Un incapace, un fallito, un sognatore, un inetto, un depresso, un ubriacone, ecc. pertanto ti sentirai sempre “costretto” a fare, la tua vita quotidiana sarà la fatica del vivere, dunque non riesci a vivere in pace, ma tu sai cosa sia la pace dell’Anima? Hai paura nel verificare che non fai altro che correre senza sapere dove stai andando? Perché correre senza sapere dove stai andando può soltanto provocare PAURA dentro di te, non potrà mai farti stare tranquillo, per questo motivo sono state inventate le false certezze, per rincuorarti un po’, per farti stare calmo ogni tanto, per recuperare il senso del vuoto; i valori sacri della famiglia, la religione, la politica, e i suoi ideali, tutte stampelle dell’Anima, che ti fanno zoppicare sempre di più. E’ normale che questo comportamento provochi paura, ma questo è voluto. Comprendi?
E’ un meccanismo indotto: se tu non sai ciò che fai e perché lo fai, e dove stai andando avrai sempre dentro di te, nel profondo della tua Anima, questa necessità di provare paura, perché la paura fa parte di un esperienza ancestrale di molto tempo fa, quando l’essere umano non faceva altro che pensare a scappare per non essere catturato dagli animali. Ora non scappi dagli animali, perché la società ti offre quel falso senso di protezione, nella tua casa ti senti protetto, ma già quando esci fuori, allo scoperto è diverso, già qualcosa è cambiato, inizi a guardarti intorno, a controllare i tuoi spazi , a volte diventi molto diffidente, magari perché senti un odore, ascolti un rumore, vedi qualcosa che ti ricorda chissà cosa: è entrato in funzione il cervello istintivo, lo vedi? E allora scappi? Perché hai sempre qualcosa da fare per gli altri e mai per te stesso? E anche se trovi tempo per te, non ha mai la priorità assoluta. Forse non sei più importante di qualsiasi cosa? Se tu potessi vivere con il tuo sogno dell’Anima realizzato non svolgeresti tutto il resto meglio e con maggior piacere? Perché non sei in grado di farlo? Perché proprio non ci riesci ad ammetterlo?
Eppure è l’unica cosa che devi fare è semplicemente questa: constatare che non sai dove stai andando, ammetterlo a te stesso, essere consapevole che è un procedere senza sapere, è una corsa cieca. Fino al momento in cui non te ne renderai conto davvero, non soltanto con la mente ma come esperienza effettiva, proverai sempre la paura di non fare, perché il fare ti permetterebbe di muoverti, di non rilassarti e quindi di scappare, di essere mobile, vigile e attento. In un certo qual modo potresti controllare la paura, ma la paura non può essere controllata, è un’informazione genetica che abbiamo nel DNA, sarà sempre più forte di qualsiasi azione che tu possa fare per dimenticarla o per sovrastarla. La paura è qualcosa che blocca ogni processo di espansione.
Quindi, la paura non si può eliminare, puoi però imparare a conoscere da dove proviene, puoi apprendere come si può trasformare quella forza inespressa, una potenza in atto, un’energia bloccata. Se osservi bene l’intera umanità è un brulicare di anime in fermento e se riesci ad osservare la scena dall’alto, puoi vedere che tutti si muovono, che tutto quel mondo che si muove confusamente non sta mai un attimo fermo, perché fermarsi è proibito, non lo sapevi? C’è un proverbio che dice:”Chi si ferma è perduto”. E probabilmente è vero, non ci avevi pensato? Chi si ferma si perde perché non riesce poi a ritrovare il senso di quella corsa cieca e allora è perduto verso il mondo che lo vuole produttivo come una macchina, come un ingranaggio e gli ingranaggi non si possono fermare, perché bloccano anche il movimento degli altri ingranaggi e questo sarebbe veramente grave per l’intero meccanismo. Allora esistono già pronti dei codici in cui sei subito inserito: depresso, malato, psicolabile, incapace, in modo che quell’etichetta addosso serva a creare l’alibi per la comunità del movimento invogliato, per coloro che non vogliono fermarsi, o meglio, che non possono. I malati del mondo, gli emarginati, i poveri, gli esclusi, sono tutte persone che si sono fermate e sono state messe subito da parte, perché l’ingranaggio deve funzionare, costi quel che costi. Se tutti i respinti sapessero che fermarsi è soltanto il primo passo, necessario, indispensabile, al quale ne devono poi seguire altri, per poter finalmente iniziare subito a vivere!! Ma il pensiero della collettività è schiacciante, se non conosci la Via.
La paura può essere superata soltanto attraverso un’altra manipolazione, una trasformazione della tua psiche cosciente e volontaria: quindi ora fermati, lì dove ritieni di poter stare in un luogo che tu consideri sicuro, la tua camera, una chiesa, ecc. e rilassati un attimo. E quando ti sei potuto concedere di rilassarti per qualche minuto, allora chiediti se ora sai dove stai andando. Sai darti una risposta convincente? Ma le risposte non ci sono, non ci sono mai state, si vive così, si sa, senza sapere, senza comprendere, si tenta, a volte, di capire, chi segue la scienza, chi la fede riponendo ogni speranza in Dio, chi segue ideali, chi insegue l’amore non corrisposto, chi insegue il denaro, chi fa del proprio lavoro una missione, ma è tutto inutile, non serve a niente, goditi la vita, divertiti fin che puoi, non pensare a niente, prendi la vita come viene. E come credi venga la vita? La vita si presenta come la pensi tu, come tu la vedi, come tu la immagini, ma se ogni giorno che passa ti lasci convincere che in fondo il sogno che nutri nell’Anima rimarrà sempre un sogno e che la vera vita è quella che ti fanno credere stai pur certo che così sarà, il tuo sogno non diventerà mai la tua Realtà. E tutto si conformerà a quello che gli altri vogliono da te, e dirai: “ Avevano ragione, la realtà è questa, non si può cambiare, credere nei sogni è come credere nelle favole!” . Se alla prima difficoltà che incontri ti lasci spaventare e pensi ciò fallirai certamente. Pensi che una favola non abbia forse bisogno di essere creata dalla tua forza?  Che razza di forza è quella che si lascia subito convincere a mollare, non è forza: è debolezza. La favola rappresenta un mondo sublime, incantato, sognante, ha un linguaggio che richiede sensibilità ed attenzione, non è per tutti, è solamente per chi è ancora collegato con la sua Anima, chi è in grado di ascoltarsi, in segreto, nel profondo di sé, è per chi ha ancora il coraggio di rischiare la propria vita per ciò che è dentro l’Anima. E’ facile dire da adulti che il mondo delle favole è un mondo riservato ai bambini, liberi di sognare, di inventare, di giocare, di essere innocenti e fiduciosi. Il mondo degli adulti è una cosa seria. E se quel “serio” sarà sinonimo di “impossibilità” di realizzare un sogno, tu pensi che quella seria realtà possa renderti felice? Hai mai fatto caso a come i bambini siano felici? Questo perché? Perché sono immersi nel loro mondo. Ed in quel mondo loro sono artefici della Realtà, sono loro che conducono il gioco. Perché quel mondo l’hanno creato loro, con il piacer di farlo per divertirsi, per giocare, per provare quelle emozioni che in un altro modo non proverebbero.
La nostra educazione li vuole però adulti allora il nostro intento diviene non tanto quello di farli sognare, bensì di imparare a farli ragionare presto, per poter far fronte alla vita, alla vera vita, non ci rendiamo conto che se fossero liberi di sognare realizzerebbero la loro Realtà. E perché i bambini sentono la nostra realtà così noiosa? Perché non si sogna,ci sono solo i doveri, l’educazione, gli obblighi scolastici, andare a letto presto la sera, dire la preghiera, e dov'é il divertimento in tutto questo? Per quale motivo agli adulti è vietato sognare?
Prendiamo come esempio la favola di Cenerentola, lei in fondo al suo cuore ha sempre saputo di essere una principessa, altrimenti non avrebbe mai conosciuto il principe. Lei  credeva in questa Realtà. Il suo pensieri e il suo sentimento erano insieme, per questo ha realizzato il suo sogno.
In poche parole sei artefice inconsapevole dei tuoi avvenimenti e  ti continueranno a “capitare” esperienze esattamente proporzionali al grado di convinzione che tu sei capace di offrirti.
Tutta la nostra felicità ruota intorno alla CONVINZIONE e alla capacità di IMMAGINARE in modo diverso da quello che l’ambiente, la società, l’educazione, i principi indiscutibili, ci hanno voluto far credere di noi stessi e del senso della vita in genere,

Il corpo dello Spirito, il Contemplatore, ha necessità di COLLEGARSI al tuo piano Fisico attraverso il cervello con il tuo Cosciente per rendere attiva l’operatività e la creazione della Realtà e questo lo può fare soltanto attraverso l’Esperienza cosciente, il che vuol dire che devi sapere esattamente quello che vuoi diventare, il perché vuoi diventarlo,  a cosa ti serve, qual è il tuo scopo. Oltre a questo devi sapere anche come poterlo fare, cioè devi conoscere il modo per attivare questa connessione. Così, in questo modo, potrai diventare l’artefice consapevole della direzione che il tuo essere sta prendendo. Ecco perché vi è necessità di IMPARARE , di eseguire degli Esercizi, di apprendere delle tecniche, cosi come un giorno hai dovuto apprendere i numeri Pitagorici per poter avere la possibilità di saper svolgere, più avanti, dei problemi di matematica. Il motivo fondamentale per cui tale procedimento della Coscienza viene in ogni modo ostacolato è perché non si vuole Risvegliare lo Spirito nell’Essere umano e quindi non c’è interesse a creare Scuole di questo tipo di insegnamento, tuttavia oggi questo tipo di insegnamento sta uscendo allo scoperto, non si può tenere la verità nascosta per troppo tempo, i tempi stanno maturando per il vero progresso della Coscienza. Ti sei mai chiesto perché alcuni esseri umani hanno successo ed altri no?  Quelli che hanno successo stanno semplicemente vivendo il loro sogno e hanno la forza di abbandonarsi completamente all' energia del loro sogno, non sanno fare altro che sognare, ed è logico che lo realizzino. Ma non sapendo e non potendo credere che è stata semplicemente la forza del loro pensiero a farli diventare così, diventano anch’essi schiavi della loro immagine e difficilmente riuscirebberi a vivere al di fuori di quella. Eppure sentirsi così, il piacere di sentirsi protagonisti della propria realtà virtuale, la forza di quell’immagine, questo crea la vera realtà, soltanto che se il processo è inconsapevole non serve a nulla per la Coscienza, perché comunque non crederai mai che hai avuto successo soltanto perché lo hai pensato; ti sei visto così, ti sei piaciuto talmente tanto che non potresti rinunciare ad esserlo, ma penserai che è stata tutta una serie di circostanze che lo hanno reso possibile, quindi sì, la tua bravura, il tuo impegno, ma gli eventi esterni, le opportunità, le persone ti hanno aiutato, la fortuna, il treno che passa e devi saper prendere al volo, queste sono le vere motivazioni.
Allora diventi schiavo del successo, cerchi di aggrapparti a quella “fortuna”, perché non hai realizzato che se si è avverato è soltanto per un motivo, semplicemente perché l’hai pensato con la forza di un sogno al di fuori del quale non sapevi vederti. Quindi diviene un appiglio anche quello, una fortuna che ti rimane addosso al di fuori della quale tu non vali niente, è qualcosa che ti fa rimanere nel sogno, ma il tuo pensiero non è più pulito, quel sogno diviene un lavoro, una routine, una fatica, non è più un sogno per il semplice fatto che non sei libero di staccartene, sei diventato schiavo del tuo stesso sogno e se per caso lo perderesti non ti sentiresti più in grado di farcela. Ci sono tante persone che hanno studiato, si sono preparate per anni, hanno viaggiato per conoscere le modalità migliori per avere successo, ma non lo raggiungeranno mai e non perché sono sfortunate ma semplicemente perché non cedono abbastanza nella forza del loro pensiero, che può trasformare la realtà, non si vedono così, piene di successo, vorrebbero, avrebbero il desiderio, ma continuano a vedersi nella solita maniera, in una parola sola: NON SOGNANO.
Se tu pensi che siano anche soltanto due modi in cui potresti comunque vivere, stai certo che il pensiero seguirà sempre la via già conosciuta, e il tuo sogno non si realizzerà. Poi arriva all’improvviso un ragazzetto che non ha studiato, o poco, che non conosce un granché, e che si esprime a malapena, e che non è capace di concludere nulla nella sua vita pratica, che non ha circuiti fissi nella sua Rete, ma che ha una forza nel suo sogno che fa venire i brividi, che non riuscirebbe proprio a fare a meno del suo sogno, che sa di non poter vivere altrimenti, quel sogno nutre la sua vita, il suo pensiero, ci si sveglia tutte le mattine e quando va a letto la sera si vede così, come nel sogno ed il successo arriva, poco dopo, inaspettato.Segue…
                                                                                                                          


                            

                           






                                     MANUALE D’INTRODUZIONE
                                            PARTE TEORICA:
                                           MANUALE 1 PARTE
                                        

                               INTRODUZIONE ALLA PARTE TEORICA
Ti saluto con un sorriso invitandoti alla lettura di questo manuale teorico con il mio augurio: ”Sii felice e realizza i tuoi sogni” Questo manuale è poco adatto alle persone che cercano la serenità, la tranquillità, e la pace dei sensi. Infatti, se ascolterai ciò che leggi arriverai alla Rivoluzione, Esaltazione, Sconvolgimento, Ribellione, Tumulto interiore. Tuttavia rischia di dirigerti verso la Libertà e la Felicità che sono soltanto una naturale conseguenza del sentirsi liberi.
Il corpo fisico è stato un dono, tutto il resto sarà frutto del tuo impegno. Il corpo fisico è un mezzo che serve per imparare a viaggiare in un’altra dimensione, Il viaggio più reale che esista, perché ti porta a conoscere te stesso, l’unica persona che puoi realmente conoscere. La realtà si forma dai pensieri, i pensieri formano immagini, le immagini prendono forma e divengono realtà. Se imparerai a creare la tua Realtà, qui in questa vita, allora il tuo futuro inizierà a dipendere dalle scelte che sarai in grado di fare e la tua Coscienza sarà pronta per viaggiare anche fuori del corpo. Allora ti servirà un altro corpo capace di condurre la Coscienza nello Spazio-Tempo, il corpo di Luce. Quando potrai viaggiare oltre questa dimensione in modo cosciente con il tuo corpo di Luce potrai decidere liberamente se tornare o no, mentre ora puoi solo seguire passivamente la coscienza collettiva, cioè il Pensiero indotto dell’intera umanità, che conduce al Ciclo delle Rinascite, quella che è chiamata Reincarnazione. I motivi per cui l’essere umano è soggetto alla Reincarnazione (che saranno riccamente spiegati all’interno del manuale) sono essenzialmente due:
1) In ogni Reincarnazione ci dimentichiamo della vita precedente (esclusi alcuni casi particolari) e quindi a livello consapevole dobbiamo ricominciare sempre da capo attraverso un meccanismo che abbiamo inserito nel DNA.
2) L’incapacità a creare la propria realtà porta ad un oblio della Coscienza, unico strumento in grado di conservare una memoria esistenziale anche nell’altra dimensione.
Il manuale ti offrirà la comprensione di un metodo teorico-pratico, che dovrai seguire per non più di tre mesi circa. Ti insegnerà a comprendere come puoi iniziare a creare la tua personale Realtà qui in questa vita, imparare a gestire le tue emozioni, eliminare abitudini dannose per il tuo organismo, sviluppare la capacità di raggiungere un obiettivo in modo determinato.
Dopo questo periodo dovrai attendere un po’ per vedere i frutti di ciò che hai seminato e non appena avrai terminato il tuo raccolto potrai seminare di nuovo creando un altro obiettivo, ripetendo la fase II° e III° poiché la I° va eseguita una volta soltanto a meno che tu non l’abbia eseguita in modo incompleto.
La realizzazione del tuo sogno dipenderà esclusivamente dalla capacità che avrai di liberati dalla convinzione che ciò non sia possibile.
La forza necessaria per creare la tua Realtà è la stessa forza che ci vuole per liberarsi da una convinzione radicata e insediata da molto tempo.
Immagina per esempio se ad una persona malata io gli dicessi: “La malattia non esiste”. Potrebbe credermi? NO certo che non potrebbe. Per un malato è in sostanza impossibile crederlo, convincersi che la malattia non esiste e che lui potrebbe cambiare la sua Realtà in quanto per farlo occorre una forza non comune. Ma le vie ci sono, ci sono sempre state, e sono avverabili, molte persone le hanno già percorse, oltretutto è l’unico modo per guarire veramente.
Immagina ora se ad una persona che vive una realtà misera, infelice triste, dicessi: ”Puoi trovare la Felicità”. Sarebbe lo stesso discorso, potrebbe credermi? NO. E’ altrettanto difficile per lui credere che la felicità esiste e non è neanche lontana, deve solo riuscire a guardarsi dentro. La risposta ha sede nella sua Anima. Se non apri lo scrigno da quello scrigno la Forza non potrà mai uscire, tuttavia per aprirlo devi dimostrare già di avere la Forza necessaria! è un paradosso, ma è quello che serve per compiere il Salto di qualità che vuoi realizzare. Il viaggio dentro l’Anima richiede questa forza. Se vuoi e se puoi liberarti delle convinzioni deludenti di una Realtà insoddisfacente, allora ti invito a trovare in te questa forza e ad usarla nella giusta maniera, poiché ognuno di noi ha in sè la possibilità di poter far cambiare forma alla sua vita, dipende esclusivamente da lui, o meglio dalla forza che dimora nel suo sogno segreto.
Ringrazio il mio Animus, Pensiero puro e Spirito individuale che attraverso la sua vigorosa Luce mi ha dato la capacità di ricevere questi manuali grazie alla capacità donatami dall’Animus di vedere oltre le mie personali convinzioni; ogni essere umano in grado di fare ciò, andare al di là delle sue radicate certezze, aprire il varco all’infinito.
Ringrazio la mia Anima, tesoro insostituibile di tutta la memoria della mia esistenza, dal momento iniziale fino ad oggi.
Ringrazio tutte le persone che ho incontrato nella mia vita alle quali ho potuto dare amore e che mi hanno dato amore, le terrò sempre nel mio cuore perché so, come è già accaduto, che ci rincontreremo ancora.
Ringrazio i miei genitori, che mi hanno dato la Vita e mi hanno così offerto la possibilità di conoscere ancora la Vita in modo da poter continuare a crescere.
Ringrazio i miei Compagni di Viaggio per la loro pazienza nello starmi accanto anche nei momenti più difficili, loro mi hanno incoraggiato ad essere Felice ed andare avanti nel realizzare i miei Sogni.
Ringrazio tutte le persone che hanno camminato con me seguendo il mio lavoro, e chi lo farà, permettendomi di dedicarmi con passione al mio intento di seguire e personalizzare un metodo efficace e alla portata di tutte le Anime di buona volontà.
LEGGI LA PARTE TEORICA  E POI DECIDI SE VUOI INIZIARE IL TUO VIAGGIO DENTRO L’ANIMA!

                                                LIBERTA’

Ti mettono in prigione e ti danno tutto quello che vuoi, ma la tua insoddisfazione si accresce sempre di più, perché tu vuoi la LIBERTA’.
Ti distraggono, ti fanno sentire grande quando sei piccolo, ti schiacciano quando sei grande per farti sentire inerte.
A volte sembra che puoi fare ciò che vuoi, a volte ti rendi conto che non puoi fare nulla, provi paura sei immobilizzato e continui a desiderare la LIBERTA’.
Ti comprano con sottili giochi di potere e paura del vuoto, con l’illusorio luccichio del denaro, con il sesso, gli ideali, la religione, le speranze del domani.
Ti hanno in pugno, ti offrono un bagliore tra le sbarre, per pochi istanti, come un lampo nella notte.
Ti senti nell’oscurità, a volte perso, abbandonato, credi ancora, fino allo stremo, alzi gli occhi al Cielo, ora vuoi perderti nel Vuoto e pensi che sia la fine di tutto, ma è solo l’inizio del tuo Viaggio. Perché dentro di te una piccola luce vive ancora: è la libertà   
 






                                               AGENDA


ANIMUS = Il Pensiero puro, Spirito individuale, Aura eterica.

ANIMA   =  Il pensiero Sostanziale, origine del sentimento, Memoria emozionale

FOCUS   = Unione di Pensiero e Creatività: la Realtà

STATUS  = Blocco Emozionale, atteggiamento immobile, statico, posizione rigida.

MODUS  = Tutto ciò che contribuisce a mantenere in vita uno Status.

CAMPUS = Spazio pieno dell’Anima.

VACUM  = Spazio vuoto dell’Anima.   
           





                                       



                                            











                                            PARTE TEORICA

Il sistema filosofico prevede lo svolgimento del programma attraverso una Lettura guidata del Manuale, che andrà svolto ininterrottamente per tutto il tempo richiesto, seguendo le istruzioni giorno dopo giorno.
Il programma si basa su principi filosofici basati sulle Leggi Universali, appartenenti ad antiche scuole di Saggezza, nate agli albori della civiltà umana, in tempi remoti, ancor prima dello sviluppo della cultura e della Filosofia greca avvenuta ai tempi di Platone, nel IV secolo A.C.
Tali principi risalgono all’avvento dell’antica civiltà numerica, di cui sono rimasti numerosi reperti archeologici nei Simboli pittografici, nella testimonianza dell’antica civiltà Tolteca in Messico, di quella Egizia in Egitto e, ancora molto più in là nel tempo, nella primordiale civiltà Lemuriana di Atlantide. Da queste antichissime civiltà proviene l’antica Tradizione di insegnamento esoterico  tramandato agli eletti con iconografie telepatiche e simboli geometrici, per non permettere la dispersione della Verità sulle Origini dell’Umanità e per mantenere attivi i centri mentali Superiori.
Le Leggi Universali sono sette, come sette sono i Piani dell’Esistenza ed i plessi  energetici del corpo umano e si possono sintetizzare materialmente per richiamare quel tipo di Coscienza con il Simbolo della Croce, eseguito attraverso la contemplazione della Piramide involutiva/evolutiva della Creazione, ma di questo parleremo più avanti.
Queste antiche Scuole ebbero il compito di mantenere l’insegnamento delle sette Leggi da Esseri di Luce provenienti da altri mondi, che iniziarono la razza umana attraverso una manipolazione del DNA dei primi umanoidi con quello di Esseri già progrediti provenienti da Sirio e dalle Pleiadi.
Alcune scuole, inaccessibili all’uomo ordinario, attive ancor oggi e situate nelle viscere della Terra, sono riuscite a mantenere nel tempo  la Tradizione fino ai tempi  attuali.
In questi luoghi la vibrazione delle particelle di luce che formano la condensazione della materia è particolarmente elevata a causa del Pensiero Superiore di questi Esseri Spirituali  (sono però uomini a tutti gli effetti) e quindi se la Coscienza dell’essere che le attraversa non è abbastanza sviluppata, ha la vibrazione delle particelle dell’Aura  eterica troppo densa, il corpo fisico, nell’impatto  con quell’energia, rischia di smaterializzarsi e dissolversi, perché perde  il pensiero centrale  che lo teneva  unito,  senza aver la possibilità  di poter  poi tornare  indietro nella coesione  precedente (vedi  per esempio tutti gli episodi avvenuti  nel triangolo delle Bermuda  sono legati  a questo processo di materializzazione, ove  si perde  la connessione con il proprio Animus). Vi è, infatti,  da prima una perdita di Coscienza con visione nebulosa dell’ambiente, poi viene a mancare il filtro della mente che permetteva l’afflusso al corpo del nutrimento di Luce e il mantenimento nello stato di veglia della coesione corporea. Possiamo fare l’esempio di andare a 5000 metri di altezza, vi è mancanza di nutrimento  improvviso, di ossigeno, e perdita di coscienza. Lo sviluppo di azioni eseguite in connessione con l’Anima  e rivolte allo sviluppo della Coscienza, cioè fatte ben conoscendo l’obiettivo Superiore, il motivo per cui le stai facendo e la conseguenza  di ciò che stai per mettere in atto, produce  un’elevazione  della vibrazione  di materia  e permette all’Aura  eterica di diventare più sottile, di allungarsi, di protendersi verso i piani superiori, dove si respira un altro tipo di ossigeno. E si può così entrare in dimensioni più elevate. Oltre a questo  si aggiunge  il fatto, ancor più importante, che queste scuole sono inaccessibili giacché il Pensiero scaturito dal loro insegnamento modifica l’andamento di tutto ciò che avviene  nel mondo, per lo meno a livello eterico ed un’eventuale contaminazione  di quel pensiero diventerebbe molto rischiosa per le sorti del Pianeta, come poi in realtà, in gran parte  è successo. I cambiamenti più o meno annunciati dai vari Profeti stanno accadendo in questi tempi. Il metodo utilizzato da tali scuole  è una Contemplazione Collettiva, comune a tutti gli Esseri di quel Livello. Esistono più livelli di esistenza, per mantenere saldo il Pensiero Sostanziale che crea la Realtà di quel piano esistenziale. Oggi tale sistema può essere utilizzato anche a questo Livello, a livello del piano Fisico, mentre fino a qualche tempo fa il metodo rimaneva  esclusivo tesoro di Scuole esoteriche che lavorano su piani di esistenza più elevati. La contemplazione su un Piano Superiore può influenzare  l’andamento di un Piano inferiore. Sono stati fatti diversi esperimenti per provare ciò.  Per fare questo tipo di lavoro o esperimento occorre attivare gli organi predisposti, i cosiddetti centri Superiori che rimangono nell’uomo ordinario molto spesso disattivati nelle loro funzioni superiori, mentre funzionano perfettamente per ciò che riguarda le funzioni dinamiche a livello biologico. Le funzioni superiori, sono quelle adibite allo sviluppo e al funzionamento  attivo del Pensiero Creativo, intenzionale e consapevole:



·     
  Centro Ipofisario, dislocato  sul lobo frontale, ove risiede la ghiandola dell’ipofisi, che può dare sostanza e nutrimento a qualsiasi immagine riflessa su questa zona, anche via telepatica e ha  la capacità  di ricreare  l’immagine  nella materia (è la cosiddetta Pietra Filosofale degli antichi alchimisti).
·        Centro Pineale, dislocato nella regione encefalica, ove risiede  la ghiandola dell’epifisi, che può dare sostanza e nutrimento ai pensieri nella realtà e può trasportare il Pensiero anche oltre la dimensione corporea ( è l’organismo che mantiene attiva la connessione quando siamo fuori dal corpo, per esempio la notte quando dormiamo, oppure la Realtà eterica nei cosiddetti sogni lucidi).
La maggior parte degli uomini vive soltanto nei primi tre livelli di esistenza, relativi ai primi tre centri energetici ed è guidato dalle varie pulsioni programmate geneticamente in ogni centro:
1)        Il plesso sessuale  = istinto - procreazione - sessualità per sopravvivenza – bisogni primordiali – emozioni ancestrali (paura del vuoto, dell’acqua, del buio, della luce). 2)
2)         Il plesso sensoriale  =  5 sensi – sessualità per desiderio – piacere/dolore – emozione meno elevate (rabbia, arroganza, ira, aggressività, amore condizionato)
    3)  Il plesso solare  = identità dell’io – personalità – dominio personale – emozioni meno elevate (arroganza, rabbia, ira, aggressività, amore condizionato).

Per questo motivo, l’uomo e la donna inseguono sempre l’amore nei rapporti sentimentali senza trovarlo mai, poiché l’Amore incondizionato può svilupparsi solo dal quarto centro versoi ventri superiori, che sono a loro volta in grado di condizionare i centri energetici inferiori.
L’amore che rimane relegato ai primi tre plessi sarà quindi un amore di natura sessuale, legato al desiderio di avere figli o a un appagamento sessuale o al desiderio di formare una famiglia, o un tipo di amore possessivo, niente che possa riguardare un Amore legato al quarto plesso, legato invece ad emozioni Superiori che sono il nutrimento essenziale del quarto livello di esistenza.
Per essere congruo per la Coscienza un Amore Incondizionato potrebbe mai farti dire “ Ti amo” solo se ti comporti entro certi parametri, in sostanza come io sono in grado di accettare?
Incondizionato sai cosa vuol dire? E’ qualcosa che inizia fortemente ad avere il sapore della Libertà. E’ qualcosa che non si può vivere con i primi tre plessi, è necessario sviluppare la Coscienza. Devono essere attivati i centri superiori per mantenere il controllo su quelli inferiori. Rendo l’idea?

La Coscienza si forma con l’insieme di:
A) Attivazione focalizzata  di Animus, cioè del Pensiero Puro, di un’immagine formata attraverso l’elaborazione della corteccia cerebrale  fissata sul lobo dell’ipofisi.
B) Nutrimento bio-emozionale dell'Anima  dato dalla modificazione genetica delle cellule attraverso la connessione alla rete Neurale: è la risposta modificata  del pensiero puro che confluisce nell’Anima e diviene Pensiero Sostanziale.
Il Pensiero prende forma quando riceve il nutrimento adatto per potersi realizzare nella Realtà, altrimenti tutto  ciò che pensiamo con una certa intensità si trasformerebbe in realtà, invece non tutte le forme pensate prendono vita. Perché?

La Rete Neurale.
La Rete Neurale è un circuito biosinaptico ad altissima frequenza, un intreccio di linee bioeletriche che non ha fine. E’ la vera centralina dell’intero Sistema Nervoso. Il compito della Rete Neurale è quello di smistare l’elaborazione proveniente dai diversi Apparati dell’Encefalo, il Cervello Antico, il Cervello Medio, e il Cervello Recente  e trasferire l’informazione ai vari tessuti del corpo organico.
L’intero processo segue sempre delle Linee ben definite sul Sistema Nervoso che divengono dei veri e propri Circuiti  elettrici codificati che si modificano però continuamente a seconda  del contenuto dell’informazione.
Il conscio è la Rete Neurale governata  dalla Coscienza  cerebrale, un sistema di elaborazione lento ma altamente sofisticato. Il Subconscio è la Rete Neurale del Cervello Medio, un sistema veloce legato  all’automatismo, pericoloso in caso di emozioni negative con forte carica. L’inconscio è la Rete Neurale del Cervello Antico, ove risiede l’intera  memoria  ancestrale  della nostra  evoluzione biologica.
La creazione della realtà può avvenire soltanto quando siamo riusciti a formare un nuovo  circuito in quella che viene definita la Rete Neurale, cioè la vera centrale di smistamento dati dell’intero Sistema  nervoso.
Un comportamento abitudinario, un vizio, qualcosa a cui non sappiamo rinunciare, che  prende in quel momento il comando dell’azione sulla nostra volontà  inconsapevole, normalmente si crea in questo modo, attraverso  la RIPETIZIONE  dello stesso circuito per  svariate volte. L’input iniziale può partire da un pensiero indotto, da uno shock, da un’emozione non controllata con contenuti dubbi, da una sollecitazione  fisica, da un trauma psichico, da una costrizione, da un sogno frequente, il tutto associato a un tipo di azione casuale. Dopo diverse volte che l'input riproduce lo stesso stimolo con ripetute sollecitazioni, trasferite come informazioni che arrivano al cervello, questo a sua volta, elabora e smista il tipo di informazioni creando un circuito sulla Rete Neurale che possa rispondere, ogni volta che viene riproposto,  allo stimolo nel modo migliore e il più velocemente possibile, così da garantire  la risposta iniziale  nella forma ottimale  per ogni tipo di prestazione, di abitudine e di condizione venutasi a creare.
I nostri comportamenti buoni e cattivi sono soltanto circuiti neurali codificati in quel percorso e partono in automatico da sollecitazioni talmente diversificate e sofisticate  che andarle a rintracciare  diventerebbe un’operazione impossibile e improduttiva. Comprendi che ogni comportamento è il continuo risultato di questo intreccio di fili che si intersecano fra di loro? Dov’è la volontà in questo sofisticato meccanismo?  Dov’è la libertà? Dov’è la capacità di andare verso una direzione? Se vuoi veramente cambiare  le tue abitudini e non soltanto sostituirle  con altre, dovrai mettere in atto un processo di risveglio  capace di andare a modificare la Rete Neurale del tuo Cervello.  E questo sai perché è necessario?  Perché tutte le abitudini sono “segnate”nel tuo cervello attraverso dei circuiti con le quali si sono inserite all’interno della rete neurale  e tutte le volte che tu richiami quel tipo di esperienza  è sufficiente  che tu dia il primo segnale, l’input iniziale e il circuito parte da solo. Pensa a quando ti lavi i denti, oppure, ancor più complesso, a quando guidi l’automobile..... non  ragioni sui vari passaggi che il tuo corpo deve fare, li fai e basta, in modo automatico ed è così
che lavorano le consuetudini. Da una parte è una fortuna per quelle abitudini che ci consentono di “velocizzare”  la nostra vita: pensa soltanto se ogni volta che dobbiamo guidare l’auto dovessimo ripercorrere tutti i passaggi di apprendimento che abbiamo sostenuto per imparare a farlo, la nostra vita diverrebbe lentissima, non potrebbe esserci l’evoluzione, la razza umana si sarebbe estinta da tempi immemorabili ecc.
D’altra parte però succede che tutte le abitudini che si inseriscono nella rete neurale insieme ad altre connotazioni  emozionali o sensoriali, acquistano la padronanza sulla nostra capacità di azione e più utilizziamo gli stessi circuiti più diventeremo prevedibili e maggiormente questi circuiti prenderanno il “possesso” delle nostre vere intenzioni, praticamente si fisseranno in modo tale da essere difficilmente rimossi.
Pensa a quelle volte in cui fai o dici qualcosa ed un attimo dopo ti accorgo che non volevi agire così o non volevo dire le cose che hai detto.
E’ partito il circuito, in automatico, non puoi fermarlo quando è ormai partito, è troppo veloce per il tuo pensiero, sarebbe come volere la luce spenta quando ormai hai schiacciato l’interruttore per accenderla.
Eppure le emozioni inserite in questi circuiti creano danni enormi e non ce ne rendiamo conto. Per esempio impariamo a reagire di fronte a una difficoltà  chiudendoci in noi stessi, ci ritroviamo a rimuginare dentro noi stessi senza sapere perché ma, in realtà, è la semplice reazione di risposta allo stimolo neurale precedente.... oppure dinanzi a una persona  che ci parla  in un modo  che ci ricollega al nostro circuito interno potremo reagire con una manifestazione  di rabbia o mancanza di considerazione ecc. per pentircene subito dopo.  
Non parliamo poi dei circuiti che si creano con le sensazioni/emozioni, le sensazioni che provengono dall’apparato istintivo e le emozioni che sono prelevate dal corpo emozionale. Anche questo tipo di abitudini creano dei danni enormi. 
Esempio: ti arriva una brutta notizia, sei licenziato al lavoro. La notizia traumatica blocca momentaneamente la connessione della mente, entra in funzione il Subconscio, ove arriva tutta la serie di informazioni di quel preciso istante. Se a questo tipo di emozione, che certamente  non potrà essere un’emozione positiva, tu associ una sensazione piacevole per lenire la tua  sofferenza, (per esempio il conforto di una amica) rimarrai legato a vita  a quel tipo di sensazione: ecco che hai appena creato un circuito codificato per la tua sopravvivenza. Inoltre tutte le volte che avrai un richiamo a quel tipo di emozione, lo farai in automatico, senza pensare a ciò che è messo in moto, non puoi più fermarlo, a meno che tu non lo faccia consapevolmente, ma di solito se non vi è una visione chiara di ciò che accade si finisce soltanto per sostituire un’azione ad un’altra ma il circuito non è certo stato rimosso. Prendi per esempio chi vuole smettere di fumare dopo che ha fumato per una vita intera. Quale circuito è stato occupato da quel tipo di azione? Quale sensazione si è inserita insieme all’azione del fumare?
Quale squilibrio porterebbe alla persona, sul suo sistema nervoso, togliere all’improvviso quel tipo di circuito?
Capisci, non è tanto la crisi di astinenza, come viene chiamata, che crea danni, anzi quella è veramente la minima cosa, l’organismo lo sa di poter sopravvivere anche senza tabacco o senza  droghe, non gli devi insegnare a farlo, lo sa fare e basta, al limite  puoi coadiuvare il suo processo di nutrimento, ma qui il lavoro è su un altro piano.
Lo squilibrio e la crisi d’astinenza vengono creati proprio perché, togliendo quella data azione, si interrompe, ma non viene rimosso. E togliendo soltanto l’azione casa  togli  in fondo, soltanto l’ultimo anello del circuito, tra l’altro  proprio quello con cui il sistema  aveva imparato  a rispondere  senza rischio di incorrere in “ corto circuito”. L’organismo non sa  più come rispondere  a quel tipo di stimolo, ma sa che deve difendersi perché quello stimolo è pericoloso, porta con se dei danni. L’input iniziale è rimasto quello di lenire quello stimolo, di neutralizzarlo, ma occorre trovare un altro modo, ma fino a che non si riempie quello spazio di risposta rimasto vuoto l’organismo impazzisce e va in crisi di astinenza, si blocca si rifiuta di andare contro la sua stessa sopravvivenza, però questo è un vero e proprio corto circuito.
Pensa che ogni volta che il tuo organismo ti chiede la sigaretta e tu non gliela dai è come innestare un filo elettrico in una  presa e lasciare che la corrente vada a scorrere su questo filo senza potersi scaricare dall’altra parte. Cosa potrà provocare se non una scossa elettrica sulle zone circostanti?
Ecco cosa comporta quindi poter lavorare con le abitudini, occorre essere preparati, sapere già a cosa si va incontro, sapere come poter sostituire quei circuiti che vengono rimossi, non le abitudini, i circuiti. Hai compreso la differenza tra quello che si fa normalmente e quello che si fa invece in questo tipo di lavoro?
Quel che accade è quindi questo: arriva quel tipo di emozione nella modalità in cui è stata inserita al momento dell’innesto del circuito, parte immediatamente la risposta che l’organismo ha imparato a rivolgere a quella data azione, per esempio, accendere la sigaretta e tu ti ritrovi a fumare senza neanche sapere il perché ed il vizio del fumo non è altro che l’ennesimo alibi. Chi fuma veramente per il piacere di fumare non ne è succube. Se a te piace il cioccolato, lo mangi continuamente? Se  però il cioccolato è la sensazione piacevole che è stata inserita nel circuito allora corri il rischio di diventare molto goloso di cioccolato. Questa è la differenza tra il piacere e un’abitudine piacevole che copre un dolore. Tu non sei più la stessa persona che eri al momento dell’innesto del circuito, il cambiamento è proprio la risposta necessaria  da parte del sistema  di sopravvivenza. Come puoi sapere quale sia l’emozione o lo stimolo iniziale da cui è scaturita quell’azione? e anche se lo sapessi come puoi sapere tutte le decine di diramazioni di altri circuiti che si sono, a loro volta, innestati su quello?
Magari l’hai fatto a 12 anni per  semplice imitazione, per sentirti più grande, più considerato e la considerazione su quali circuiti va ad inserirsi, lo hai compreso?
Immagina un tronco di albero e tutte le sue diramazioni dei suoi rami fino alle sue piccole foglioline. Una fogliolina potrebbe essere l’ennesimo binario su cui è innestato quello stimolo.
Mettiamo caso che l’emozione iniziale non sia scaturita  da un vero e proprio trauma, bersi da una condizione esistenziale, il sentirsi soli, per esempio, come capita alla gran parte degli esseri umani.  In questo momento di profonda solitudine hai provato questa magica e suadente sensazione del fumo, che ti ha dato, senza che tu te lo aspettassi, un’esperienza piacevole, ti sei sentito meglio, più pronto a lottare contro la solitudine e mettiamo che tu abbia ripetuto questa azione per un certo periodo di tempo e che ogni volta  tu abbia provato la stessa sensazione  piacevole  che avevi sentito la prima volta.
Pensi che nel corso della tua vita poi non avrai comunque bisogno di sentire continuamente  quel tipo di sensazione  più rassicurante, che ti dia la possibilità di sentirti meglio?
Un circuito innestato  potrebbe addirittura essere lo stesso sentirsi bene, in cui lo stimolo che parte è ancora quello di stare meglio, rinnovato continuamente, per non perderlo, per non tornare a provare quell’odiosa emozione  che fa tanto soffrire.
Spesso non c’entra neanche più lo stimolo iniziale cioè la solitudine, perché ora, a volte, ti capita di stare  da solo  e stai bene, il circuito si è innestato su altri circuiti e non potrai mai capire quali, questo è un lavoro psicologico  infinito e il più delle volte inutile.
In questo caso, pensi davvero di poter controllare una condizione interiore così forte e radicata in modo così ancestrale nell’organismo con un semplice pensiero o gesto? Hai idea di cosa voglia dire automatismo indotto? E’ un principio su cui si è basato l’intero sistema di sopravvivenza per creare strategie di difesa dall’ambente esterno: immagina un labirinto di fili intrecciati..... vai a capire da dove è partito il tutto! Il contenuto arriva in forma imprevista, non determinata in alcun modo, spesso sotto forma di trauma fisico in caso di incidente o psichico in caso di una brutta notizia. A questo punto avviene una modificazione del circuito sulla rete, una specie di corto circuito e questo comporta anzitutto, per il corpo, l’attivazione immediata di una modificazione genetica delle cellule sul tessuto corrispondente. Inoltre in quello stesso momento vengono immessi, insieme all’informazione, tutti i dati fisici (dolore), sensoriali (sensazione spiacevole) emozionali (dolore emotivo), mentali (impressioni sgradevoli) contenuti in quel evento che sta quindi condizionando la creazione della tua realtà.
Tutti questi pensieri e queste emozioni dove vanno a finire? Nell’Anima. E pensate che questo materiale, ormai installato nel ricordo emozionale dell’esperienza, non vada a formare la vostra prossima realtà futura o perlomeno a condizionarla pesantemente? La risposta è naturale: il cortocircuito innescato dal trauma vissuto impedisce l'elaborazione completa delle informazioni ricevute da parte del sistema neurale creando un vuoto che rimarrà un punto interrogativo all’interno del sistema stesso che cercherà di completarlo con le informazioni che riceverà in seguito all’accaduto. Dopo un po’ quella persona non sarà più la stessa, svolgerà all’incirca  le stesse cose di prima  ma vi sarà qualcosa di diverso, a volte si assenterà, si rattristerò per niente, non parteciperà più come prima, emozionalmente prenderà le distanze. Cosa è avvenuto? Qualcosa che appartiene al trauma sta modificando la sua realtà. Devi comprendere  bene che ogni  modificazione nella realtà è diretta da una trasformazione avvenuta a livello cellulare, a livello genetico. In questo senso le cellule del nostro corpo formano un Apparato insostituibile, che va a confermare la realtà, a seconda delle informazioni che riceve. La psiche assorbe il trauma e demanda agli Apparati del cervello per l’elaborazione. Lì ove il trauma è molto violento la scarica arriva diretta sulla Rete neurale e poi, infine, all’organo predisposto: le cellule di quell’organo assorbono il colpo e iniziano immediatamente il lavoro di riconversione biologica sulla base delle nuove informazioni sopraggiunte.
Il DNA si apre e permette all’RNA di lavorare per riconfigurare la catena proteica, accoglie le informazioni del lavoro e una volta finite le informazioni da inserire nella nuova catena amminoacida il DNA si richiude ed è pronto per restituire le informazioni al sistema di scambio della circolazione sanguigna, la quale trasporta il nuovo tipo di conformazione  a tutto il corpo, il quale a sua volta si adegua e si adatta. Il sangue riceve non soltanto le informazioni di carattere strettamente biologico ma anche quelle trasportate attraverso i pensieri e le emozioni. Di conseguenza la condensazione eterica di cellule trasformate da un’emozione molto negativa, come può essere quella di un trauma, non potrà certo contenere un tipo di energia elevata. Ecco che quel corpo e quei pensieri conformano la loro realtà in funzione di una condizione divenuta biologica e che ne ha determinato un abbassamento energetico.
Pertanto se non riusciamo a realizzarci nel lavoro oppure abbiamo dei blocchi sessuali, oppure abbiamo poca o troppa sensibilità, oppure sentiamo semplicemente di avere qualche impedimento senza renderci conto da dove provenga, qualcosa che ci blocca e che non ci permette di procedere, state tranquilli che la causa risiede sempre nelle cellule. Sono le vostre cellule a contenere a livello genetico l’informazione dalla quale sono state modificate e la restituiscono alla tua psiche, la quale penserà in modo automatico a costruire una realtà che possa impedire che quell’evento accada di nuovo e possa nuocere al sistema, comprendi?
Magari ti stai difendendo da un ricordo ancestrale contenuto nelle tue cellule e divenuto attivo, che non ti permette di andare oltre, esattamente come potrebbe  essere il comportamento di un animale nei confronti di un condizionamento indotto. E’ un livello di protezione assoluto di sopravvivenza che non puoi impedire una volta che si è installato, devi poter agire prima e per agire prima l’unico modo che hai per essere tu a pilotare il tuo veicolo è che impari a gestire le tue emozioni e ancor di più a creare una realtà su pensieri, immagini ed emozioni positive. E’ impossibile però potersi difendere dall’imprevisto.
Certo fino a che non vi sarà una visione completa del significato della tua esistenza ogni cosa a cui non sai o non vuoi rispondere potrà costituire un imprevisto, una minaccia per la tua stessa vita. Imprevisto vuol dire che arriva una scarica improvvisa sulla Rete senza aver avuto la possibilità di passare attraverso un’elaborazione, quindi l’informazione che arriverà alle cellule sarà inusuale, il DNA dovrà riconfigurarsi per accogliere il nuovo tipo di informazione. E’ quanto avviene per i traumi inaspettati e violenti. 
 Riprendiamo l’esempio:
Impressione gradevole/sgradevole > corteccia cerebrale > rete neurale > organo
            Impressione sgradevole: licenziamento in tronco senza preavviso                    
                                               
           Elaborazione della Corteccia Cerebrale con informazioni incomplete, in quanto la  corteccia  non è predisposta ad un’analisi veloce della carica emozionale presente nell’informazione, la quale viene trasferita al Cervelletto.
                                              
       Trasporto dell’informazione sulla Rete Neurale in modo Imprevisto  e incompleto
                                      
                  Organo corrispondente: vie Coronarie
         ove l’informazione deve essere completata con la trasformazione
       genetica della cellula in grado di assorbire  quella forte carica inusuale

                                              

                 Reazione organica dell’Organo proporzionale
               Al grado di intensità di assorbimento della carica
 Quando l’emozione non è controllata e arriva in forma libera e imprevista non permette un’analisi completa dei dati informativi contenuti nell’intero processo ed è per questo motivo che la Rete Neurale assorbe un surplus elettrico improvviso da quella carica emozionale e se ne fa carico trasferendo però all’organo corrispondente delle richieste di aumento cellulare o diminuzione a seconda della necessità e le cellule di quel tessuto sono soggette ad una trasformazione genetica per accogliere la richiesta e riconfiguarare il DNA: la medicina ufficiale chiama tutto ciò malattia. Nel caso dell’esempio la reazione potrebbe essere un’occlusione coronaria riparabile, oppure una predisposizione all’infarto coronario, ma questo soltanto se non vi è consapevolezza. Ora sarebbe interessante andare a capire quali pensieri avrà mai avuto il nostro Signor X per essere stato licenziato in tronco. Forse non ne poteva più di quel lavoro e voleva semplicemente cambiare tipo di lavoro?  Oppure aveva una situazione sentimentale non corrisposta così forte da desiderare di abbandonare tutto? E se il nostro Signor, X dopo un certo periodo, magari quando si era rimesso in pace con se stesso, trovando un magnifico lavoro di cui era entusiasta, avesse un infarto, potremmo dire che inconsapevolmente lui abbia creato quella realtà? Certamente si dirà che nessuno può volere la propria morte, si dirà che ciò è assurdo. Ne sei così sicuro?
Pensi sia così impossibile poter prevedere le conseguenze estreme di un pensiero inconsapevole guidato da un’emozione negativa?
Il meccanismo è basato su questo procedimento, forse ci vorrà un po’ per poterlo comprendere a fondo, ma vedrai che quando l’avrai accettato non ti sembrerà più così impossibile e inizierai a credere che siamo ciò che pensiamo e che la cosa più ragionevole che un essere umano possa fare è imparare a governare quel Pensiero e soprattutto a controllare le Emozioni.
Quali sono stati i messaggi, le informazioni, i dati, che sono arrivati al Subconscio tanto da influenzare quel tipo di realtà?
Se il processo non è consapevole non potremo mai saperlo, potremo forse intuirlo. Però questo conferma che se il processo diviene consapevole sarai tu l’unico artefice dei pensieri che influenzano la realtà, inoltre quei pensieri saranno carichi di emozioni positive, quindi il tuo futuro si prospetterà migliore di quanto possa “accidentalmente” capitare, non è vero? 
Ti ho detto questo per farti capire che dovrai affrontare un periodo di astinenza, ma siccome è finalizzato (e il tuo nuovo circuito lo sa), riuscirai a sostenerlo, tuttavia segui sempre tutte le indicazioni positive, e se ti sembra che in certi momenti sia troppo, rivolgiti alla tua Anima e ripeti il motivo per cui lo stai facendo, non stancarti di ripeterlo, ricordati che il circuito si installa con un sistema di ripetizione, esattamente lo stesso sistema con cui si è installato il sistema di apprendimento per guidare l’auto. Inoltre ogni abitudine segue un sistema di circuito, pertanto ti accorgerai che vi saranno mille piccole realtà oggettive che ti condurranno sempre a ripetere quello stesso tipo di abitudine, ma è normale, soprattutto all’inizio. Non spaventarti, è tutto perfettamente normale, è sufficiente esser consapevoli che il tuo obiettivo è lì, davanti a te, nella parte frontale della tua mente e non molla, è sempre lì, è sempre presente. Credici e potrai liberarti da ogni legame che attanaglia la tua Anima.
Esempio di un comportamento” positivo”:
Ricevo un input da un pensiero indotto: mi chiama per telefono un amico e mi prega in modo tanto gentile da non poter rifiutare di andare all’indomani al suo party vestito in giacca e cravatta, abito che non sopporto. Ovviamente la mia risposta è affermativa, ma dentro di me inizio ad innervosirmi, non riesco a credere che devo stringermi quella specie di corda camuffata intorno al collo per l’intera serata. Cos' è che mi fa avere quella reazione negativa? Certamente qualche connessione con quel tipo di sensazione, ma ora non andiamo a indagare.
Io sono diventato terribilmente nervoso, in seguito a quella richiesta, non sono più la persona che ero fino a pochi minuti. Cosa è accaduto? Il fatto di non sopportare la cravatta può essere comune a tante persone, ma il fatto di innervosirsi così tanto no, non può essere comune ed ecco che già parte tutta una serie di informazioni al cervello per cercare una risposta, ma la risposta non arriva, non può arrivare perché questo nervosismo è proprio la reazione dell’organismo a un pensiero indotto, un qualcosa rimasto insoluto dentro di te a cui non hai saputo dare una risposta, perché il fatidico giorno che si è installato quel tipo di circuito, il trasferimento dei dati è arrivato incompleto e le tue cellule ormai possiedono geneticamente quell’informazione da cui hanno in qualche modo dovuto proteggersi riparandosi biologicamente. Quando tu ti avvicini solo un po’ a qualche evento che ricorda lontanamente quell’innesto, già il corpo riproduce gli stessi sintomi di allora e tutto ciò è perfettamente automatico.
Allora esco fuori in giardino a prendere una boccata d’aria rimuginando dentro di me imprecazioni varie e frasi senza senso, mi siedo sulla sedia e vedo sul tavolo il giornale sportivo che avevo dimenticato là sopra. Soddisfatto di questo inaspettato ritrovamento mi accomodo per bene sulla mia poltrona e mi tuffo nella lettura di tutte le notizie sulla mia squadra del cuore. Dopo qualche minuto suona il telefono e mi riporta alla realtà e, magia delle magie, non sono più nervoso, ora sono di nuovo calmo e tranquillo, ora ho ritrovato la mia serenità. Cosa è accaduto di nuovo? Semplicemente una connessione di un circuito che si è legato ad un altro. Se mi ricapiterà di essere nervoso mi ritufferò “inconsapevolmente” nella lettura di un giornale sportivo, il solo vederlo funzionerà. Il circuito si è creato con quella frequenza e l’organismo lo ripropone, nasce un comportamento abitudinario, una passione, in alcuni casi un’ossessione, ma questo dipende dalla forza che aveva l’input dello stimolo iniziale, quello che ha fatto partire il meccanismo.
Pertanto la lettura del giornale diventa per me un modo inconsapevole per avvicinarmi al mio benessere, per deviare dal circuito del nervosismo che crea una soluzione spiacevole, da evitare in qualsiasi modo.
Ora l’esempio è abbastanza banale, in questo caso è stata la lettura, ma può essere qualsiasi cosa, comprendi, qualsiasi cosa che casualmente ti distrae dal tuo circuito incompleto. Il fatto importante da comprendere è che togliere un vizio non dipende da una mancanza di volontà come comunemente si crede, bensì dipende solo da una riattivazione del circuito sulla rete neurale che parte in automatico, non c’entra proprio un bel niente la volontà. In qualche modo il vizio o l’abitudine hanno fatto in modo di far avvicinare l’organismo verso una risposta positiva per spegnere il fuoco che divampa da tutte le parti, oppure per bloccare quel desiderio improvviso di lanciarsi nel vuoto. Si può eliminare un vizio o un’abitudine soltanto se si fa tabula rasa dell’intero circuito e per farlo occorre sapere che lo stai facendo per andare in una direzione precisa e questo intento deve avere una forza maggiore di quella che ha avuto lo stimolo iniziale qualunque esso sia stato- Non occorre andare a indagare nel tempo passato, c’è già tanto da fare qui, nel presente.
Il procedimento consapevole richiede la convinzione assoluta non tanto nel tipo di lavoro che si acquisisce gradualmente, quanto nel desiderio personale e assoluto di volere uscire fuori da una situazione che semplicemente non può andare avanti così, come è andata finora, è necessario CAMBIARLA.
Il reale cambiamento agisce nello stesso modo, con la modalità di RIPETIZIONE, ma ovviamente ora noi sappiamo quello che stiamo mettendo dentro, la natura e l’origine dei nostri dati e delle nostre informazioni e non sono per niente incompleti, anzi sono arricchiti e fanno parte di un linguaggio che il corpo riconosce, perché è qualcosa che hai già dentro di te.
Pertanto il processo è il seguente:
1)  L’immagine viene elaborata a livello corticale, nelle sue diverse sfumature.  
2)  Quando l’immagine è pronta appare sullo schermo della mente.
3)  La luce eterica del Pensiero Puro la riflette verso il lobo anteriore (noi rivolgiamo lo sguardo all’interno, quindi da fuori verso dentro).          
4) Focus (attenzione focale) è l’attività della ghiandola dell’ipofisi che mette in azione la sua capacità di richiamare informazioni per la creazione in atto.

5) Tale attività richiede informazioni bioemozionali alla Centrale in grado di elaborare più dati informazioni possibili e poi trasferisce le informazioni attraverso la Rete Neurale alle cellule.
6) L’immagine del Pensiero Puro inizia a condensare la sua forma attraverso il trasporto dell’emozionalità contenuta nella trasformazione cellulare e più alto il contenuto informativo più sarà intenso il nutrimento.
7)  Il Pensiero Puro diviene Pensiero Sostanziale, prende sostanza, cioè un’immagine completa che è arricchita dell’informazione modificata a livello biocellulare. Il Pensiero Sostanziale diviene Realtà ed esperienza dell’Anima dal momento che il circuito è terminato e può partire in automatico con la semplice connessione del pensiero.
Ora la trasformazione della realtà dipenderà soltanto dall’intensità della RIPETIZIONE di quel circuito, eseguito nella modalità come viene insegnato nel manuale. Questo forma la Realtà. Ti sembra impossibile? E’ troppo semplice? E’ irreale?
Eppure è quello che avviene normalmente, senza che ce ne accorgiamo, è proprio questo il pensiero ripetuto, ad alto contenuto emozionale, che crea la Realtà. Di solito però noi siamo vittime passive di questo processo perché avviene al contrario, cioè con un procedimento involutivo, passivamente proprio perché parte da un processo emozionale non filtrato attraverso la corteccia, ma attraverso il cervelletto, che si ricollega immediatamente a quel tipo di emozione e la affida alle cellule le quali, trasformate geneticamente e cariche di quell’emozione, mandano la loro carica eterica sul corpo di luce, cioè sull’Animus, che riceve l’informazione e le de dà forma trasformandola in realtà.
Ecco perché il mancato controllo delle emozioni è pericoloso, perché se ripetuto per un certo periodo di tempo può trasformare la realtà e se ovviamente il contenuto emozionale fa parte di emozioni di tipo negativo, come rabbia, gelosia, odio, ecc. immaginate la realtà di quell’individuo cosa possa diventare?                  
Le esperienze emozionali confluiscono nell’Anima e il contenuto rimane archivio per il funzionamento dell’elaborazione del Cervelletto, il quale manda sempre le informazioni a seconda della richiesta del PENSIERO PURO.
Per questo è importante avere pensieri positivi, ma altrettanto importante è avere il controllo delle proprie emozioni, in quanto l’informazione emozionale segue una via diretta, non passa per la corteccia-pensiero e quindi è immediata, ci ritorna direttamente sotto forma di espressione reale. Se noi per esempio siamo arrabbiati tutto quello che faremo in quel momento lo faremo da arrabbiati e se rimaniamo in quello stato per diverso tempo creeremo dei pensieri che si trasferiranno dopo un po' nella realtà.
Pensa soltanto ai vari circuiti che possono essersi creati lungo il percorso della tua vita, fin da quando eri bambino, fin dal ventre di tua madre, installati da input magari di un genitore violento, oppure anaffettivo o da infinite combinazioni di possibilità.
La maggior parte delle persone procedono nella vita così come hanno sempre agito spinti dalla ripetizione automatica dei diversi circuiti ancora attivi e che si sono attivati magari sin dalla prima infanzia. Pensi di poter accedere all’entità di quei circuiti? Sai che hai nella tua Rete Neurale ancora almeno il 70% di spazio libero per creare nuovi circuiti, nuove strade, nuove possibilità di riuscire in tutto quello che vuoi. Devi avere una cosa soltanto molto chiara: quello che vuoi veramente, il segreto del tuo Animus, che non può mentire, non può subire l’interferenza della mente e solo tu puoi conoscerlo, nessun altro può accedere così in profondità.
Torniamo al Metodo del Manuale
Questo metodo va appreso prima singolarmente per imparare a ricollegarsi con quello che chiamiamo il Contemplatore in te. Chi è il contemplatore?
Il Contemplatore è L’Animus, L’essere Immortale che è in te, quello che ha già vissute le “altre vite”, sei tu senza poterlo sapere.
LUI CONTEMPLA OGNI COSA, NON FA DIFERENZA TRA BENE E MALE, IL SUO COMPITO E’ SOLTANTO QUELLO DI CONTEMPLARE E CREARE DALLE IMMAGINI SOSTANZIALI CHE RICEVE, NON GIUDICA, NON PUO’ GIUDICARE, PERCHE’ NON VI E’ NULLA CHE PROVENGA DALLA LUCE CHE RIFLETTA SE STESSO CHE POSSA ESSERE GIUDICATO.
L’Animus è la Luce di cui sei fatto proveniente da tutte le tue esistenze e che il tuo corpo riceve al momento del concepimento; nello stesso istante dell’incarnazione il tuo Animus-Pensiero inizia la discesa, si forma intorno all’embrione un corpo di Luce dal Luogo di origine, dalla Fonte della stessa Luce iniziale, nel suo corpo fisico.
In questo modo la Luce può compenetrare la sua creazione, cioè tu divieni Luce nel buio iniziale, sul tuo corpo fisico. E l’Anima, che invece trova spazio all’interno del corpo fisico, in quello che viene chiamato plesso cardiaco, il Luogo del Sentimento, conterrà la memoria di tutta la tua esistenza, l’organo che il Contemplatore utilizza per conservare tutta la memoria di ciò che esprime attraverso di te, tutte le esperienze, ma ha una particolarità, è talmente potente da poter determinare immediatamente una trasformazione biologica nel corpo, quindi va saputo usare bene.
Il Cervello antico, quello rettiliano, viene invece sollecitato in momenti che mettono in contatto l’Anima con necessità di sopravvivenza, legato quindi soprattutto ai bisogni primari dell’uomo.  L’essere umano è strutturato in modo da ricevere informazioni dall’esterno in modo diverso a seconda del tipo di informazione, vi è un apparato diverso preposto alla ricezione, alla elaborazione, alla risposta e alla memorizzazione.


Corpo Mentale
Il Pensiero diretto arriva sotto forma di impressione o di immagini. L’apparato predisposto a ricevere impressioni ed immagini è il Cervello recente, che ha un sistema molto sofisticato nella ricezione, lento nella memorizzazione con catalogazione di ogni minimo elemento. Immaginate di dover apprendere il lavoro del cucire. Subito arrivano le immagini di ciò che serve, la ricezione è ricca di sfumature, perché ci appare immediatamente la visione sullo schermo della nostra mente degli elementi che ci servono per poter imparare a cucire. Abbiamo il filo, l’ago, la stoffa. Poi deve elaborare tutti i dati per iniziare ad eseguire i vari passaggi nei movimenti, che all’inizio sono lentissimi, per poter imparare a muovere in modo guidato le varie parti e dare inizio all’opera. La risposta, una volta terminata l’elaborazione, è un po’ meno lenta, è però studiata, passa attraverso un filtro della parte razionale che rallenta molto la durata. È però più precisa, sofisticata, capace di sfumature incredibili. La memorizzazione è anch’essa abbastanza lenta, perché viene inserita in un catalogo speciale, altamente sofisticato, che richiede ulteriore elaborazione per ogni minima differenza dei diversi elementi. 

Corpo Emozionale

Le Emozioni dirette arrivano sotto forma di Sentimento, cioè il sentire dentro, non il vedere o il pensare che fanno invece parte dell’altro sistema. L’apparato predisposto è il Cervello Medio. Questo sistema è predisposto a ricevere anche i cosiddetti automatismi indotti, sia quelli diretti a livello del corpo emozionale, sia quelli che provengono dal Sistema della corteccia per quanto riguarda l’apparato locomotore.
Nell’esempio che abbiamo fatto precedentemente, quando l’arte del cucire è stata appresa in modo da non dover più pensare con la mente ai vari passaggi da dover effettuare, diventa un movimento automatico, che può essere velocissimo, addirittura adesso possiamo parlare mentre cuciamo. Se invece aveste provato a distrarvi soltanto un attimo in fase di apprendimento sarebbe accaduto un disastro!
La ricezione delle emozioni è immediata, ove non vi sia filtro del pensiero. L’elaborazione è inesistente, avviene un istante prima della risposta stessa, che arriva sempre in forma di costrizione per l’improvviso cambiamento fisiologico causato nell’organismo, laddove non vi è stato il tempo di far filtrare la notizia attraverso il cervello recente (quindi la mente), bensì questa è arrivata diretta al cervelletto. Possono arrivare così forti traumi sia in senso positivo che negativo.
La memorizzazione e l’assorbimento sono lentissimi, a volte durano un’intera vita, se il trauma è stato forte, perché è come una ferita in quel tessuto che tenta continuamente di autoripararsi, ma la memoria del trauma stesso provoca una nuova lacerazione. In altri casi si forma una memoria sostanziale, cioè legata al contenuto emozionale dell’esperienza, l’emozione viene depositata nell’archivio e diventa un automatismo sensibilizzato: se per esempio l’emozione è quella della rabbia, questo tipo di esperienza viene depositata e resta pronta ad essere tirata fuori nel momento in cui un automatismo indotto la richiami a sè (esempio: un litigio, un’arrabbiatura ecc).

Corpo Fisico
L’apparato Locomotore è guidato dal Cervello Medio soltanto nel movimento mentre per tutto ciò che riguarda l’Apparato Sensoriale-istintivo e movimento involontario, questo è guidato dal Cervello Antico.
Le Sensazioni dirette arrivano sotto forma di stimolo sensoriale con l’aiuto dei 5 sensi. L’apparato predisposto è il Cervello Antico, il Rettiliano, insieme sempre alla Corteccia, nella parte più sofisticata.
La ricezione è più lenta, ci vuole uno stimolo abbastanza forte per provocare una reazione più veloce.
Una volta ricevuto lo stimolo l’elaborazione e la risposta diventano pressoché istantanee.
La memorizzazione avviene in modo graduale, ci mette un po’ per stabilizzarsi, perché le informazioni non arrivano molto chiare, il cervello antico non possiede tutti gli strumenti di quello recente, però una volta che l’informazione si è fissata non si perde più, perché entra nelle cellule, diventa patrimonio genetico per il futuro. Questo perché il cervello istintivo è legato al principio della sopravvivenza e necessariamente ha sviluppato un sistema di codificazione immediato, dovendo far fronte a stimoli di pericolo e appunto di sopravvivenza.
Pensate quando ci si brucia la mano sul fuoco, c’è uno stimolo e la reazione è immediata su tutti i diversi livelli. Quel tipo di memoria non si perde più. Questo è il modo diretto che ha l’essere umano per ricevere informazioni, ma è assai raro che avvenga in modo cosi diviso, cioè che l’informazione arrivi su ogni singolo apparato, di solito si realizza quasi sempre la commistione di tutti e tre gli apparati. A volte ciò è estremamente positivo perché accelera alcuni processi di elaborazione e risposta come nell’esempio del cucire, altre volte ha effetti disastrosi, in quanto l’emozione che sarebbe arrivata in modo diretto viene invece trattenuta a livello del pensiero e allora la risposta non sarà più di tipo emozionale, ma mentale. Immaginate per esempio di trovarvi in un posto romantico con il vostro amato e che lui o lei all’improvviso vi prenda da una parte e vi dica che vi ha tradito con il vostro migliore amico. La reazione diretta del cervelletto è quella della stretta sul cuore, la costrizione. Dopodiché, se non entrasse in funzione la mente attraverso i pensieri e le immagini ci potrebbe essere un pianto, delle grida di sfogo, la rabbia che esce incontrollata, qualche gesto inconsulto, questa è la normale reazione dell’Essere emozionale.
Altre volte invece il cervello recente cerca già di far arrivare altre informazioni, dopo il primo momento di totale sbigottimento (quello è il cervelletto ad avvertirlo) e allora volete sapere cosa è successo, iniziate a domandare e alla fine invece di reagire in modo emozionale, reagite con le solite frasi mentali, che non sono sempre coerenti con ciò che davvero provate e il risultato è una reazione che non viene compresa dalla persona che avete davanti. Vi sono casi di persone che si mettono a fare vere e proprie conferenze e più che cercare di comprendere veramente il motivo per cui è successo, che sarebbe già un compito adeguato per il cervello recente, cercano di “smaltire” il colpo parlando, parlando, parlando, e così facendo non fanno altro che bloccare la manifestazione naturale del colpo emozionale.
Facciamo un altro esempio: pensate ad un esame, in cui si dovrebbe mantenere il più possibile la lucidità mentale per permettere al sistema di far arrivare più informazioni possibili, ecco che l’emozione, la paura di fare brutta figura gioca il brutto scherzo e si va in blak-out della mente e si iniziano a farfugliare delle cose incomprensibili, che neanche tu che le stai dicendo, riesci a capire. Li è semplicemente entrato in funzione l’altro sistema, quello del cervelletto, che ha cercato d rispondere al posto dell’altro, un vero disastro.
Se quindi l’impressione ha contenuti emozionali deve passare attraverso l’elaborazione del Cervello medio, quello che riceve le emozioni e ciò ritarda notevolmente una risposta.
Se invece è l’impressione ha contenuti sensoriali deve passare attraverso l’elaborazione del cervello istintivo-rettiliano quello che contiene sensazioni piacevoli/spiacevoli legato al principio della sopravvivenza e lì la risposta è abbastanza immediata.                                                         
Se invece è l’emozione che richiede un’elaborazione deve passare attraverso l’elaborazione del cervello recente e allora verrà fuori un discorso che colpisce al cuore, pieno di sentimento, magari ci scappa anche qualche lacrima di commozione.
Il modo in cui funziona l’essere umano è abbastanza complesso, ma ogni cosa viene semplificata dal fatto che non è necessario essere consapevoli dei passaggi che occorrono per arrivare alla consapevolezza di un’esperienza, è sufficiente riuscire a osservare semplicemente quello che accade, come se vedeste un film, il vostro film attuale, quello in cui recitate la parte di protagonisti. Tutte le volte che riuscite a vedervi dal di fuori, come se vedeste un film mentre state svolgendo un’azione, aggiungete un pezzo di coscienza alla vostra anima e quello sarà il suo benefico nutrimento.
Il metodo di questo sistema è molto semplice e può essere appreso da tutti coloro che avranno almeno un po’ di buona Volontà e indubbiamente il forte interesse a superare da vivi questo piano di esistenza Fisico.  Intanto iniziamo a comprendere che la Contemplazione eseguita in un certo modo davvero può trasformare il Pensiero in materia, in questo senso l’Essere umano è fatto a immagine e somiglianza di Dio.
L’educazione religiosa che l’Umanità riceve è soltanto un modo per evitare lo sviluppo individuale di tale capacità, un procedimento messo in atto volutamente per mantenere l’essere umano dormiente. Più avanti nel Lavoro comprenderai anche il motivo di questo.
Ora ciò che ti serve comprendere è che la crescita di un corpo sostanziale, su qualsiasi piano dell’Esistenza, ha la necessità di essere educato con discipline, con metodi, con esercizi, esattamente nello stesso modo in cui hai potuto sviluppare tutte le capacità fisiche che ti sono state insegnate, cominciando dal camminare, dal parlare, dall’apprendere le materie scolastiche e tutto il resto. E’ probabile che tu sappia già tutto, perché questo insegnamento lo hai già ricevuto nelle antiche scuole iniziatiche, solo ora non sono a livello consapevole  e le devi riportare a galla ristudiando nonché mantenerle  a livello cosciente anche per le prossime incarnazioni, se deciderai di averle.
Tuttavia ogni cosa è graduale e non si possono saltare dei gradini importanti, per esempio, se nessuno ti avesse insegnato i numeri o l’alfabeto, quando eri molto piccolo difficilmente ora da adulto avresti avuto le stesse possibilità. Pertanto sei andato in una scuola per apprendere tutto ciò che oggi si può conoscere e per acquisire cognizioni in questo piano continuando ad apprendere. Sei andato in una Scuola per imparare, comprendi questo fondamentale passo? Perché per lo Spirito dovrebbe essere diverso? Anche se lo sa NON ne ha consapevolezza, la deve avere. Lo Spirito ha bisogno del tuo IO Cosciente e della Tua Consapevolezza,per poterti rendere partecipe della sua immensa capacità, per poter rendere te il Creatore della Tua Realtà e poter permettere a Lui di iniziare a risalire la scala evolutiva verso la direzione della Fonte da cui proviene.
Il motivo dell’incarnazione dello Spirito fa parte della storia della Creazione e per ora ti può essere sufficiente sapere che l’esperienza del corpo fisico è talmente bella per colui che l’ha creata che il meccanismo per rientrare nel ciclo delle rinascite è legato al desiderio di realizzare quella data esperienza che non si è potuta sviluppare nel modo previsto e che rappresenta come un’opera rimasta incompiuta desiderosa di essere portata a termine. Di conseguenza sei tu stesso che ritornerai in un’altra vita per consentire a quel desiderio di materializzarsi. Lascerai allo Spirito messaggi, immagini e pensieri fintanto che non lo avrai fatto.
L’incarnazione è lo Spirito di Luce che si fa carne e rende possibile la vita di quel corpo, ma poi non vi è una connessione diretta tra il corpo di carne e lo Spirito di Luce: semplicemente lo Spirito inizia a contemplare tutto ciò che il tuo pensiero è capace di formare come visione propria, come immagini, come prospettiva e se la tua successione di piani è fatta di cose miserevoli perché non credi molto in te stesso allora Lui crea quella realtà, quella che tu pensi, quella che fondamentalmente sei capace di vedere in ogni momento della tua vita. E se in quella realtà sono presenti pensieri ossessivi, negativi, pensi sempre che ogni cosa che fai è fatta male e nutri con il tuo pensiero quella visione, ecco che Lui non può fare a meno di crearla, perché è quella che tu pensi e così avrai una vita miserevole. Comprendi che lo Spirito può esprimersi soltanto attraverso di te? E che può creare solo quello che tu veramente vuoi, lo comprendi? Ci hanno insegnato a non farlo, ci hanno fatto credere che non è importante, ci hanno detto che è sufficiente pregare, andare in Chiesa, essere buoni, non fare male al prossimo e basta….mi sembra logico che invece non lo è! Sono dei principi che non servono per andare oltre, non cambiano nulla, servono solo a mantenere statica la situazione sociale, perlomeno a tenere sotto controllo i contrasti possibili tra gli esseri umani anche se solo fino a un certo punto: osserva quello che sta accadendo oggi, guerre tra popoli, sacrificio della vita, persecuzioni, tutto in nome della superiorità di un Dio rispetto ad un altro, un Dio che permetterebbe lo sterminio di intere popolazioni in nome di una giustizia divina? Ma ci rendiamo conto? Sono i giochi che facevi da piccolo, che soltanto immaginavi, quello di prendere la pistola e uccidere il cattivo, loro lo fanno sul serio. E soprattutto gli uomini sono soggetti a questo tipo di condizionamento, le donne molto di meno. Le donne, sotto l’aspetto spirituale, sono esseri più pronti a ricevere l’illuminazione, ma vi è una spiegazione biologica a questo: l’Anima segue di più le pulsioni del Cervello intuitivo che è maggiormente sviluppato nella donna, mentre nell’uomo è più sviluppato quello razionale, cioè il cervello recente e qui tutto si complica. Difficilmente una bambina fa giochi violenti, difficilmente gioca con le spade o le pistole, la sua indole la porta a giocare con altre cose, a immaginare mondi fantastici, sognanti, pieni di dolcezza, di amore ,questa è l’indole della donna, la madre di tutti gli esseri. Ci hanno insegnato ad essere REALISTI, guarda la realtà, conformati a questa, è così che devi vivere.
NON E’ VERO NON E’ COSI’.
E’ esattamente il contrario: è la Realtà che si conforma al tuo pensiero, a ciò di cui sei intimamente convinto.
PUOI VIVERE UNA VITA MERAVIGLIOSA, STRAORDINARIA, PIENA DI EMOZIONI POSITIVE, PERCHE’ SARANNO LA NATURALE CONSEGUENZA DI CIO’ CHE HAI SEMINATO, SARANNO IL PREZIOSO RACCOLTO CHE NUTRIRA’ LA TUA ANIMA.
Non crederci più nel destino. Ti hanno detto che esiste un destino che non si può cambiare? Svegliati da questo sonno: lo Spirito, il Contemplatore, ha bisogno della tua Coscienza per poterti dare tutto quello che vuoi. Perché non dovrebbe? Quale potrebbe essere il motivo dell’incarnazione, quello di continuare a punirti e a rendere la vita un’enorme sofferenza?  Quale malvagio essere potrebbe dirti: “Sei stato cattivo, non ti meriti che io ti dia questo, pentiti e soffri le pene dell’inferno! Vai, torna a vivere sulla Terra per poi morire di nuovo fino a che non ti pentirai del tutto”. Ma di cosa dovremo pentirci? Gli esseri umani commetto omicidi,, stupri, rapimenti, hanno la necessità di fare guerre, produrre armi, seminare odio, sono esseri che non hanno certo l’interesse a sviluppare lo Spirito e devono fare ancora un certo percorso che tu che stai leggendo queste cose hai già fatto…. comprendi cosa vuol dire “hai già fatto?” Non inorridire, se tu fossi sempre stato puro come un giglio non saresti su questo piano, e anche se non ci fossi più le avresti comunque fatte e, di conseguenza, ci saranno tante altre cose che desideri fare…. ebbene, inizia a farle ora che sei vivo e sveglio!

L’Evoluzione Spirituale ha dei tempi, diversi per l’intera umanità, a causa della differenza contenuta in ognuno di noi, ognuno ha una storia diversa, a seconda di quello che ha pensato, della paura che ha avuto nel fare o non fare certe cose, delle convinzioni che si è fatto, dei desideri che lo legano al ritorno nel ciclo delle rinascite e così via.
Ora però liberati del concetto del Peccato originale, esci fuori da quel condizionamento. Non è necessario che tu viva una vita di sofferenze e difficoltà, c’è solo bisogno di liberare la tua psiche da un condizionamento e questo lo puoi fare soltanto se crederai in te stesso e inizierai a concederti delle possibilità che prima avevi escluso dalla tua vita pensando: “ Ma tanto non accadrà mai, è inutile sperarlo!”   Ora comprendi che l’intensità di un sogno, se rimane un sogno, crea la condizione del tuo ritorno qui? E se devi tornare per esaudire quel sogno, non è meglio che lo esaudisci subito, adesso che sei qui? Perché attendere un’altra vita? Se anche vuoi tornare da Maestro devi comunque liberarti dai condizionamenti di un sogno non esaudito.
Ora hai la possibilità di farlo in modo concreto, realizzare un tuo desiderio, un sogno che hai nel profondo del tuo cuore.

Il Manuale non contiene rituali magici, non offre alcuna facile risposta, è semplicemente uno strumento con il quale potrai entrare in una dimensione dell’essere non abituale, alla quale ti avvicinerai gradualmente affinché la tua Coscienza si sposti dolcemente da piano fisico ed in modo che tu possa sperimentare la presenza del tuo Osservatore dentro di te.
Prima di iniziare il tuo Viaggio è necessario che tu apprenda il Linguaggio dell’Anima: le parole scaveranno dentro di te, tu potrai lasciarle entrare, ti renderai semplicemente disponibile a “sentire” e se troverai una risonanza, una vibrazione interna che ti scuoterà un po’, che ti farà sentire più "vulnerabile”, quello sarà il segnale che hai trovato il contatto con la parte più profonda di te, pertanto non averne paura e non scoraggiarti per questo. Prosegui, vai avanti. Ti hanno fatto credere che tu sei qualcosa e Dio  sia altro, un’entità che non si sa dove sia, ti hanno fatto credere di essere diviso da Lui, di dover credere in un Dio che sta in cielo e divieni facile preda dei Giganti del TEMPO.
La possibilità che ti rimane è unicamente quella di continuare a credere in qualcosa di esterno a te, che ti porterà sempre più lontano da te stesso, ti legherai a noiosi valori della vita quotidiana, oppure a quelli della semplice sopravvivenza, ma per il ciclo della vita non cambierà nulla, mentre per te cambierà tutto.
Vuoi continuare ad essere cibo per Giganti? Vuoi continuare a viver nel sonno? Vuoi continuare a non chiederti e ad andare avanti a testa bassa?  Fai pure, devi semplicemente vivere come sempre hai fatto per milioni di altre vite, fino al giorno in cui ti sveglierai, per sollevare gli occhi al cielo e vedere finalmente la Luce colpirti al centro del cuore, per farti sentire quanto calore c’è nell’Essere che sei e che tieni lì, come contemplatore inconsapevole. Il programma non ti risveglierà dal tuo Sonno di milioni di vite, non ti farà uscire dal ciclo delle Rinascite, che dura dalla creazione dell’essere umano, tuttavia è un primo passo e potrà con assoluta certezza risvegliare in te una verità che tieni assopita per proteggerti dalla sofferenza: la RESPONSABILITA’ di ciò che fai ora è solo tua, non è di nessun altro.
Non c’è nessun giudice, ci sei soltanto tu che, attraverso ciò che in psicologia si chiama inconscio, hai creato il tuo dolore e la tua gioia per milioni di vite, senza renderti conto di nulla. Ora puoi iniziare a CREARE attraverso la tua Coscienza il tuo futuro, la tua reale esperienza su questo pianeta Terra.Ora ti chiedo solamente non di credere, ma di provare a sperimentare che, se metterai in atto il programma per un certo periodo di tempo, tu potrai trasformare la tua Realtà, tu potrai diventare il pilota della tua vita, mentre fino ad ora sei stato guidato dal pilota automatico della sopravvivenza, delle memorie ancestrali ed emozionali che ti hanno trascinato nelle esperienze della vita, belle e brutte, non c’è alcuna differenza. Non ti sto dicendo che potrai cambiare qualcosa della tua vita, quello lo puoi fare già con tutti gli strumenti che hai a disposizione.
Qui tu puoi iniziare a costruire interamente la tua vita in base all’obiettivo che vuoi raggiungere, rispettando esclusivamente ciò che sei in grado di accettare per te stesso, ciò che non spaventa la tua Anima, nel senso che se ti poni l’obiettivo di scalare l’Everst, sapendo che non provi piacere neanche nel fare un’escursione in collina, vuol dire che il tuo è un obiettivo mentale, probabilmente neanche tuo, e non è coerente con la tua Anima.
Il sogno è qualcosa che hai proprio dentro l’Anima, che coltivi dentro di te, segretamente, qualcosa di intimo, che è tuo e quasi sicuramente non hai mai avuto il coraggio di rivelare a nessuno o, se lo hai fatto, probabilmente non sei stato compreso e te ne sei pentito, ma tu sai che è sempre lì, a farti ricordare la fatica e la noia della vita quotidiana, perché la tua Anima vorrebbe essere libera di divertirsi, di giocare e poter rincorrere quel sogno.  Il sogno richiede coraggio, perché per abbracciare un sogno c’è sempre un momento, più o meno lungo a seconda della tua convinzione, in cui non saprai se potrai realizzarlo e dovrai tuttavia lasciare il certo per l’incerto e sapere che, una volta lasciato il certo, non potrai più tornare indietro, ma solamente procedere verso il tuo obiettivo. I dubbi e le incertezze non possono convivere con la realizzazione di un sogno, ma stai pur certo che, se abbandoni tutti i dubbi, il tuo desiderio si realizzerà.
DEVI CREDERE PER UN PERIODO LIMITATO DI TEMPO DI CIRCA TRE MESI NEL TUO LINGUAGGIO DELL’ANIMA, SOLTANTO QUESTO.
Non rincorrere più qualcosa al di fuori di te. Se preferisci farlo, fai pure, hai a disposizione tutte le vite che vuoi, peccato che ogni volta ti dimentichi tutto e devi ricominciare da capo, però questo fa parte del gioco in cui siamo inseriti, è un meccanismo da cui non si esce se non attraverso la comprensione del tuo vero Linguaggio dell’Anima.
Il Linguaggio dell’Anima è una porta dalla quale potrai accedere al RISVEGLIO.
Questo è cioò che ti richiede il programma di questo sistema, Vuoi provare? Vuoi tentare di dare finalmente ascolto alla tua Anima? Perché quello che dovrai fare sarà semplicemente seguire il linguaggio dell’Anima.
Tu lo sai di avere un’Anima? Quante volte ti sei fermato a guardare la tua vita e ti sei chiesto:”Perché?” E quante volte hai ripreso a camminare per il mondo dicendoti:”Che stranezza!Quanti pensieri inutili! Adesso devo pensare alle cose serie”. E quali sarebbero queste cose serie? Quelle che ti uccidono piano piano senza che tu possa rendertene conto? Sono le abitudini necessarie, sono le noie quotidiane, sono gli obblighi, i doveri, il lavoro, chi hai vicino, cene, tv, ecc.  Rifletti su quanto spazio concedi alla Felicità all’interno del tuo mondo, quando ti senti veramente libero di poter essere te stesso, senza condizioni, senza qualcuno che o qualcosa ti trattengano? E l’Anima cosa dice, in tutto questo? La stranezza vera è vivere con l’inquietudine del non sapere fingendo di sapere, continuando a fare e a dire cose di cui non si comprende il senso, di cui “si sa che è così”, sono semplicemente cose che devi fare. Cosa potrai mai realizzare per cambiare lo stato delle cose? Cosa vuoi inventare? Fermati un attimo, appartati in un angolo della tua casa, del tuo ufficio, in un angolo della tua vita, in una piazza del tuo quartiere, dove vuoi, ma fermati ad osservare te stesso: hai per caso paura di vedere cosa realmente stai facendo? Per chi stai lavorando? La maggior parte delle persone, di fronte a questa domanda, rimane stupita, perché è così ovvio così perfettamente normale: ho avuto varie risposte per la spesa, per la famiglia ecc. Ma in tutto questo sai dove rimane il tempo per pensare realmente a te e a ciò che vuole la tua Anima? Il mondo è stato volutamente concepito in forma dualistica, perché se tu produci tanto poi avrai il premio, la tua soddisfazione, i tuoi soldi, i tuoi riconoscimenti e quindi starai bene, ma è il tuo Ego ad essere ricompensato, non la tua Anima. E se invece non produci cosa sei? Un incapace, un fallito, un sognatore, un inetto, un depresso, un ubriacone, ecc. pertanto ti sentirai sempre “costretto” a fare, la tua vita quotidiana sarà la fatica del vivere, dunque non riesci a vivere in pace, ma tu sai cosa sia la pace dell’Anima? Hai paura nel verificare che non fai altro che correre senza sapere dove stai andando? Perché correre senza sapere dove stai andando può soltanto provocare PAURA dentro di te, non potrà mai farti stare tranquillo, per questo motivo sono state inventate le false certezze, per rincuorarti un po’, per farti stare calmo ogni tanto, per recuperare il senso del vuoto; i valori sacri della famiglia, la religione, la politica, e i suoi ideali, tutte stampelle dell’Anima, che ti fanno zoppicare sempre di più. E’ normale che questo comportamento provochi paura, ma questo è voluto. Comprendi?
E’ un meccanismo indotto: se tu non sai ciò che fai e perché lo fai, e dove stai andando avrai sempre dentro di te, nel profondo della tua Anima, questa necessità di provare paura, perché la paura fa parte di un esperienza ancestrale di molto tempo fa, quando l’essere umano non faceva altro che pensare a scappare per non essere catturato dagli animali. Ora non scappi dagli animali, perché la società ti offre quel falso senso di protezione, nella tua casa ti senti protetto, ma già quando esci fuori, allo scoperto è diverso, già qualcosa è cambiato, inizi a guardarti intorno, a controllare i tuoi spazi , a volte diventi molto diffidente, magari perché senti un odore, ascolti un rumore, vedi qualcosa che ti ricorda chissà cosa: è entrato in funzione il cervello istintivo, lo vedi? E allora scappi? Perché hai sempre qualcosa da fare per gli altri e mai per te stesso? E anche se trovi tempo per te, non ha mai la priorità assoluta. Forse non sei più importante di qualsiasi cosa? Se tu potessi vivere con il tuo sogno dell’Anima realizzato non svolgeresti tutto il resto meglio e con maggior piacere? Perché non sei in grado di farlo? Perché proprio non ci riesci ad ammetterlo?
Eppure è l’unica cosa che devi fare è semplicemente questa: constatare che non sai dove stai andando, ammetterlo a te stesso, essere consapevole che è un procedere senza sapere, è una corsa cieca. Fino al momento in cui non te ne renderai conto davvero, non soltanto con la mente ma come esperienza effettiva, proverai sempre la paura di non fare, perché il fare ti permetterebbe di muoverti, di non rilassarti e quindi di scappare, di essere mobile, vigile e attento. In un certo qual modo potresti controllare la paura, ma la paura non può essere controllata, è un’informazione genetica che abbiamo nel DNA, sarà sempre più forte di qualsiasi azione che tu possa fare per dimenticarla o per sovrastarla. La paura è qualcosa che blocca ogni processo di espansione.
Quindi, la paura non si può eliminare, puoi però imparare a conoscere da dove proviene, puoi apprendere come si può trasformare quella forza inespressa, una potenza in atto, un’energia bloccata. Se osservi bene l’intera umanità è un brulicare di anime in fermento e se riesci ad osservare la scena dall’alto, puoi vedere che tutti si muovono, che tutto quel mondo che si muove confusamente non sta mai un attimo fermo, perché fermarsi è proibito, non lo sapevi? C’è un proverbio che dice:”Chi si ferma è perduto”. E probabilmente è vero, non ci avevi pensato? Chi si ferma si perde perché non riesce poi a ritrovare il senso di quella corsa cieca e allora è perduto verso il mondo che lo vuole produttivo come una macchina, come un ingranaggio e gli ingranaggi non si possono fermare, perché bloccano anche il movimento degli altri ingranaggi e questo sarebbe veramente grave per l’intero meccanismo. Allora esistono già pronti dei codici in cui sei subito inserito: depresso, malato, psicolabile, incapace, in modo che quell’etichetta addosso serva a creare l’alibi per la comunità del movimento invogliato, per coloro che non vogliono fermarsi, o meglio, che non possono. I malati del mondo, gli emarginati, i poveri, gli esclusi, sono tutte persone che si sono fermate e sono state messe subito da parte, perché l’ingranaggio deve funzionare, costi quel che costi. Se tutti i respinti sapessero che fermarsi è soltanto il primo passo, necessario, indispensabile, al quale ne devono poi seguire altri, per poter finalmente iniziare subito a vivere!! Ma il pensiero della collettività è schiacciante, se non conosci la Via.
La paura può essere superata soltanto attraverso un’altra manipolazione, una trasformazione della tua psiche cosciente e volontaria: quindi ora fermati, lì dove ritieni di poter stare in un luogo che tu consideri sicuro, la tua camera, una chiesa, ecc. e rilassati un attimo. E quando ti sei potuto concedere di rilassarti per qualche minuto, allora chiediti se ora sai dove stai andando. Sai darti una risposta convincente? Ma le risposte non ci sono, non ci sono mai state, si vive così, si sa, senza sapere, senza comprendere, si tenta, a volte, di capire, chi segue la scienza, chi la fede riponendo ogni speranza in Dio, chi segue ideali, chi insegue l’amore non corrisposto, chi insegue il denaro, chi fa del proprio lavoro una missione, ma è tutto inutile, non serve a niente, goditi la vita, divertiti fin che puoi, non pensare a niente, prendi la vita come viene. E come credi venga la vita? La vita si presenta come la pensi tu, come tu la vedi, come tu la immagini, ma se ogni giorno che passa ti lasci convincere che in fondo il sogno che nutri nell’Anima rimarrà sempre un sogno e che la vera vita è quella che ti fanno credere stai pur certo che così sarà, il tuo sogno non diventerà mai la tua Realtà. E tutto si conformerà a quello che gli altri vogliono da te, e dirai: “ Avevano ragione, la realtà è questa, non si può cambiare, credere nei sogni è come credere nelle favole!” . Se alla prima difficoltà che incontri ti lasci spaventare e pensi ciò fallirai certamente. Pensi che una favola non abbia forse bisogno di essere creata dalla tua forza?  Che razza di forza è quella che si lascia subito convincere a mollare, non è forza: è debolezza. La favola rappresenta un mondo sublime, incantato, sognante, ha un linguaggio che richiede sensibilità ed attenzione, non è per tutti, è solamente per chi è ancora collegato con la sua Anima, chi è in grado di ascoltarsi, in segreto, nel profondo di sé, è per chi ha ancora il coraggio di rischiare la propria vita per ciò che è dentro l’Anima. E’ facile dire da adulti che il mondo delle favole è un mondo riservato ai bambini, liberi di sognare, di inventare, di giocare, di essere innocenti e fiduciosi. Il mondo degli adulti è una cosa seria. E se quel “serio” sarà sinonimo di “impossibilità” di realizzare un sogno, tu pensi che quella seria realtà possa renderti felice? Hai mai fatto caso a come i bambini siano felici? Questo perché? Perché sono immersi nel loro mondo. Ed in quel mondo loro sono artefici della Realtà, sono loro che conducono il gioco. Perché quel mondo l’hanno creato loro, con il piacer di farlo per divertirsi, per giocare, per provare quelle emozioni che in un altro modo non proverebbero.
La nostra educazione li vuole però adulti allora il nostro intento diviene non tanto quello di farli sognare, bensì di imparare a farli ragionare presto, per poter far fronte alla vita, alla vera vita, non ci rendiamo conto che se fossero liberi di sognare realizzerebbero la loro Realtà. E perché i bambini sentono la nostra realtà così noiosa? Perché non si sogna,ci sono solo i doveri, l’educazione, gli obblighi scolastici, andare a letto presto la sera, dire la preghiera, e dov'é il divertimento in tutto questo? Per quale motivo agli adulti è vietato sognare?
Prendiamo come esempio la favola di Cenerentola, lei in fondo al suo cuore ha sempre saputo di essere una principessa, altrimenti non avrebbe mai conosciuto il principe. Lei  credeva in questa Realtà. Il suo pensieri e il suo sentimento erano insieme, per questo ha realizzato il suo sogno.
In poche parole sei artefice inconsapevole dei tuoi avvenimenti e  ti continueranno a “capitare” esperienze esattamente proporzionali al grado di convinzione che tu sei capace di offrirti.
Tutta la nostra felicità ruota intorno alla CONVINZIONE e alla capacità di IMMAGINARE in modo diverso da quello che l’ambiente, la società, l’educazione, i principi indiscutibili, ci hanno voluto far credere di noi stessi e del senso della vita in genere,

Il corpo dello Spirito, il Contemplatore, ha necessità di COLLEGARSI al tuo piano Fisico attraverso il cervello con il tuo Cosciente per rendere attiva l’operatività e la creazione della Realtà e questo lo può fare soltanto attraverso l’Esperienza cosciente, il che vuol dire che devi sapere esattamente quello che vuoi diventare, il perché vuoi diventarlo,  a cosa ti serve, qual è il tuo scopo. Oltre a questo devi sapere anche come poterlo fare, cioè devi conoscere il modo per attivare questa connessione. Così, in questo modo, potrai diventare l’artefice consapevole della direzione che il tuo essere sta prendendo. Ecco perché vi è necessità di IMPARARE , di eseguire degli Esercizi, di apprendere delle tecniche, cosi come un giorno hai dovuto apprendere i numeri Pitagorici per poter avere la possibilità di saper svolgere, più avanti, dei problemi di matematica. Il motivo fondamentale per cui tale procedimento della Coscienza viene in ogni modo ostacolato è perché non si vuole Risvegliare lo Spirito nell’Essere umano e quindi non c’è interesse a creare Scuole di questo tipo di insegnamento, tuttavia oggi questo tipo di insegnamento sta uscendo allo scoperto, non si può tenere la verità nascosta per troppo tempo, i tempi stanno maturando per il vero progresso della Coscienza. Ti sei mai chiesto perché alcuni esseri umani hanno successo ed altri no?  Quelli che hanno successo stanno semplicemente vivendo il loro sogno e hanno la forza di abbandonarsi completamente all' energia del loro sogno, non sanno fare altro che sognare, ed è logico che lo realizzino. Ma non sapendo e non potendo credere che è stata semplicemente la forza del loro pensiero a farli diventare così, diventano anch’essi schiavi della loro immagine e difficilmente riuscirebberi a vivere al di fuori di quella. Eppure sentirsi così, il piacere di sentirsi protagonisti della propria realtà virtuale, la forza di quell’immagine, questo crea la vera realtà, soltanto che se il processo è inconsapevole non serve a nulla per la Coscienza, perché comunque non crederai mai che hai avuto successo soltanto perché lo hai pensato; ti sei visto così, ti sei piaciuto talmente tanto che non potresti rinunciare ad esserlo, ma penserai che è stata tutta una serie di circostanze che lo hanno reso possibile, quindi sì, la tua bravura, il tuo impegno, ma gli eventi esterni, le opportunità, le persone ti hanno aiutato, la fortuna, il treno che passa e devi saper prendere al volo, queste sono le vere motivazioni.
Allora diventi schiavo del successo, cerchi di aggrapparti a quella “fortuna”, perché non hai realizzato che se si è avverato è soltanto per un motivo, semplicemente perché l’hai pensato con la forza di un sogno al di fuori del quale non sapevi vederti. Quindi diviene un appiglio anche quello, una fortuna che ti rimane addosso al di fuori della quale tu non vali niente, è qualcosa che ti fa rimanere nel sogno, ma il tuo pensiero non è più pulito, quel sogno diviene un lavoro, una routine, una fatica, non è più un sogno per il semplice fatto che non sei libero di staccartene, sei diventato schiavo del tuo stesso sogno e se per caso lo perderesti non ti sentiresti più in grado di farcela. Ci sono tante persone che hanno studiato, si sono preparate per anni, hanno viaggiato per conoscere le modalità migliori per avere successo, ma non lo raggiungeranno mai e non perché sono sfortunate ma semplicemente perché non cedono abbastanza nella forza del loro pensiero, che può trasformare la realtà, non si vedono così, piene di successo, vorrebbero, avrebbero il desiderio, ma continuano a vedersi nella solita maniera, in una parola sola: NON SOGNANO.
Se tu pensi che siano anche soltanto due modi in cui potresti comunque vivere, stai certo che il pensiero seguirà sempre la via già conosciuta, e il tuo sogno non si realizzerà. Poi arriva all’improvviso un ragazzetto che non ha studiato, o poco, che non conosce un granché, e che si esprime a malapena, e che non è capace di concludere nulla nella sua vita pratica, che non ha circuiti fissi nella sua Rete, ma che ha una forza nel suo sogno che fa venire i brividi, che non riuscirebbe proprio a fare a meno del suo sogno, che sa di non poter vivere altrimenti, quel sogno nutre la sua vita, il suo pensiero, ci si sveglia tutte le mattine e quando va a letto la sera si vede così, come nel sogno ed il successo arriva, poco dopo, inaspettato.Segue…
                                                                                                                          



                            

                           






                                     MANUALE D’INTRODUZIONE
                                            PARTE TEORICA:
                                           MANUALE 1 PARTE
                                        

                               INTRODUZIONE ALLA PARTE TEORICA
Ti saluto con un sorriso invitandoti alla lettura di questo manuale teorico con il mio augurio: ”Sii felice e realizza i tuoi sogni” Questo manuale è poco adatto alle persone che cercano la serenità, la tranquillità, e la pace dei sensi. Infatti, se ascolterai ciò che leggi arriverai alla Rivoluzione, Esaltazione, Sconvolgimento, Ribellione, Tumulto interiore. Tuttavia rischia di dirigerti verso la Libertà e la Felicità che sono soltanto una naturale conseguenza del sentirsi liberi.
Il corpo fisico è stato un dono, tutto il resto sarà frutto del tuo impegno. Il corpo fisico è un mezzo che serve per imparare a viaggiare in un’altra dimensione, Il viaggio più reale che esista, perché ti porta a conoscere te stesso, l’unica persona che puoi realmente conoscere. La realtà si forma dai pensieri, i pensieri formano immagini, le immagini prendono forma e divengono realtà. Se imparerai a creare la tua Realtà, qui in questa vita, allora il tuo futuro inizierà a dipendere dalle scelte che sarai in grado di fare e la tua Coscienza sarà pronta per viaggiare anche fuori del corpo. Allora ti servirà un altro corpo capace di condurre la Coscienza nello Spazio-Tempo, il corpo di Luce. Quando potrai viaggiare oltre questa dimensione in modo cosciente con il tuo corpo di Luce potrai decidere liberamente se tornare o no, mentre ora puoi solo seguire passivamente la coscienza collettiva, cioè il Pensiero indotto dell’intera umanità, che conduce al Ciclo delle Rinascite, quella che è chiamata Reincarnazione. I motivi per cui l’essere umano è soggetto alla Reincarnazione (che saranno riccamente spiegati all’interno del manuale) sono essenzialmente due:
1) In ogni Reincarnazione ci dimentichiamo della vita precedente (esclusi alcuni casi particolari) e quindi a livello consapevole dobbiamo ricominciare sempre da capo attraverso un meccanismo che abbiamo inserito nel DNA.
2) L’incapacità a creare la propria realtà porta ad un oblio della Coscienza, unico strumento in grado di conservare una memoria esistenziale anche nell’altra dimensione.
Il manuale ti offrirà la comprensione di un metodo teorico-pratico, che dovrai seguire per non più di tre mesi circa. Ti insegnerà a comprendere come puoi iniziare a creare la tua personale Realtà qui in questa vita, imparare a gestire le tue emozioni, eliminare abitudini dannose per il tuo organismo, sviluppare la capacità di raggiungere un obiettivo in modo determinato.
Dopo questo periodo dovrai attendere un po’ per vedere i frutti di ciò che hai seminato e non appena avrai terminato il tuo raccolto potrai seminare di nuovo creando un altro obiettivo, ripetendo la fase II° e III° poiché la I° va eseguita una volta soltanto a meno che tu non l’abbia eseguita in modo incompleto.
La realizzazione del tuo sogno dipenderà esclusivamente dalla capacità che avrai di liberati dalla convinzione che ciò non sia possibile.
La forza necessaria per creare la tua Realtà è la stessa forza che ci vuole per liberarsi da una convinzione radicata e insediata da molto tempo.
Immagina per esempio se ad una persona malata io gli dicessi: “La malattia non esiste”. Potrebbe credermi? NO certo che non potrebbe. Per un malato è in sostanza impossibile crederlo, convincersi che la malattia non esiste e che lui potrebbe cambiare la sua Realtà in quanto per farlo occorre una forza non comune. Ma le vie ci sono, ci sono sempre state, e sono avverabili, molte persone le hanno già percorse, oltretutto è l’unico modo per guarire veramente.
Immagina ora se ad una persona che vive una realtà misera, infelice triste, dicessi: ”Puoi trovare la Felicità”. Sarebbe lo stesso discorso, potrebbe credermi? NO. E’ altrettanto difficile per lui credere che la felicità esiste e non è neanche lontana, deve solo riuscire a guardarsi dentro. La risposta ha sede nella sua Anima. Se non apri lo scrigno da quello scrigno la Forza non potrà mai uscire, tuttavia per aprirlo devi dimostrare già di avere la Forza necessaria! è un paradosso, ma è quello che serve per compiere il Salto di qualità che vuoi realizzare. Il viaggio dentro l’Anima richiede questa forza. Se vuoi e se puoi liberarti delle convinzioni deludenti di una Realtà insoddisfacente, allora ti invito a trovare in te questa forza e ad usarla nella giusta maniera, poiché ognuno di noi ha in sè la possibilità di poter far cambiare forma alla sua vita, dipende esclusivamente da lui, o meglio dalla forza che dimora nel suo sogno segreto.
Ringrazio il mio Animus, Pensiero puro e Spirito individuale che attraverso la sua vigorosa Luce mi ha dato la capacità di ricevere questi manuali grazie alla capacità donatami dall’Animus di vedere oltre le mie personali convinzioni; ogni essere umano in grado di fare ciò, andare al di là delle sue radicate certezze, aprire il varco all’infinito.
Ringrazio la mia Anima, tesoro insostituibile di tutta la memoria della mia esistenza, dal momento iniziale fino ad oggi.
Ringrazio tutte le persone che ho incontrato nella mia vita alle quali ho potuto dare amore e che mi hanno dato amore, le terrò sempre nel mio cuore perché so, come è già accaduto, che ci rincontreremo ancora.
Ringrazio i miei genitori, che mi hanno dato la Vita e mi hanno così offerto la possibilità di conoscere ancora la Vita in modo da poter continuare a crescere.
Ringrazio i miei Compagni di Viaggio per la loro pazienza nello starmi accanto anche nei momenti più difficili, loro mi hanno incoraggiato ad essere Felice ed andare avanti nel realizzare i miei Sogni.
Ringrazio tutte le persone che hanno camminato con me seguendo il mio lavoro, e chi lo farà, permettendomi di dedicarmi con passione al mio intento di seguire e personalizzare un metodo efficace e alla portata di tutte le Anime di buona volontà.
LEGGI LA PARTE TEORICA  E POI DECIDI SE VUOI INIZIARE IL TUO VIAGGIO DENTRO L’ANIMA!

                                                LIBERTA’

Ti mettono in prigione e ti danno tutto quello che vuoi, ma la tua insoddisfazione si accresce sempre di più, perché tu vuoi la LIBERTA’.
Ti distraggono, ti fanno sentire grande quando sei piccolo, ti schiacciano quando sei grande per farti sentire inerte.
A volte sembra che puoi fare ciò che vuoi, a volte ti rendi conto che non puoi fare nulla, provi paura sei immobilizzato e continui a desiderare la LIBERTA’.
Ti comprano con sottili giochi di potere e paura del vuoto, con l’illusorio luccichio del denaro, con il sesso, gli ideali, la religione, le speranze del domani.
Ti hanno in pugno, ti offrono un bagliore tra le sbarre, per pochi istanti, come un lampo nella notte.
Ti senti nell’oscurità, a volte perso, abbandonato, credi ancora, fino allo stremo, alzi gli occhi al Cielo, ora vuoi perderti nel Vuoto e pensi che sia la fine di tutto, ma è solo l’inizio del tuo Viaggio. Perché dentro di te una piccola luce vive ancora: è la libertà   
 






                                               AGENDA


ANIMUS = Il Pensiero puro, Spirito individuale, Aura eterica.

ANIMA   =  Il pensiero Sostanziale, origine del sentimento, Memoria emozionale

FOCUS   = Unione di Pensiero e Creatività: la Realtà

STATUS  = Blocco Emozionale, atteggiamento immobile, statico, posizione rigida.

MODUS  = Tutto ciò che contribuisce a mantenere in vita uno Status.

CAMPUS = Spazio pieno dell’Anima.

VACUM  = Spazio vuoto dell’Anima.   
           





                                       



                                            











                                            PARTE TEORICA

Il sistema filosofico prevede lo svolgimento del programma attraverso una Lettura guidata del Manuale, che andrà svolto ininterrottamente per tutto il tempo richiesto, seguendo le istruzioni giorno dopo giorno.
Il programma si basa su principi filosofici basati sulle Leggi Universali, appartenenti ad antiche scuole di Saggezza, nate agli albori della civiltà umana, in tempi remoti, ancor prima dello sviluppo della cultura e della Filosofia greca avvenuta ai tempi di Platone, nel IV secolo A.C.
Tali principi risalgono all’avvento dell’antica civiltà numerica, di cui sono rimasti numerosi reperti archeologici nei Simboli pittografici, nella testimonianza dell’antica civiltà Tolteca in Messico, di quella Egizia in Egitto e, ancora molto più in là nel tempo, nella primordiale civiltà Lemuriana di Atlantide. Da queste antichissime civiltà proviene l’antica Tradizione di insegnamento esoterico  tramandato agli eletti con iconografie telepatiche e simboli geometrici, per non permettere la dispersione della Verità sulle Origini dell’Umanità e per mantenere attivi i centri mentali Superiori.
Le Leggi Universali sono sette, come sette sono i Piani dell’Esistenza ed i plessi  energetici del corpo umano e si possono sintetizzare materialmente per richiamare quel tipo di Coscienza con il Simbolo della Croce, eseguito attraverso la contemplazione della Piramide involutiva/evolutiva della Creazione, ma di questo parleremo più avanti.
Queste antiche Scuole ebbero il compito di mantenere l’insegnamento delle sette Leggi da Esseri di Luce provenienti da altri mondi, che iniziarono la razza umana attraverso una manipolazione del DNA dei primi umanoidi con quello di Esseri già progrediti provenienti da Sirio e dalle Pleiadi.
Alcune scuole, inaccessibili all’uomo ordinario, attive ancor oggi e situate nelle viscere della Terra, sono riuscite a mantenere nel tempo  la Tradizione fino ai tempi  attuali.
In questi luoghi la vibrazione delle particelle di luce che formano la condensazione della materia è particolarmente elevata a causa del Pensiero Superiore di questi Esseri Spirituali  (sono però uomini a tutti gli effetti) e quindi se la Coscienza dell’essere che le attraversa non è abbastanza sviluppata, ha la vibrazione delle particelle dell’Aura  eterica troppo densa, il corpo fisico, nell’impatto  con quell’energia, rischia di smaterializzarsi e dissolversi, perché perde  il pensiero centrale  che lo teneva  unito,  senza aver la possibilità  di poter  poi tornare  indietro nella coesione  precedente (vedi  per esempio tutti gli episodi avvenuti  nel triangolo delle Bermuda  sono legati  a questo processo di materializzazione, ove  si perde  la connessione con il proprio Animus). Vi è, infatti,  da prima una perdita di Coscienza con visione nebulosa dell’ambiente, poi viene a mancare il filtro della mente che permetteva l’afflusso al corpo del nutrimento di Luce e il mantenimento nello stato di veglia della coesione corporea. Possiamo fare l’esempio di andare a 5000 metri di altezza, vi è mancanza di nutrimento  improvviso, di ossigeno, e perdita di coscienza. Lo sviluppo di azioni eseguite in connessione con l’Anima  e rivolte allo sviluppo della Coscienza, cioè fatte ben conoscendo l’obiettivo Superiore, il motivo per cui le stai facendo e la conseguenza  di ciò che stai per mettere in atto, produce  un’elevazione  della vibrazione  di materia  e permette all’Aura  eterica di diventare più sottile, di allungarsi, di protendersi verso i piani superiori, dove si respira un altro tipo di ossigeno. E si può così entrare in dimensioni più elevate. Oltre a questo  si aggiunge  il fatto, ancor più importante, che queste scuole sono inaccessibili giacché il Pensiero scaturito dal loro insegnamento modifica l’andamento di tutto ciò che avviene  nel mondo, per lo meno a livello eterico ed un’eventuale contaminazione  di quel pensiero diventerebbe molto rischiosa per le sorti del Pianeta, come poi in realtà, in gran parte  è successo. I cambiamenti più o meno annunciati dai vari Profeti stanno accadendo in questi tempi. Il metodo utilizzato da tali scuole  è una Contemplazione Collettiva, comune a tutti gli Esseri di quel Livello. Esistono più livelli di esistenza, per mantenere saldo il Pensiero Sostanziale che crea la Realtà di quel piano esistenziale. Oggi tale sistema può essere utilizzato anche a questo Livello, a livello del piano Fisico, mentre fino a qualche tempo fa il metodo rimaneva  esclusivo tesoro di Scuole esoteriche che lavorano su piani di esistenza più elevati. La contemplazione su un Piano Superiore può influenzare  l’andamento di un Piano inferiore. Sono stati fatti diversi esperimenti per provare ciò.  Per fare questo tipo di lavoro o esperimento occorre attivare gli organi predisposti, i cosiddetti centri Superiori che rimangono nell’uomo ordinario molto spesso disattivati nelle loro funzioni superiori, mentre funzionano perfettamente per ciò che riguarda le funzioni dinamiche a livello biologico. Le funzioni superiori, sono quelle adibite allo sviluppo e al funzionamento  attivo del Pensiero Creativo, intenzionale e consapevole:



·     
  Centro Ipofisario, dislocato  sul lobo frontale, ove risiede la ghiandola dell’ipofisi, che può dare sostanza e nutrimento a qualsiasi immagine riflessa su questa zona, anche via telepatica e ha  la capacità  di ricreare  l’immagine  nella materia (è la cosiddetta Pietra Filosofale degli antichi alchimisti).
·        Centro Pineale, dislocato nella regione encefalica, ove risiede  la ghiandola dell’epifisi, che può dare sostanza e nutrimento ai pensieri nella realtà e può trasportare il Pensiero anche oltre la dimensione corporea ( è l’organismo che mantiene attiva la connessione quando siamo fuori dal corpo, per esempio la notte quando dormiamo, oppure la Realtà eterica nei cosiddetti sogni lucidi).
La maggior parte degli uomini vive soltanto nei primi tre livelli di esistenza, relativi ai primi tre centri energetici ed è guidato dalle varie pulsioni programmate geneticamente in ogni centro:
1)        Il plesso sessuale  = istinto - procreazione - sessualità per sopravvivenza – bisogni primordiali – emozioni ancestrali (paura del vuoto, dell’acqua, del buio, della luce). 2)
2)         Il plesso sensoriale  =  5 sensi – sessualità per desiderio – piacere/dolore – emozione meno elevate (rabbia, arroganza, ira, aggressività, amore condizionato)
    3)  Il plesso solare  = identità dell’io – personalità – dominio personale – emozioni meno elevate (arroganza, rabbia, ira, aggressività, amore condizionato).

Per questo motivo, l’uomo e la donna inseguono sempre l’amore nei rapporti sentimentali senza trovarlo mai, poiché l’Amore incondizionato può svilupparsi solo dal quarto centro versoi ventri superiori, che sono a loro volta in grado di condizionare i centri energetici inferiori.
L’amore che rimane relegato ai primi tre plessi sarà quindi un amore di natura sessuale, legato al desiderio di avere figli o a un appagamento sessuale o al desiderio di formare una famiglia, o un tipo di amore possessivo, niente che possa riguardare un Amore legato al quarto plesso, legato invece ad emozioni Superiori che sono il nutrimento essenziale del quarto livello di esistenza.
Per essere congruo per la Coscienza un Amore Incondizionato potrebbe mai farti dire “ Ti amo” solo se ti comporti entro certi parametri, in sostanza come io sono in grado di accettare?
Incondizionato sai cosa vuol dire? E’ qualcosa che inizia fortemente ad avere il sapore della Libertà. E’ qualcosa che non si può vivere con i primi tre plessi, è necessario sviluppare la Coscienza. Devono essere attivati i centri superiori per mantenere il controllo su quelli inferiori. Rendo l’idea?

La Coscienza si forma con l’insieme di:
A) Attivazione focalizzata  di Animus, cioè del Pensiero Puro, di un’immagine formata attraverso l’elaborazione della corteccia cerebrale  fissata sul lobo dell’ipofisi.
B) Nutrimento bio-emozionale dell'Anima  dato dalla modificazione genetica delle cellule attraverso la connessione alla rete Neurale: è la risposta modificata  del pensiero puro che confluisce nell’Anima e diviene Pensiero Sostanziale.
Il Pensiero prende forma quando riceve il nutrimento adatto per potersi realizzare nella Realtà, altrimenti tutto  ciò che pensiamo con una certa intensità si trasformerebbe in realtà, invece non tutte le forme pensate prendono vita. Perché?

La Rete Neurale.
La Rete Neurale è un circuito biosinaptico ad altissima frequenza, un intreccio di linee bioeletriche che non ha fine. E’ la vera centralina dell’intero Sistema Nervoso. Il compito della Rete Neurale è quello di smistare l’elaborazione proveniente dai diversi Apparati dell’Encefalo, il Cervello Antico, il Cervello Medio, e il Cervello Recente  e trasferire l’informazione ai vari tessuti del corpo organico.
L’intero processo segue sempre delle Linee ben definite sul Sistema Nervoso che divengono dei veri e propri Circuiti  elettrici codificati che si modificano però continuamente a seconda  del contenuto dell’informazione.
Il conscio è la Rete Neurale governata  dalla Coscienza  cerebrale, un sistema di elaborazione lento ma altamente sofisticato. Il Subconscio è la Rete Neurale del Cervello Medio, un sistema veloce legato  all’automatismo, pericoloso in caso di emozioni negative con forte carica. L’inconscio è la Rete Neurale del Cervello Antico, ove risiede l’intera  memoria  ancestrale  della nostra  evoluzione biologica.
La creazione della realtà può avvenire soltanto quando siamo riusciti a formare un nuovo  circuito in quella che viene definita la Rete Neurale, cioè la vera centrale di smistamento dati dell’intero Sistema  nervoso.
Un comportamento abitudinario, un vizio, qualcosa a cui non sappiamo rinunciare, che  prende in quel momento il comando dell’azione sulla nostra volontà  inconsapevole, normalmente si crea in questo modo, attraverso  la RIPETIZIONE  dello stesso circuito per  svariate volte. L’input iniziale può partire da un pensiero indotto, da uno shock, da un’emozione non controllata con contenuti dubbi, da una sollecitazione  fisica, da un trauma psichico, da una costrizione, da un sogno frequente, il tutto associato a un tipo di azione casuale. Dopo diverse volte che l'input riproduce lo stesso stimolo con ripetute sollecitazioni, trasferite come informazioni che arrivano al cervello, questo a sua volta, elabora e smista il tipo di informazioni creando un circuito sulla Rete Neurale che possa rispondere, ogni volta che viene riproposto,  allo stimolo nel modo migliore e il più velocemente possibile, così da garantire  la risposta iniziale  nella forma ottimale  per ogni tipo di prestazione, di abitudine e di condizione venutasi a creare.
I nostri comportamenti buoni e cattivi sono soltanto circuiti neurali codificati in quel percorso e partono in automatico da sollecitazioni talmente diversificate e sofisticate  che andarle a rintracciare  diventerebbe un’operazione impossibile e improduttiva. Comprendi che ogni comportamento è il continuo risultato di questo intreccio di fili che si intersecano fra di loro? Dov’è la volontà in questo sofisticato meccanismo?  Dov’è la libertà? Dov’è la capacità di andare verso una direzione? Se vuoi veramente cambiare  le tue abitudini e non soltanto sostituirle  con altre, dovrai mettere in atto un processo di risveglio  capace di andare a modificare la Rete Neurale del tuo Cervello.  E questo sai perché è necessario?  Perché tutte le abitudini sono “segnate”nel tuo cervello attraverso dei circuiti con le quali si sono inserite all’interno della rete neurale  e tutte le volte che tu richiami quel tipo di esperienza  è sufficiente  che tu dia il primo segnale, l’input iniziale e il circuito parte da solo. Pensa a quando ti lavi i denti, oppure, ancor più complesso, a quando guidi l’automobile..... non  ragioni sui vari passaggi che il tuo corpo deve fare, li fai e basta, in modo automatico ed è così
che lavorano le consuetudini. Da una parte è una fortuna per quelle abitudini che ci consentono di “velocizzare”  la nostra vita: pensa soltanto se ogni volta che dobbiamo guidare l’auto dovessimo ripercorrere tutti i passaggi di apprendimento che abbiamo sostenuto per imparare a farlo, la nostra vita diverrebbe lentissima, non potrebbe esserci l’evoluzione, la razza umana si sarebbe estinta da tempi immemorabili ecc.
D’altra parte però succede che tutte le abitudini che si inseriscono nella rete neurale insieme ad altre connotazioni  emozionali o sensoriali, acquistano la padronanza sulla nostra capacità di azione e più utilizziamo gli stessi circuiti più diventeremo prevedibili e maggiormente questi circuiti prenderanno il “possesso” delle nostre vere intenzioni, praticamente si fisseranno in modo tale da essere difficilmente rimossi.
Pensa a quelle volte in cui fai o dici qualcosa ed un attimo dopo ti accorgo che non volevi agire così o non volevo dire le cose che hai detto.
E’ partito il circuito, in automatico, non puoi fermarlo quando è ormai partito, è troppo veloce per il tuo pensiero, sarebbe come volere la luce spenta quando ormai hai schiacciato l’interruttore per accenderla.
Eppure le emozioni inserite in questi circuiti creano danni enormi e non ce ne rendiamo conto. Per esempio impariamo a reagire di fronte a una difficoltà  chiudendoci in noi stessi, ci ritroviamo a rimuginare dentro noi stessi senza sapere perché ma, in realtà, è la semplice reazione di risposta allo stimolo neurale precedente.... oppure dinanzi a una persona  che ci parla  in un modo  che ci ricollega al nostro circuito interno potremo reagire con una manifestazione  di rabbia o mancanza di considerazione ecc. per pentircene subito dopo.  
Non parliamo poi dei circuiti che si creano con le sensazioni/emozioni, le sensazioni che provengono dall’apparato istintivo e le emozioni che sono prelevate dal corpo emozionale. Anche questo tipo di abitudini creano dei danni enormi. 
Esempio: ti arriva una brutta notizia, sei licenziato al lavoro. La notizia traumatica blocca momentaneamente la connessione della mente, entra in funzione il Subconscio, ove arriva tutta la serie di informazioni di quel preciso istante. Se a questo tipo di emozione, che certamente  non potrà essere un’emozione positiva, tu associ una sensazione piacevole per lenire la tua  sofferenza, (per esempio il conforto di una amica) rimarrai legato a vita  a quel tipo di sensazione: ecco che hai appena creato un circuito codificato per la tua sopravvivenza. Inoltre tutte le volte che avrai un richiamo a quel tipo di emozione, lo farai in automatico, senza pensare a ciò che è messo in moto, non puoi più fermarlo, a meno che tu non lo faccia consapevolmente, ma di solito se non vi è una visione chiara di ciò che accade si finisce soltanto per sostituire un’azione ad un’altra ma il circuito non è certo stato rimosso. Prendi per esempio chi vuole smettere di fumare dopo che ha fumato per una vita intera. Quale circuito è stato occupato da quel tipo di azione? Quale sensazione si è inserita insieme all’azione del fumare?
Quale squilibrio porterebbe alla persona, sul suo sistema nervoso, togliere all’improvviso quel tipo di circuito?
Capisci, non è tanto la crisi di astinenza, come viene chiamata, che crea danni, anzi quella è veramente la minima cosa, l’organismo lo sa di poter sopravvivere anche senza tabacco o senza  droghe, non gli devi insegnare a farlo, lo sa fare e basta, al limite  puoi coadiuvare il suo processo di nutrimento, ma qui il lavoro è su un altro piano.
Lo squilibrio e la crisi d’astinenza vengono creati proprio perché, togliendo quella data azione, si interrompe, ma non viene rimosso. E togliendo soltanto l’azione casa  togli  in fondo, soltanto l’ultimo anello del circuito, tra l’altro  proprio quello con cui il sistema  aveva imparato  a rispondere  senza rischio di incorrere in “ corto circuito”. L’organismo non sa  più come rispondere  a quel tipo di stimolo, ma sa che deve difendersi perché quello stimolo è pericoloso, porta con se dei danni. L’input iniziale è rimasto quello di lenire quello stimolo, di neutralizzarlo, ma occorre trovare un altro modo, ma fino a che non si riempie quello spazio di risposta rimasto vuoto l’organismo impazzisce e va in crisi di astinenza, si blocca si rifiuta di andare contro la sua stessa sopravvivenza, però questo è un vero e proprio corto circuito.
Pensa che ogni volta che il tuo organismo ti chiede la sigaretta e tu non gliela dai è come innestare un filo elettrico in una  presa e lasciare che la corrente vada a scorrere su questo filo senza potersi scaricare dall’altra parte. Cosa potrà provocare se non una scossa elettrica sulle zone circostanti?
Ecco cosa comporta quindi poter lavorare con le abitudini, occorre essere preparati, sapere già a cosa si va incontro, sapere come poter sostituire quei circuiti che vengono rimossi, non le abitudini, i circuiti. Hai compreso la differenza tra quello che si fa normalmente e quello che si fa invece in questo tipo di lavoro?
Quel che accade è quindi questo: arriva quel tipo di emozione nella modalità in cui è stata inserita al momento dell’innesto del circuito, parte immediatamente la risposta che l’organismo ha imparato a rivolgere a quella data azione, per esempio, accendere la sigaretta e tu ti ritrovi a fumare senza neanche sapere il perché ed il vizio del fumo non è altro che l’ennesimo alibi. Chi fuma veramente per il piacere di fumare non ne è succube. Se a te piace il cioccolato, lo mangi continuamente? Se  però il cioccolato è la sensazione piacevole che è stata inserita nel circuito allora corri il rischio di diventare molto goloso di cioccolato. Questa è la differenza tra il piacere e un’abitudine piacevole che copre un dolore. Tu non sei più la stessa persona che eri al momento dell’innesto del circuito, il cambiamento è proprio la risposta necessaria  da parte del sistema  di sopravvivenza. Come puoi sapere quale sia l’emozione o lo stimolo iniziale da cui è scaturita quell’azione? e anche se lo sapessi come puoi sapere tutte le decine di diramazioni di altri circuiti che si sono, a loro volta, innestati su quello?
Magari l’hai fatto a 12 anni per  semplice imitazione, per sentirti più grande, più considerato e la considerazione su quali circuiti va ad inserirsi, lo hai compreso?
Immagina un tronco di albero e tutte le sue diramazioni dei suoi rami fino alle sue piccole foglioline. Una fogliolina potrebbe essere l’ennesimo binario su cui è innestato quello stimolo.
Mettiamo caso che l’emozione iniziale non sia scaturita  da un vero e proprio trauma, bersi da una condizione esistenziale, il sentirsi soli, per esempio, come capita alla gran parte degli esseri umani.  In questo momento di profonda solitudine hai provato questa magica e suadente sensazione del fumo, che ti ha dato, senza che tu te lo aspettassi, un’esperienza piacevole, ti sei sentito meglio, più pronto a lottare contro la solitudine e mettiamo che tu abbia ripetuto questa azione per un certo periodo di tempo e che ogni volta  tu abbia provato la stessa sensazione  piacevole  che avevi sentito la prima volta.
Pensi che nel corso della tua vita poi non avrai comunque bisogno di sentire continuamente  quel tipo di sensazione  più rassicurante, che ti dia la possibilità di sentirti meglio?
Un circuito innestato  potrebbe addirittura essere lo stesso sentirsi bene, in cui lo stimolo che parte è ancora quello di stare meglio, rinnovato continuamente, per non perderlo, per non tornare a provare quell’odiosa emozione  che fa tanto soffrire.
Spesso non c’entra neanche più lo stimolo iniziale cioè la solitudine, perché ora, a volte, ti capita di stare  da solo  e stai bene, il circuito si è innestato su altri circuiti e non potrai mai capire quali, questo è un lavoro psicologico  infinito e il più delle volte inutile.
In questo caso, pensi davvero di poter controllare una condizione interiore così forte e radicata in modo così ancestrale nell’organismo con un semplice pensiero o gesto? Hai idea di cosa voglia dire automatismo indotto? E’ un principio su cui si è basato l’intero sistema di sopravvivenza per creare strategie di difesa dall’ambente esterno: immagina un labirinto di fili intrecciati..... vai a capire da dove è partito il tutto! Il contenuto arriva in forma imprevista, non determinata in alcun modo, spesso sotto forma di trauma fisico in caso di incidente o psichico in caso di una brutta notizia. A questo punto avviene una modificazione del circuito sulla rete, una specie di corto circuito e questo comporta anzitutto, per il corpo, l’attivazione immediata di una modificazione genetica delle cellule sul tessuto corrispondente. Inoltre in quello stesso momento vengono immessi, insieme all’informazione, tutti i dati fisici (dolore), sensoriali (sensazione spiacevole) emozionali (dolore emotivo), mentali (impressioni sgradevoli) contenuti in quel evento che sta quindi condizionando la creazione della tua realtà.
Tutti questi pensieri e queste emozioni dove vanno a finire? Nell’Anima. E pensate che questo materiale, ormai installato nel ricordo emozionale dell’esperienza, non vada a formare la vostra prossima realtà futura o perlomeno a condizionarla pesantemente? La risposta è naturale: il cortocircuito innescato dal trauma vissuto impedisce l'elaborazione completa delle informazioni ricevute da parte del sistema neurale creando un vuoto che rimarrà un punto interrogativo all’interno del sistema stesso che cercherà di completarlo con le informazioni che riceverà in seguito all’accaduto. Dopo un po’ quella persona non sarà più la stessa, svolgerà all’incirca  le stesse cose di prima  ma vi sarà qualcosa di diverso, a volte si assenterà, si rattristerò per niente, non parteciperà più come prima, emozionalmente prenderà le distanze. Cosa è avvenuto? Qualcosa che appartiene al trauma sta modificando la sua realtà. Devi comprendere  bene che ogni  modificazione nella realtà è diretta da una trasformazione avvenuta a livello cellulare, a livello genetico. In questo senso le cellule del nostro corpo formano un Apparato insostituibile, che va a confermare la realtà, a seconda delle informazioni che riceve. La psiche assorbe il trauma e demanda agli Apparati del cervello per l’elaborazione. Lì ove il trauma è molto violento la scarica arriva diretta sulla Rete neurale e poi, infine, all’organo predisposto: le cellule di quell’organo assorbono il colpo e iniziano immediatamente il lavoro di riconversione biologica sulla base delle nuove informazioni sopraggiunte.
Il DNA si apre e permette all’RNA di lavorare per riconfigurare la catena proteica, accoglie le informazioni del lavoro e una volta finite le informazioni da inserire nella nuova catena amminoacida il DNA si richiude ed è pronto per restituire le informazioni al sistema di scambio della circolazione sanguigna, la quale trasporta il nuovo tipo di conformazione  a tutto il corpo, il quale a sua volta si adegua e si adatta. Il sangue riceve non soltanto le informazioni di carattere strettamente biologico ma anche quelle trasportate attraverso i pensieri e le emozioni. Di conseguenza la condensazione eterica di cellule trasformate da un’emozione molto negativa, come può essere quella di un trauma, non potrà certo contenere un tipo di energia elevata. Ecco che quel corpo e quei pensieri conformano la loro realtà in funzione di una condizione divenuta biologica e che ne ha determinato un abbassamento energetico.
Pertanto se non riusciamo a realizzarci nel lavoro oppure abbiamo dei blocchi sessuali, oppure abbiamo poca o troppa sensibilità, oppure sentiamo semplicemente di avere qualche impedimento senza renderci conto da dove provenga, qualcosa che ci blocca e che non ci permette di procedere, state tranquilli che la causa risiede sempre nelle cellule. Sono le vostre cellule a contenere a livello genetico l’informazione dalla quale sono state modificate e la restituiscono alla tua psiche, la quale penserà in modo automatico a costruire una realtà che possa impedire che quell’evento accada di nuovo e possa nuocere al sistema, comprendi?
Magari ti stai difendendo da un ricordo ancestrale contenuto nelle tue cellule e divenuto attivo, che non ti permette di andare oltre, esattamente come potrebbe  essere il comportamento di un animale nei confronti di un condizionamento indotto. E’ un livello di protezione assoluto di sopravvivenza che non puoi impedire una volta che si è installato, devi poter agire prima e per agire prima l’unico modo che hai per essere tu a pilotare il tuo veicolo è che impari a gestire le tue emozioni e ancor di più a creare una realtà su pensieri, immagini ed emozioni positive. E’ impossibile però potersi difendere dall’imprevisto.
Certo fino a che non vi sarà una visione completa del significato della tua esistenza ogni cosa a cui non sai o non vuoi rispondere potrà costituire un imprevisto, una minaccia per la tua stessa vita. Imprevisto vuol dire che arriva una scarica improvvisa sulla Rete senza aver avuto la possibilità di passare attraverso un’elaborazione, quindi l’informazione che arriverà alle cellule sarà inusuale, il DNA dovrà riconfigurarsi per accogliere il nuovo tipo di informazione. E’ quanto avviene per i traumi inaspettati e violenti. 
 Riprendiamo l’esempio:
Impressione gradevole/sgradevole > corteccia cerebrale > rete neurale > organo
            Impressione sgradevole: licenziamento in tronco senza preavviso                    
                                                Ñ
           Elaborazione della Corteccia Cerebrale con informazioni incomplete, in quanto la  corteccia  non è predisposta ad un’analisi veloce della carica emozionale presente nell’informazione, la quale viene trasferita al Cervelletto.
                                                Ñ
       Trasporto dell’informazione sulla Rete Neurale in modo Imprevisto  e incompleto
                                                Ñ
                  Organo corrispondente: vie Coronarie
         ove l’informazione deve essere completata con la trasformazione
       genetica della cellula in grado di assorbire  quella forte carica inusuale

                                                Ñ

                 Reazione organica dell’Organo proporzionale
               Al grado di intensità di assorbimento della carica
 Quando l’emozione non è controllata e arriva in forma libera e imprevista non permette un’analisi completa dei dati informativi contenuti nell’intero processo ed è per questo motivo che la Rete Neurale assorbe un surplus elettrico improvviso da quella carica emozionale e se ne fa carico trasferendo però all’organo corrispondente delle richieste di aumento cellulare o diminuzione a seconda della necessità e le cellule di quel tessuto sono soggette ad una trasformazione genetica per accogliere la richiesta e riconfiguarare il DNA: la medicina ufficiale chiama tutto ciò malattia. Nel caso dell’esempio la reazione potrebbe essere un’occlusione coronaria riparabile, oppure una predisposizione all’infarto coronario, ma questo soltanto se non vi è consapevolezza. Ora sarebbe interessante andare a capire quali pensieri avrà mai avuto il nostro Signor X per essere stato licenziato in tronco. Forse non ne poteva più di quel lavoro e voleva semplicemente cambiare tipo di lavoro?  Oppure aveva una situazione sentimentale non corrisposta così forte da desiderare di abbandonare tutto? E se il nostro Signor, X dopo un certo periodo, magari quando si era rimesso in pace con se stesso, trovando un magnifico lavoro di cui era entusiasta, avesse un infarto, potremmo dire che inconsapevolmente lui abbia creato quella realtà? Certamente si dirà che nessuno può volere la propria morte, si dirà che ciò è assurdo. Ne sei così sicuro?
Pensi sia così impossibile poter prevedere le conseguenze estreme di un pensiero inconsapevole guidato da un’emozione negativa?
Il meccanismo è basato su questo procedimento, forse ci vorrà un po’ per poterlo comprendere a fondo, ma vedrai che quando l’avrai accettato non ti sembrerà più così impossibile e inizierai a credere che siamo ciò che pensiamo e che la cosa più ragionevole che un essere umano possa fare è imparare a governare quel Pensiero e soprattutto a controllare le Emozioni.
Quali sono stati i messaggi, le informazioni, i dati, che sono arrivati al Subconscio tanto da influenzare quel tipo di realtà?
Se il processo non è consapevole non potremo mai saperlo, potremo forse intuirlo. Però questo conferma che se il processo diviene consapevole sarai tu l’unico artefice dei pensieri che influenzano la realtà, inoltre quei pensieri saranno carichi di emozioni positive, quindi il tuo futuro si prospetterà migliore di quanto possa “accidentalmente” capitare, non è vero? 
Ti ho detto questo per farti capire che dovrai affrontare un periodo di astinenza, ma siccome è finalizzato (e il tuo nuovo circuito lo sa), riuscirai a sostenerlo, tuttavia segui sempre tutte le indicazioni positive, e se ti sembra che in certi momenti sia troppo, rivolgiti alla tua Anima e ripeti il motivo per cui lo stai facendo, non stancarti di ripeterlo, ricordati che il circuito si installa con un sistema di ripetizione, esattamente lo stesso sistema con cui si è installato il sistema di apprendimento per guidare l’auto. Inoltre ogni abitudine segue un sistema di circuito, pertanto ti accorgerai che vi saranno mille piccole realtà oggettive che ti condurranno sempre a ripetere quello stesso tipo di abitudine, ma è normale, soprattutto all’inizio. Non spaventarti, è tutto perfettamente normale, è sufficiente esser consapevoli che il tuo obiettivo è lì, davanti a te, nella parte frontale della tua mente e non molla, è sempre lì, è sempre presente. Credici e potrai liberarti da ogni legame che attanaglia la tua Anima.
Esempio di un comportamento” positivo”:
Ricevo un input da un pensiero indotto: mi chiama per telefono un amico e mi prega in modo tanto gentile da non poter rifiutare di andare all’indomani al suo party vestito in giacca e cravatta, abito che non sopporto. Ovviamente la mia risposta è affermativa, ma dentro di me inizio ad innervosirmi, non riesco a credere che devo stringermi quella specie di corda camuffata intorno al collo per l’intera serata. Cos' è che mi fa avere quella reazione negativa? Certamente qualche connessione con quel tipo di sensazione, ma ora non andiamo a indagare.
Io sono diventato terribilmente nervoso, in seguito a quella richiesta, non sono più la persona che ero fino a pochi minuti. Cosa è accaduto? Il fatto di non sopportare la cravatta può essere comune a tante persone, ma il fatto di innervosirsi così tanto no, non può essere comune ed ecco che già parte tutta una serie di informazioni al cervello per cercare una risposta, ma la risposta non arriva, non può arrivare perché questo nervosismo è proprio la reazione dell’organismo a un pensiero indotto, un qualcosa rimasto insoluto dentro di te a cui non hai saputo dare una risposta, perché il fatidico giorno che si è installato quel tipo di circuito, il trasferimento dei dati è arrivato incompleto e le tue cellule ormai possiedono geneticamente quell’informazione da cui hanno in qualche modo dovuto proteggersi riparandosi biologicamente. Quando tu ti avvicini solo un po’ a qualche evento che ricorda lontanamente quell’innesto, già il corpo riproduce gli stessi sintomi di allora e tutto ciò è perfettamente automatico.
Allora esco fuori in giardino a prendere una boccata d’aria rimuginando dentro di me imprecazioni varie e frasi senza senso, mi siedo sulla sedia e vedo sul tavolo il giornale sportivo che avevo dimenticato là sopra. Soddisfatto di questo inaspettato ritrovamento mi accomodo per bene sulla mia poltrona e mi tuffo nella lettura di tutte le notizie sulla mia squadra del cuore. Dopo qualche minuto suona il telefono e mi riporta alla realtà e, magia delle magie, non sono più nervoso, ora sono di nuovo calmo e tranquillo, ora ho ritrovato la mia serenità. Cosa è accaduto di nuovo? Semplicemente una connessione di un circuito che si è legato ad un altro. Se mi ricapiterà di essere nervoso mi ritufferò “inconsapevolmente” nella lettura di un giornale sportivo, il solo vederlo funzionerà. Il circuito si è creato con quella frequenza e l’organismo lo ripropone, nasce un comportamento abitudinario, una passione, in alcuni casi un’ossessione, ma questo dipende dalla forza che aveva l’input dello stimolo iniziale, quello che ha fatto partire il meccanismo.
Pertanto la lettura del giornale diventa per me un modo inconsapevole per avvicinarmi al mio benessere, per deviare dal circuito del nervosismo che crea una soluzione spiacevole, da evitare in qualsiasi modo.
Ora l’esempio è abbastanza banale, in questo caso è stata la lettura, ma può essere qualsiasi cosa, comprendi, qualsiasi cosa che casualmente ti distrae dal tuo circuito incompleto. Il fatto importante da comprendere è che togliere un vizio non dipende da una mancanza di volontà come comunemente si crede, bensì dipende solo da una riattivazione del circuito sulla rete neurale che parte in automatico, non c’entra proprio un bel niente la volontà. In qualche modo il vizio o l’abitudine hanno fatto in modo di far avvicinare l’organismo verso una risposta positiva per spegnere il fuoco che divampa da tutte le parti, oppure per bloccare quel desiderio improvviso di lanciarsi nel vuoto. Si può eliminare un vizio o un’abitudine soltanto se si fa tabula rasa dell’intero circuito e per farlo occorre sapere che lo stai facendo per andare in una direzione precisa e questo intento deve avere una forza maggiore di quella che ha avuto lo stimolo iniziale qualunque esso sia stato- Non occorre andare a indagare nel tempo passato, c’è già tanto da fare qui, nel presente.
Il procedimento consapevole richiede la convinzione assoluta non tanto nel tipo di lavoro che si acquisisce gradualmente, quanto nel desiderio personale e assoluto di volere uscire fuori da una situazione che semplicemente non può andare avanti così, come è andata finora, è necessario CAMBIARLA.
Il reale cambiamento agisce nello stesso modo, con la modalità di RIPETIZIONE, ma ovviamente ora noi sappiamo quello che stiamo mettendo dentro, la natura e l’origine dei nostri dati e delle nostre informazioni e non sono per niente incompleti, anzi sono arricchiti e fanno parte di un linguaggio che il corpo riconosce, perché è qualcosa che hai già dentro di te.
Pertanto il processo è il seguente:
1)  L’immagine viene elaborata a livello corticale, nelle sue diverse sfumature.  
2)  Quando l’immagine è pronta appare sullo schermo della mente.
3)  La luce eterica del Pensiero Puro la riflette verso il lobo anteriore (noi rivolgiamo lo sguardo all’interno, quindi da fuori verso dentro).          
4) Focus (attenzione focale) è l’attività della ghiandola dell’ipofisi che mette in azione la sua capacità di richiamare informazioni per la creazione in atto.

5) Tale attività richiede informazioni bioemozionali alla Centrale in grado di elaborare più dati informazioni possibili e poi trasferisce le informazioni attraverso la Rete Neurale alle cellule.
6) L’immagine del Pensiero Puro inizia a condensare la sua forma attraverso il trasporto dell’emozionalità contenuta nella trasformazione cellulare e più alto il contenuto informativo più sarà intenso il nutrimento.
7)  Il Pensiero Puro diviene Pensiero Sostanziale, prende sostanza, cioè un’immagine completa che è arricchita dell’informazione modificata a livello biocellulare. Il Pensiero Sostanziale diviene Realtà ed esperienza dell’Anima dal momento che il circuito è terminato e può partire in automatico con la semplice connessione del pensiero.
Ora la trasformazione della realtà dipenderà soltanto dall’intensità della RIPETIZIONE di quel circuito, eseguito nella modalità come viene insegnato nel manuale. Questo forma la Realtà. Ti sembra impossibile? E’ troppo semplice? E’ irreale?
Eppure è quello che avviene normalmente, senza che ce ne accorgiamo, è proprio questo il pensiero ripetuto, ad alto contenuto emozionale, che crea la Realtà. Di solito però noi siamo vittime passive di questo processo perché avviene al contrario, cioè con un procedimento involutivo, passivamente proprio perché parte da un processo emozionale non filtrato attraverso la corteccia, ma attraverso il cervelletto, che si ricollega immediatamente a quel tipo di emozione e la affida alle cellule le quali, trasformate geneticamente e cariche di quell’emozione, mandano la loro carica eterica sul corpo di luce, cioè sull’Animus, che riceve l’informazione e le de dà forma trasformandola in realtà.
Ecco perché il mancato controllo delle emozioni è pericoloso, perché se ripetuto per un certo periodo di tempo può trasformare la realtà e se ovviamente il contenuto emozionale fa parte di emozioni di tipo negativo, come rabbia, gelosia, odio, ecc. immaginate la realtà di quell’individuo cosa possa diventare?                  
Le esperienze emozionali confluiscono nell’Anima e il contenuto rimane archivio per il funzionamento dell’elaborazione del Cervelletto, il quale manda sempre le informazioni a seconda della richiesta del PENSIERO PURO.
Per questo è importante avere pensieri positivi, ma altrettanto importante è avere il controllo delle proprie emozioni, in quanto l’informazione emozionale segue una via diretta, non passa per la corteccia-pensiero e quindi è immediata, ci ritorna direttamente sotto forma di espressione reale. Se noi per esempio siamo arrabbiati tutto quello che faremo in quel momento lo faremo da arrabbiati e se rimaniamo in quello stato per diverso tempo creeremo dei pensieri che si trasferiranno dopo un po' nella realtà.
Pensa soltanto ai vari circuiti che possono essersi creati lungo il percorso della tua vita, fin da quando eri bambino, fin dal ventre di tua madre, installati da input magari di un genitore violento, oppure anaffettivo o da infinite combinazioni di possibilità.
La maggior parte delle persone procedono nella vita così come hanno sempre agito spinti dalla ripetizione automatica dei diversi circuiti ancora attivi e che si sono attivati magari sin dalla prima infanzia. Pensi di poter accedere all’entità di quei circuiti? Sai che hai nella tua Rete Neurale ancora almeno il 70% di spazio libero per creare nuovi circuiti, nuove strade, nuove possibilità di riuscire in tutto quello che vuoi. Devi avere una cosa soltanto molto chiara: quello che vuoi veramente, il segreto del tuo Animus, che non può mentire, non può subire l’interferenza della mente e solo tu puoi conoscerlo, nessun altro può accedere così in profondità.
Torniamo al Metodo del Manuale
Questo metodo va appreso prima singolarmente per imparare a ricollegarsi con quello che chiamiamo il Contemplatore in te. Chi è il contemplatore?
Il Contemplatore è L’Animus, L’essere Immortale che è in te, quello che ha già vissute le “altre vite”, sei tu senza poterlo sapere.
LUI CONTEMPLA OGNI COSA, NON FA DIFERENZA TRA BENE E MALE, IL SUO COMPITO E’ SOLTANTO QUELLO DI CONTEMPLARE E CREARE DALLE IMMAGINI SOSTANZIALI CHE RICEVE, NON GIUDICA, NON PUO’ GIUDICARE, PERCHE’ NON VI E’ NULLA CHE PROVENGA DALLA LUCE CHE RIFLETTA SE STESSO CHE POSSA ESSERE GIUDICATO.
L’Animus è la Luce di cui sei fatto proveniente da tutte le tue esistenze e che il tuo corpo riceve al momento del concepimento; nello stesso istante dell’incarnazione il tuo Animus-Pensiero inizia la discesa, si forma intorno all’embrione un corpo di Luce dal Luogo di origine, dalla Fonte della stessa Luce iniziale, nel suo corpo fisico.
In questo modo la Luce può compenetrare la sua creazione, cioè tu divieni Luce nel buio iniziale, sul tuo corpo fisico. E l’Anima, che invece trova spazio all’interno del corpo fisico, in quello che viene chiamato plesso cardiaco, il Luogo del Sentimento, conterrà la memoria di tutta la tua esistenza, l’organo che il Contemplatore utilizza per conservare tutta la memoria di ciò che esprime attraverso di te, tutte le esperienze, ma ha una particolarità, è talmente potente da poter determinare immediatamente una trasformazione biologica nel corpo, quindi va saputo usare bene.
Il Cervello antico, quello rettiliano, viene invece sollecitato in momenti che mettono in contatto l’Anima con necessità di sopravvivenza, legato quindi soprattutto ai bisogni primari dell’uomo.  L’essere umano è strutturato in modo da ricevere informazioni dall’esterno in modo diverso a seconda del tipo di informazione, vi è un apparato diverso preposto alla ricezione, alla elaborazione, alla risposta e alla memorizzazione.


Corpo Mentale
Il Pensiero diretto arriva sotto forma di impressione o di immagini. L’apparato predisposto a ricevere impressioni ed immagini è il Cervello recente, che ha un sistema molto sofisticato nella ricezione, lento nella memorizzazione con catalogazione di ogni minimo elemento. Immaginate di dover apprendere il lavoro del cucire. Subito arrivano le immagini di ciò che serve, la ricezione è ricca di sfumature, perché ci appare immediatamente la visione sullo schermo della nostra mente degli elementi che ci servono per poter imparare a cucire. Abbiamo il filo, l’ago, la stoffa. Poi deve elaborare tutti i dati per iniziare ad eseguire i vari passaggi nei movimenti, che all’inizio sono lentissimi, per poter imparare a muovere in modo guidato le varie parti e dare inizio all’opera. La risposta, una volta terminata l’elaborazione, è un po’ meno lenta, è però studiata, passa attraverso un filtro della parte razionale che rallenta molto la durata. È però più precisa, sofisticata, capace di sfumature incredibili. La memorizzazione è anch’essa abbastanza lenta, perché viene inserita in un catalogo speciale, altamente sofisticato, che richiede ulteriore elaborazione per ogni minima differenza dei diversi elementi. 

Corpo Emozionale

Le Emozioni dirette arrivano sotto forma di Sentimento, cioè il sentire dentro, non il vedere o il pensare che fanno invece parte dell’altro sistema. L’apparato predisposto è il Cervello Medio. Questo sistema è predisposto a ricevere anche i cosiddetti automatismi indotti, sia quelli diretti a livello del corpo emozionale, sia quelli che provengono dal Sistema della corteccia per quanto riguarda l’apparato locomotore.
Nell’esempio che abbiamo fatto precedentemente, quando l’arte del cucire è stata appresa in modo da non dover più pensare con la mente ai vari passaggi da dover effettuare, diventa un movimento automatico, che può essere velocissimo, addirittura adesso possiamo parlare mentre cuciamo. Se invece aveste provato a distrarvi soltanto un attimo in fase di apprendimento sarebbe accaduto un disastro!
La ricezione delle emozioni è immediata, ove non vi sia filtro del pensiero. L’elaborazione è inesistente, avviene un istante prima della risposta stessa, che arriva sempre in forma di costrizione per l’improvviso cambiamento fisiologico causato nell’organismo, laddove non vi è stato il tempo di far filtrare la notizia attraverso il cervello recente (quindi la mente), bensì questa è arrivata diretta al cervelletto. Possono arrivare così forti traumi sia in senso positivo che negativo.
La memorizzazione e l’assorbimento sono lentissimi, a volte durano un’intera vita, se il trauma è stato forte, perché è come una ferita in quel tessuto che tenta continuamente di autoripararsi, ma la memoria del trauma stesso provoca una nuova lacerazione. In altri casi si forma una memoria sostanziale, cioè legata al contenuto emozionale dell’esperienza, l’emozione viene depositata nell’archivio e diventa un automatismo sensibilizzato: se per esempio l’emozione è quella della rabbia, questo tipo di esperienza viene depositata e resta pronta ad essere tirata fuori nel momento in cui un automatismo indotto la richiami a sè (esempio: un litigio, un’arrabbiatura ecc).

Corpo Fisico
L’apparato Locomotore è guidato dal Cervello Medio soltanto nel movimento mentre per tutto ciò che riguarda l’Apparato Sensoriale-istintivo e movimento involontario, questo è guidato dal Cervello Antico.
Le Sensazioni dirette arrivano sotto forma di stimolo sensoriale con l’aiuto dei 5 sensi. L’apparato predisposto è il Cervello Antico, il Rettiliano, insieme sempre alla Corteccia, nella parte più sofisticata.
La ricezione è più lenta, ci vuole uno stimolo abbastanza forte per provocare una reazione più veloce.
Una volta ricevuto lo stimolo l’elaborazione e la risposta diventano pressoché istantanee.
La memorizzazione avviene in modo graduale, ci mette un po’ per stabilizzarsi, perché le informazioni non arrivano molto chiare, il cervello antico non possiede tutti gli strumenti di quello recente, però una volta che l’informazione si è fissata non si perde più, perché entra nelle cellule, diventa patrimonio genetico per il futuro. Questo perché il cervello istintivo è legato al principio della sopravvivenza e necessariamente ha sviluppato un sistema di codificazione immediato, dovendo far fronte a stimoli di pericolo e appunto di sopravvivenza.
Pensate quando ci si brucia la mano sul fuoco, c’è uno stimolo e la reazione è immediata su tutti i diversi livelli. Quel tipo di memoria non si perde più. Questo è il modo diretto che ha l’essere umano per ricevere informazioni, ma è assai raro che avvenga in modo cosi diviso, cioè che l’informazione arrivi su ogni singolo apparato, di solito si realizza quasi sempre la commistione di tutti e tre gli apparati. A volte ciò è estremamente positivo perché accelera alcuni processi di elaborazione e risposta come nell’esempio del cucire, altre volte ha effetti disastrosi, in quanto l’emozione che sarebbe arrivata in modo diretto viene invece trattenuta a livello del pensiero e allora la risposta non sarà più di tipo emozionale, ma mentale. Immaginate per esempio di trovarvi in un posto romantico con il vostro amato e che lui o lei all’improvviso vi prenda da una parte e vi dica che vi ha tradito con il vostro migliore amico. La reazione diretta del cervelletto è quella della stretta sul cuore, la costrizione. Dopodiché, se non entrasse in funzione la mente attraverso i pensieri e le immagini ci potrebbe essere un pianto, delle grida di sfogo, la rabbia che esce incontrollata, qualche gesto inconsulto, questa è la normale reazione dell’Essere emozionale.
Altre volte invece il cervello recente cerca già di far arrivare altre informazioni, dopo il primo momento di totale sbigottimento (quello è il cervelletto ad avvertirlo) e allora volete sapere cosa è successo, iniziate a domandare e alla fine invece di reagire in modo emozionale, reagite con le solite frasi mentali, che non sono sempre coerenti con ciò che davvero provate e il risultato è una reazione che non viene compresa dalla persona che avete davanti. Vi sono casi di persone che si mettono a fare vere e proprie conferenze e più che cercare di comprendere veramente il motivo per cui è successo, che sarebbe già un compito adeguato per il cervello recente, cercano di “smaltire” il colpo parlando, parlando, parlando, e così facendo non fanno altro che bloccare la manifestazione naturale del colpo emozionale.
Facciamo un altro esempio: pensate ad un esame, in cui si dovrebbe mantenere il più possibile la lucidità mentale per permettere al sistema di far arrivare più informazioni possibili, ecco che l’emozione, la paura di fare brutta figura gioca il brutto scherzo e si va in blak-out della mente e si iniziano a farfugliare delle cose incomprensibili, che neanche tu che le stai dicendo, riesci a capire. Li è semplicemente entrato in funzione l’altro sistema, quello del cervelletto, che ha cercato d rispondere al posto dell’altro, un vero disastro.
Se quindi l’impressione ha contenuti emozionali deve passare attraverso l’elaborazione del Cervello medio, quello che riceve le emozioni e ciò ritarda notevolmente una risposta.
Se invece è l’impressione ha contenuti sensoriali deve passare attraverso l’elaborazione del cervello istintivo-rettiliano quello che contiene sensazioni piacevoli/spiacevoli legato al principio della sopravvivenza e lì la risposta è abbastanza immediata.                                                         
Se invece è l’emozione che richiede un’elaborazione deve passare attraverso l’elaborazione del cervello recente e allora verrà fuori un discorso che colpisce al cuore, pieno di sentimento, magari ci scappa anche qualche lacrima di commozione.
Il modo in cui funziona l’essere umano è abbastanza complesso, ma ogni cosa viene semplificata dal fatto che non è necessario essere consapevoli dei passaggi che occorrono per arrivare alla consapevolezza di un’esperienza, è sufficiente riuscire a osservare semplicemente quello che accade, come se vedeste un film, il vostro film attuale, quello in cui recitate la parte di protagonisti. Tutte le volte che riuscite a vedervi dal di fuori, come se vedeste un film mentre state svolgendo un’azione, aggiungete un pezzo di coscienza alla vostra anima e quello sarà il suo benefico nutrimento.
Il metodo di questo sistema è molto semplice e può essere appreso da tutti coloro che avranno almeno un po’ di buona Volontà e indubbiamente il forte interesse a superare da vivi questo piano di esistenza Fisico.  Intanto iniziamo a comprendere che la Contemplazione eseguita in un certo modo davvero può trasformare il Pensiero in materia, in questo senso l’Essere umano è fatto a immagine e somiglianza di Dio.
L’educazione religiosa che l’Umanità riceve è soltanto un modo per evitare lo sviluppo individuale di tale capacità, un procedimento messo in atto volutamente per mantenere l’essere umano dormiente. Più avanti nel Lavoro comprenderai anche il motivo di questo.
Ora ciò che ti serve comprendere è che la crescita di un corpo sostanziale, su qualsiasi piano dell’Esistenza, ha la necessità di essere educato con discipline, con metodi, con esercizi, esattamente nello stesso modo in cui hai potuto sviluppare tutte le capacità fisiche che ti sono state insegnate, cominciando dal camminare, dal parlare, dall’apprendere le materie scolastiche e tutto il resto. E’ probabile che tu sappia già tutto, perché questo insegnamento lo hai già ricevuto nelle antiche scuole iniziatiche, solo ora non sono a livello consapevole  e le devi riportare a galla ristudiando nonché mantenerle  a livello cosciente anche per le prossime incarnazioni, se deciderai di averle.
Tuttavia ogni cosa è graduale e non si possono saltare dei gradini importanti, per esempio, se nessuno ti avesse insegnato i numeri o l’alfabeto, quando eri molto piccolo difficilmente ora da adulto avresti avuto le stesse possibilità. Pertanto sei andato in una scuola per apprendere tutto ciò che oggi si può conoscere e per acquisire cognizioni in questo piano continuando ad apprendere. Sei andato in una Scuola per imparare, comprendi questo fondamentale passo? Perché per lo Spirito dovrebbe essere diverso? Anche se lo sa NON ne ha consapevolezza, la deve avere. Lo Spirito ha bisogno del tuo IO Cosciente e della Tua Consapevolezza,per poterti rendere partecipe della sua immensa capacità, per poter rendere te il Creatore della Tua Realtà e poter permettere a Lui di iniziare a risalire la scala evolutiva verso la direzione della Fonte da cui proviene.
Il motivo dell’incarnazione dello Spirito fa parte della storia della Creazione e per ora ti può essere sufficiente sapere che l’esperienza del corpo fisico è talmente bella per colui che l’ha creata che il meccanismo per rientrare nel ciclo delle rinascite è legato al desiderio di realizzare quella data esperienza che non si è potuta sviluppare nel modo previsto e che rappresenta come un’opera rimasta incompiuta desiderosa di essere portata a termine. Di conseguenza sei tu stesso che ritornerai in un’altra vita per consentire a quel desiderio di materializzarsi. Lascerai allo Spirito messaggi, immagini e pensieri fintanto che non lo avrai fatto.
L’incarnazione è lo Spirito di Luce che si fa carne e rende possibile la vita di quel corpo, ma poi non vi è una connessione diretta tra il corpo di carne e lo Spirito di Luce: semplicemente lo Spirito inizia a contemplare tutto ciò che il tuo pensiero è capace di formare come visione propria, come immagini, come prospettiva e se la tua successione di piani è fatta di cose miserevoli perché non credi molto in te stesso allora Lui crea quella realtà, quella che tu pensi, quella che fondamentalmente sei capace di vedere in ogni momento della tua vita. E se in quella realtà sono presenti pensieri ossessivi, negativi, pensi sempre che ogni cosa che fai è fatta male e nutri con il tuo pensiero quella visione, ecco che Lui non può fare a meno di crearla, perché è quella che tu pensi e così avrai una vita miserevole. Comprendi che lo Spirito può esprimersi soltanto attraverso di te? E che può creare solo quello che tu veramente vuoi, lo comprendi? Ci hanno insegnato a non farlo, ci hanno fatto credere che non è importante, ci hanno detto che è sufficiente pregare, andare in Chiesa, essere buoni, non fare male al prossimo e basta….mi sembra logico che invece non lo è! Sono dei principi che non servono per andare oltre, non cambiano nulla, servono solo a mantenere statica la situazione sociale, perlomeno a tenere sotto controllo i contrasti possibili tra gli esseri umani anche se solo fino a un certo punto: osserva quello che sta accadendo oggi, guerre tra popoli, sacrificio della vita, persecuzioni, tutto in nome della superiorità di un Dio rispetto ad un altro, un Dio che permetterebbe lo sterminio di intere popolazioni in nome di una giustizia divina? Ma ci rendiamo conto? Sono i giochi che facevi da piccolo, che soltanto immaginavi, quello di prendere la pistola e uccidere il cattivo, loro lo fanno sul serio. E soprattutto gli uomini sono soggetti a questo tipo di condizionamento, le donne molto di meno. Le donne, sotto l’aspetto spirituale, sono esseri più pronti a ricevere l’illuminazione, ma vi è una spiegazione biologica a questo: l’Anima segue di più le pulsioni del Cervello intuitivo che è maggiormente sviluppato nella donna, mentre nell’uomo è più sviluppato quello razionale, cioè il cervello recente e qui tutto si complica. Difficilmente una bambina fa giochi violenti, difficilmente gioca con le spade o le pistole, la sua indole la porta a giocare con altre cose, a immaginare mondi fantastici, sognanti, pieni di dolcezza, di amore ,questa è l’indole della donna, la madre di tutti gli esseri. Ci hanno insegnato ad essere REALISTI, guarda la realtà, conformati a questa, è così che devi vivere.
NON E’ VERO NON E’ COSI’.
E’ esattamente il contrario: è la Realtà che si conforma al tuo pensiero, a ciò di cui sei intimamente convinto.
PUOI VIVERE UNA VITA MERAVIGLIOSA, STRAORDINARIA, PIENA DI EMOZIONI POSITIVE, PERCHE’ SARANNO LA NATURALE CONSEGUENZA DI CIO’ CHE HAI SEMINATO, SARANNO IL PREZIOSO RACCOLTO CHE NUTRIRA’ LA TUA ANIMA.
Non crederci più nel destino. Ti hanno detto che esiste un destino che non si può cambiare? Svegliati da questo sonno: lo Spirito, il Contemplatore, ha bisogno della tua Coscienza per poterti dare tutto quello che vuoi. Perché non dovrebbe? Quale potrebbe essere il motivo dell’incarnazione, quello di continuare a punirti e a rendere la vita un’enorme sofferenza?  Quale malvagio essere potrebbe dirti: “Sei stato cattivo, non ti meriti che io ti dia questo, pentiti e soffri le pene dell’inferno! Vai, torna a vivere sulla Terra per poi morire di nuovo fino a che non ti pentirai del tutto”. Ma di cosa dovremo pentirci? Gli esseri umani commetto omicidi,, stupri, rapimenti, hanno la necessità di fare guerre, produrre armi, seminare odio, sono esseri che non hanno certo l’interesse a sviluppare lo Spirito e devono fare ancora un certo percorso che tu che stai leggendo queste cose hai già fatto…. comprendi cosa vuol dire “hai già fatto?” Non inorridire, se tu fossi sempre stato puro come un giglio non saresti su questo piano, e anche se non ci fossi più le avresti comunque fatte e, di conseguenza, ci saranno tante altre cose che desideri fare…. ebbene, inizia a farle ora che sei vivo e sveglio!

L’Evoluzione Spirituale ha dei tempi, diversi per l’intera umanità, a causa della differenza contenuta in ognuno di noi, ognuno ha una storia diversa, a seconda di quello che ha pensato, della paura che ha avuto nel fare o non fare certe cose, delle convinzioni che si è fatto, dei desideri che lo legano al ritorno nel ciclo delle rinascite e così via.
Ora però liberati del concetto del Peccato originale, esci fuori da quel condizionamento. Non è necessario che tu viva una vita di sofferenze e difficoltà, c’è solo bisogno di liberare la tua psiche da un condizionamento e questo lo puoi fare soltanto se crederai in te stesso e inizierai a concederti delle possibilità che prima avevi escluso dalla tua vita pensando: “ Ma tanto non accadrà mai, è inutile sperarlo!”   Ora comprendi che l’intensità di un sogno, se rimane un sogno, crea la condizione del tuo ritorno qui? E se devi tornare per esaudire quel sogno, non è meglio che lo esaudisci subito, adesso che sei qui? Perché attendere un’altra vita? Se anche vuoi tornare da Maestro devi comunque liberarti dai condizionamenti di un sogno non esaudito.
Ora hai la possibilità di farlo in modo concreto, realizzare un tuo desiderio, un sogno che hai nel profondo del tuo cuore.

Il Manuale non contiene rituali magici, non offre alcuna facile risposta, è semplicemente uno strumento con il quale potrai entrare in una dimensione dell’essere non abituale, alla quale ti avvicinerai gradualmente affinché la tua Coscienza si sposti dolcemente da piano fisico ed in modo che tu possa sperimentare la presenza del tuo Osservatore dentro di te.
Prima di iniziare il tuo Viaggio è necessario che tu apprenda il Linguaggio dell’Anima: le parole scaveranno dentro di te, tu potrai lasciarle entrare, ti renderai semplicemente disponibile a “sentire” e se troverai una risonanza, una vibrazione interna che ti scuoterà un po’, che ti farà sentire più "vulnerabile”, quello sarà il segnale che hai trovato il contatto con la parte più profonda di te, pertanto non averne paura e non scoraggiarti per questo. Prosegui, vai avanti. Ti hanno fatto credere che tu sei qualcosa e Dio  sia altro, un’entità che non si sa dove sia, ti hanno fatto credere di essere diviso da Lui, di dover credere in un Dio che sta in cielo e divieni facile preda dei Giganti del TEMPO.
La possibilità che ti rimane è unicamente quella di continuare a credere in qualcosa di esterno a te, che ti porterà sempre più lontano da te stesso, ti legherai a noiosi valori della vita quotidiana, oppure a quelli della semplice sopravvivenza, ma per il ciclo della vita non cambierà nulla, mentre per te cambierà tutto.
Vuoi continuare ad essere cibo per Giganti? Vuoi continuare a viver nel sonno? Vuoi continuare a non chiederti e ad andare avanti a testa bassa?  Fai pure, devi semplicemente vivere come sempre hai fatto per milioni di altre vite, fino al giorno in cui ti sveglierai, per sollevare gli occhi al cielo e vedere finalmente la Luce colpirti al centro del cuore, per farti sentire quanto calore c’è nell’Essere che sei e che tieni lì, come contemplatore inconsapevole. Il programma non ti risveglierà dal tuo Sonno di milioni di vite, non ti farà uscire dal ciclo delle Rinascite, che dura dalla creazione dell’essere umano, tuttavia è un primo passo e potrà con assoluta certezza risvegliare in te una verità che tieni assopita per proteggerti dalla sofferenza: la RESPONSABILITA’ di ciò che fai ora è solo tua, non è di nessun altro.
Non c’è nessun giudice, ci sei soltanto tu che, attraverso ciò che in psicologia si chiama inconscio, hai creato il tuo dolore e la tua gioia per milioni di vite, senza renderti conto di nulla. Ora puoi iniziare a CREARE attraverso la tua Coscienza il tuo futuro, la tua reale esperienza su questo pianeta Terra.Ora ti chiedo solamente non di credere, ma di provare a sperimentare che, se metterai in atto il programma per un certo periodo di tempo, tu potrai trasformare la tua Realtà, tu potrai diventare il pilota della tua vita, mentre fino ad ora sei stato guidato dal pilota automatico della sopravvivenza, delle memorie ancestrali ed emozionali che ti hanno trascinato nelle esperienze della vita, belle e brutte, non c’è alcuna differenza. Non ti sto dicendo che potrai cambiare qualcosa della tua vita, quello lo puoi fare già con tutti gli strumenti che hai a disposizione.
Qui tu puoi iniziare a costruire interamente la tua vita in base all’obiettivo che vuoi raggiungere, rispettando esclusivamente ciò che sei in grado di accettare per te stesso, ciò che non spaventa la tua Anima, nel senso che se ti poni l’obiettivo di scalare l’Everst, sapendo che non provi piacere neanche nel fare un’escursione in collina, vuol dire che il tuo è un obiettivo mentale, probabilmente neanche tuo, e non è coerente con la tua Anima.
Il sogno è qualcosa che hai proprio dentro l’Anima, che coltivi dentro di te, segretamente, qualcosa di intimo, che è tuo e quasi sicuramente non hai mai avuto il coraggio di rivelare a nessuno o, se lo hai fatto, probabilmente non sei stato compreso e te ne sei pentito, ma tu sai che è sempre lì, a farti ricordare la fatica e la noia della vita quotidiana, perché la tua Anima vorrebbe essere libera di divertirsi, di giocare e poter rincorrere quel sogno.  Il sogno richiede coraggio, perché per abbracciare un sogno c’è sempre un momento, più o meno lungo a seconda della tua convinzione, in cui non saprai se potrai realizzarlo e dovrai tuttavia lasciare il certo per l’incerto e sapere che, una volta lasciato il certo, non potrai più tornare indietro, ma solamente procedere verso il tuo obiettivo. I dubbi e le incertezze non possono convivere con la realizzazione di un sogno, ma stai pur certo che, se abbandoni tutti i dubbi, il tuo desiderio si realizzerà.
DEVI CREDERE PER UN PERIODO LIMITATO DI TEMPO DI CIRCA TRE MESI NEL TUO LINGUAGGIO DELL’ANIMA, SOLTANTO QUESTO.
Non rincorrere più qualcosa al di fuori di te. Se preferisci farlo, fai pure, hai a disposizione tutte le vite che vuoi, peccato che ogni volta ti dimentichi tutto e devi ricominciare da capo, però questo fa parte del gioco in cui siamo inseriti, è un meccanismo da cui non si esce se non attraverso la comprensione del tuo vero Linguaggio dell’Anima.
Il Linguaggio dell’Anima è una porta dalla quale potrai accedere al RISVEGLIO.
Questo è cioò che ti richiede il programma di questo sistema, Vuoi provare? Vuoi tentare di dare finalmente ascolto alla tua Anima? Perché quello che dovrai fare sarà semplicemente seguire il linguaggio dell’Anima.
Tu lo sai di avere un’Anima? Quante volte ti sei fermato a guardare la tua vita e ti sei chiesto:”Perché?” E quante volte hai ripreso a camminare per il mondo dicendoti:”Che stranezza!Quanti pensieri inutili! Adesso devo pensare alle cose serie”. E quali sarebbero queste cose serie? Quelle che ti uccidono piano piano senza che tu possa rendertene conto? Sono le abitudini necessarie, sono le noie quotidiane, sono gli obblighi, i doveri, il lavoro, chi hai vicino, cene, tv, ecc.  Rifletti su quanto spazio concedi alla Felicità all’interno del tuo mondo, quando ti senti veramente libero di poter essere te stesso, senza condizioni, senza qualcuno che o qualcosa ti trattengano? E l’Anima cosa dice, in tutto questo? La stranezza vera è vivere con l’inquietudine del non sapere fingendo di sapere, continuando a fare e a dire cose di cui non si comprende il senso, di cui “si sa che è così”, sono semplicemente cose che devi fare. Cosa potrai mai realizzare per cambiare lo stato delle cose? Cosa vuoi inventare? Fermati un attimo, appartati in un angolo della tua casa, del tuo ufficio, in un angolo della tua vita, in una piazza del tuo quartiere, dove vuoi, ma fermati ad osservare te stesso: hai per caso paura di vedere cosa realmente stai facendo? Per chi stai lavorando? La maggior parte delle persone, di fronte a questa domanda, rimane stupita, perché è così ovvio così perfettamente normale: ho avuto varie risposte per la spesa, per la famiglia ecc. Ma in tutto questo sai dove rimane il tempo per pensare realmente a te e a ciò che vuole la tua Anima? Il mondo è stato volutamente concepito in forma dualistica, perché se tu produci tanto poi avrai il premio, la tua soddisfazione, i tuoi soldi, i tuoi riconoscimenti e quindi starai bene, ma è il tuo Ego ad essere ricompensato, non la tua Anima. E se invece non produci cosa sei? Un incapace, un fallito, un sognatore, un inetto, un depresso, un ubriacone, ecc. pertanto ti sentirai sempre “costretto” a fare, la tua vita quotidiana sarà la fatica del vivere, dunque non riesci a vivere in pace, ma tu sai cosa sia la pace dell’Anima? Hai paura nel verificare che non fai altro che correre senza sapere dove stai andando? Perché correre senza sapere dove stai andando può soltanto provocare PAURA dentro di te, non potrà mai farti stare tranquillo, per questo motivo sono state inventate le false certezze, per rincuorarti un po’, per farti stare calmo ogni tanto, per recuperare il senso del vuoto; i valori sacri della famiglia, la religione, la politica, e i suoi ideali, tutte stampelle dell’Anima, che ti fanno zoppicare sempre di più. E’ normale che questo comportamento provochi paura, ma questo è voluto. Comprendi?
E’ un meccanismo indotto: se tu non sai ciò che fai e perché lo fai, e dove stai andando avrai sempre dentro di te, nel profondo della tua Anima, questa necessità di provare paura, perché la paura fa parte di un esperienza ancestrale di molto tempo fa, quando l’essere umano non faceva altro che pensare a scappare per non essere catturato dagli animali. Ora non scappi dagli animali, perché la società ti offre quel falso senso di protezione, nella tua casa ti senti protetto, ma già quando esci fuori, allo scoperto è diverso, già qualcosa è cambiato, inizi a guardarti intorno, a controllare i tuoi spazi , a volte diventi molto diffidente, magari perché senti un odore, ascolti un rumore, vedi qualcosa che ti ricorda chissà cosa: è entrato in funzione il cervello istintivo, lo vedi? E allora scappi? Perché hai sempre qualcosa da fare per gli altri e mai per te stesso? E anche se trovi tempo per te, non ha mai la priorità assoluta. Forse non sei più importante di qualsiasi cosa? Se tu potessi vivere con il tuo sogno dell’Anima realizzato non svolgeresti tutto il resto meglio e con maggior piacere? Perché non sei in grado di farlo? Perché proprio non ci riesci ad ammetterlo?
Eppure è l’unica cosa che devi fare è semplicemente questa: constatare che non sai dove stai andando, ammetterlo a te stesso, essere consapevole che è un procedere senza sapere, è una corsa cieca. Fino al momento in cui non te ne renderai conto davvero, non soltanto con la mente ma come esperienza effettiva, proverai sempre la paura di non fare, perché il fare ti permetterebbe di muoverti, di non rilassarti e quindi di scappare, di essere mobile, vigile e attento. In un certo qual modo potresti controllare la paura, ma la paura non può essere controllata, è un’informazione genetica che abbiamo nel DNA, sarà sempre più forte di qualsiasi azione che tu possa fare per dimenticarla o per sovrastarla. La paura è qualcosa che blocca ogni processo di espansione.
Quindi, la paura non si può eliminare, puoi però imparare a conoscere da dove proviene, puoi apprendere come si può trasformare quella forza inespressa, una potenza in atto, un’energia bloccata. Se osservi bene l’intera umanità è un brulicare di anime in fermento e se riesci ad osservare la scena dall’alto, puoi vedere che tutti si muovono, che tutto quel mondo che si muove confusamente non sta mai un attimo fermo, perché fermarsi è proibito, non lo sapevi? C’è un proverbio che dice:”Chi si ferma è perduto”. E probabilmente è vero, non ci avevi pensato? Chi si ferma si perde perché non riesce poi a ritrovare il senso di quella corsa cieca e allora è perduto verso il mondo che lo vuole produttivo come una macchina, come un ingranaggio e gli ingranaggi non si possono fermare, perché bloccano anche il movimento degli altri ingranaggi e questo sarebbe veramente grave per l’intero meccanismo. Allora esistono già pronti dei codici in cui sei subito inserito: depresso, malato, psicolabile, incapace, in modo che quell’etichetta addosso serva a creare l’alibi per la comunità del movimento invogliato, per coloro che non vogliono fermarsi, o meglio, che non possono. I malati del mondo, gli emarginati, i poveri, gli esclusi, sono tutte persone che si sono fermate e sono state messe subito da parte, perché l’ingranaggio deve funzionare, costi quel che costi. Se tutti i respinti sapessero che fermarsi è soltanto il primo passo, necessario, indispensabile, al quale ne devono poi seguire altri, per poter finalmente iniziare subito a vivere!! Ma il pensiero della collettività è schiacciante, se non conosci la Via.
La paura può essere superata soltanto attraverso un’altra manipolazione, una trasformazione della tua psiche cosciente e volontaria: quindi ora fermati, lì dove ritieni di poter stare in un luogo che tu consideri sicuro, la tua camera, una chiesa, ecc. e rilassati un attimo. E quando ti sei potuto concedere di rilassarti per qualche minuto, allora chiediti se ora sai dove stai andando. Sai darti una risposta convincente? Ma le risposte non ci sono, non ci sono mai state, si vive così, si sa, senza sapere, senza comprendere, si tenta, a volte, di capire, chi segue la scienza, chi la fede riponendo ogni speranza in Dio, chi segue ideali, chi insegue l’amore non corrisposto, chi insegue il denaro, chi fa del proprio lavoro una missione, ma è tutto inutile, non serve a niente, goditi la vita, divertiti fin che puoi, non pensare a niente, prendi la vita come viene. E come credi venga la vita? La vita si presenta come la pensi tu, come tu la vedi, come tu la immagini, ma se ogni giorno che passa ti lasci convincere che in fondo il sogno che nutri nell’Anima rimarrà sempre un sogno e che la vera vita è quella che ti fanno credere stai pur certo che così sarà, il tuo sogno non diventerà mai la tua Realtà. E tutto si conformerà a quello che gli altri vogliono da te, e dirai: “ Avevano ragione, la realtà è questa, non si può cambiare, credere nei sogni è come credere nelle favole!” . Se alla prima difficoltà che incontri ti lasci spaventare e pensi ciò fallirai certamente. Pensi che una favola non abbia forse bisogno di essere creata dalla tua forza?  Che razza di forza è quella che si lascia subito convincere a mollare, non è forza: è debolezza. La favola rappresenta un mondo sublime, incantato, sognante, ha un linguaggio che richiede sensibilità ed attenzione, non è per tutti, è solamente per chi è ancora collegato con la sua Anima, chi è in grado di ascoltarsi, in segreto, nel profondo di sé, è per chi ha ancora il coraggio di rischiare la propria vita per ciò che è dentro l’Anima. E’ facile dire da adulti che il mondo delle favole è un mondo riservato ai bambini, liberi di sognare, di inventare, di giocare, di essere innocenti e fiduciosi. Il mondo degli adulti è una cosa seria. E se quel “serio” sarà sinonimo di “impossibilità” di realizzare un sogno, tu pensi che quella seria realtà possa renderti felice? Hai mai fatto caso a come i bambini siano felici? Questo perché? Perché sono immersi nel loro mondo. Ed in quel mondo loro sono artefici della Realtà, sono loro che conducono il gioco. Perché quel mondo l’hanno creato loro, con il piacer di farlo per divertirsi, per giocare, per provare quelle emozioni che in un altro modo non proverebbero.
La nostra educazione li vuole però adulti allora il nostro intento diviene non tanto quello di farli sognare, bensì di imparare a farli ragionare presto, per poter far fronte alla vita, alla vera vita, non ci rendiamo conto che se fossero liberi di sognare realizzerebbero la loro Realtà. E perché i bambini sentono la nostra realtà così noiosa? Perché non si sogna,ci sono solo i doveri, l’educazione, gli obblighi scolastici, andare a letto presto la sera, dire la preghiera, e dov'é il divertimento in tutto questo? Per quale motivo agli adulti è vietato sognare?
Prendiamo come esempio la favola di Cenerentola, lei in fondo al suo cuore ha sempre saputo di essere una principessa, altrimenti non avrebbe mai conosciuto il principe. Lei  credeva in questa Realtà. Il suo pensieri e il suo sentimento erano insieme, per questo ha realizzato il suo sogno.
In poche parole sei artefice inconsapevole dei tuoi avvenimenti e  ti continueranno a “capitare” esperienze esattamente proporzionali al grado di convinzione che tu sei capace di offrirti.
Tutta la nostra felicità ruota intorno alla CONVINZIONE e alla capacità di IMMAGINARE in modo diverso da quello che l’ambiente, la società, l’educazione, i principi indiscutibili, ci hanno voluto far credere di noi stessi e del senso della vita in genere,

Il corpo dello Spirito, il Contemplatore, ha necessità di COLLEGARSI al tuo piano Fisico attraverso il cervello con il tuo Cosciente per rendere attiva l’operatività e la creazione della Realtà e questo lo può fare soltanto attraverso l’Esperienza cosciente, il che vuol dire che devi sapere esattamente quello che vuoi diventare, il perché vuoi diventarlo,  a cosa ti serve, qual è il tuo scopo. Oltre a questo devi sapere anche come poterlo fare, cioè devi conoscere il modo per attivare questa connessione. Così, in questo modo, potrai diventare l’artefice consapevole della direzione che il tuo essere sta prendendo. Ecco perché vi è necessità di IMPARARE , di eseguire degli Esercizi, di apprendere delle tecniche, cosi come un giorno hai dovuto apprendere i numeri Pitagorici per poter avere la possibilità di saper svolgere, più avanti, dei problemi di matematica. Il motivo fondamentale per cui tale procedimento della Coscienza viene in ogni modo ostacolato è perché non si vuole Risvegliare lo Spirito nell’Essere umano e quindi non c’è interesse a creare Scuole di questo tipo di insegnamento, tuttavia oggi questo tipo di insegnamento sta uscendo allo scoperto, non si può tenere la verità nascosta per troppo tempo, i tempi stanno maturando per il vero progresso della Coscienza. Ti sei mai chiesto perché alcuni esseri umani hanno successo ed altri no?  Quelli che hanno successo stanno semplicemente vivendo il loro sogno e hanno la forza di abbandonarsi completamente all' energia del loro sogno, non sanno fare altro che sognare, ed è logico che lo realizzino. Ma non sapendo e non potendo credere che è stata semplicemente la forza del loro pensiero a farli diventare così, diventano anch’essi schiavi della loro immagine e difficilmente riuscirebberi a vivere al di fuori di quella. Eppure sentirsi così, il piacere di sentirsi protagonisti della propria realtà virtuale, la forza di quell’immagine, questo crea la vera realtà, soltanto che se il processo è inconsapevole non serve a nulla per la Coscienza, perché comunque non crederai mai che hai avuto successo soltanto perché lo hai pensato; ti sei visto così, ti sei piaciuto talmente tanto che non potresti rinunciare ad esserlo, ma penserai che è stata tutta una serie di circostanze che lo hanno reso possibile, quindi sì, la tua bravura, il tuo impegno, ma gli eventi esterni, le opportunità, le persone ti hanno aiutato, la fortuna, il treno che passa e devi saper prendere al volo, queste sono le vere motivazioni.
Allora diventi schiavo del successo, cerchi di aggrapparti a quella “fortuna”, perché non hai realizzato che se si è avverato è soltanto per un motivo, semplicemente perché l’hai pensato con la forza di un sogno al di fuori del quale non sapevi vederti. Quindi diviene un appiglio anche quello, una fortuna che ti rimane addosso al di fuori della quale tu non vali niente, è qualcosa che ti fa rimanere nel sogno, ma il tuo pensiero non è più pulito, quel sogno diviene un lavoro, una routine, una fatica, non è più un sogno per il semplice fatto che non sei libero di staccartene, sei diventato schiavo del tuo stesso sogno e se per caso lo perderesti non ti sentiresti più in grado di farcela. Ci sono tante persone che hanno studiato, si sono preparate per anni, hanno viaggiato per conoscere le modalità migliori per avere successo, ma non lo raggiungeranno mai e non perché sono sfortunate ma semplicemente perché non cedono abbastanza nella forza del loro pensiero, che può trasformare la realtà, non si vedono così, piene di successo, vorrebbero, avrebbero il desiderio, ma continuano a vedersi nella solita maniera, in una parola sola: NON SOGNANO.
Se tu pensi che siano anche soltanto due modi in cui potresti comunque vivere, stai certo che il pensiero seguirà sempre la via già conosciuta, e il tuo sogno non si realizzerà. Poi arriva all’improvviso un ragazzetto che non ha studiato, o poco, che non conosce un granché, e che si esprime a malapena, e che non è capace di concludere nulla nella sua vita pratica, che non ha circuiti fissi nella sua Rete, ma che ha una forza nel suo sogno che fa venire i brividi, che non riuscirebbe proprio a fare a meno del suo sogno, che sa di non poter vivere altrimenti, quel sogno nutre la sua vita, il suo pensiero, ci si sveglia tutte le mattine e quando va a letto la sera si vede così, come nel sogno ed il successo arriva, poco dopo, inaspettato.Segue…
                                                                                                                          

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