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martedì 24 agosto 2010

Meditiamo equilibrando i chakra


MEDITAZIONE PER EQUILIBRARE I CHAKRA canalizzato da Barbara, inviato dalla nostra Guida Amenoteph
Dovete prendere coscienza del fatto che voi siete energia in continuo rinnovamento. Tale rigenerazione energetica avviene attraverso lo scambio tra il vostro sistema energetico “interno” e il sistema energetico universale “esterno”.
Come una pianta attraverso la fotosintesi clorofilliana rigenera se stessa attraverso uno scambio mutuamente benefico con l’atmosfera, così voi mantenete il vostro essere equilibrato attraverso lo scambio energetico con l’Universo.
Ogni punto di contatto energetico tra voi e l’Universo è denominato chakra.
La migliore definizione che possiamo dare di chakra è “vortice di energia”.
Infatti un chakra è un mulinello roteante impregnato di energia che si forma in corrispondenza dell’intersezione tra alcuni canali energetici che scorrono nel vostro corpo.
Pensate all’agopuntura: essa si basa proprio sul principio dei meridiani, così come molte altre tecniche orientali.
I meridiani sono le linee, i canali come li ho chiamati prima, che attraversano il nostro corpo, e quindi tutti i nostri organi, permettendo che l’energia vitale vi scorra attraverso assolvendo all’incirca la stessa funzione delle vene che permettono al sangue di fluire ed irradiare gli organi.
Quando due o più meridiani s’incontrano, intersecandosi, si forma un chakra.
Quindi vi sono tantissimi chakra, forse migliaia, nel vostro corpo, siatene consapevoli.
Ognuno di essi consente all’energia stantia e vecchia di fuoriuscire e a quella pura ed incontaminata di entrare, garantendo la salute e l’armonia psicofisica del soggetto.
Di solito ci si concentra su sette chakra “principali” perché sono quelli situati lungo la colonna vertebrale. Poiché la colonna vertebrale è attraversata dal più importante canale energetico all’interno del quale scorre l’energia kundalini, mantenere aperti e funzionanti i chakra su di essa garantisce generalmente il benessere del’individuo.
La kundalini è l’energia del risveglio simboleggiata dal serpente che, srotolandosi dalla base della colonna vertebrale all’altezza del coccige, risale su fino alla testa attivando tutte le funzioni vitali non solo fisiche ma soprattutto spirituali e generando un individuo consapevole ed illuminato.
I sette chakra principali sono dunque, come vi dicevo, quelli che sono dislocati sulla colonna vertebrale o, per essere più precisi, lungo il canale energetico che la attraversa: infatti tre chakra superiori si trovano lungo l’ideale prolungamento della colonna vertebrale fino alla sommità del capo.
Abbiamo detto che è importante mantenere “aperti” i chakra. Un chakra è “aperto” ( cioè perfettamente funzionante) quando rotea in senso orario ed in modo armonico così che l’energia che vi transita non è né troppa né poca, bensì è l’energia esattamente necessaria in quel momento. I chakra ovviamente sono situati in corrispondenza degli organi vitali che sono nutriti dai meridiani della zona in cui i chakra stessi sono situati. Pertanto, l’armonia del chakra sarà riflesso del buon funzionamento di quegli organi, viceversa la disarmonia del chakra sarà riflesso di disfunzionamento degli organi fino, nei casi di maggiore squilibrio,all’insorgere di un sintomo fisico.
Quindi è della massima importanza mantenere felici i nostri chakra, cioè “aperti” e armoniosi.
Occorre comprendere la giusta direzione dei rapporti di causa-effetto. Non c’è prima la salute fisica e poi l’armonia delle emozioni e dei pensieri.
Prima vengono emozioni equilibrate, prima vengono pensieri puri, prima vengono sentimenti cristallini, prima avviene l’allineamento cuore- mente e solo dopo la salute riflette tutto ciò.
Ogni evento fisico-materiale è la manifestazione ultima di qualcosa che già esiste a livelli eterico, cioè energetico-spirituale.
La malattia, come la chiamate voi, il sintomo direi io, non è altro che l’ultima manifestazione tangibile che il vostro essere usa per portare alla vostra attenzione che state trascurando qualcosa; potrebbe essere un sentimento represso, un’emozione traumatica che vi blocca, un pensiero ossessivo che vi porta su una strada involutiva. Ed ogni sintomo parla una sua specifica lingua, ogni sintomo che insorge è il più adatto ed eloquente per manifestarvi il vostro problema interiore.
Purtroppo la medicina moderna ha disimparato ad ascoltare il corpo, anzi soffoca la sua voce con miriadi di farmaci tossici che non fanno altro che sopire il sintomo senza curarne la causa reale che non è mai fisica ma sempre psico-emotiva. Così quella causa reale del sintomo dovrà trovare un’altra strada per farsi notare ed ecco allora insorgeranno effetti collaterali o altri sintomi che possano essere utili perché essa si manifesti. La guarigione con i farmaci, anche se sopraggiunge, ha sempre un prezzo in termini spirituali.
Occorrerebbe riscoprire una visione d’insieme dell’individuo che abbracci, oltre al corpo, anche la sua Anima ed il suo Spirito e che sia finalizzata ad un benessere globale e alla gioia.
La guarigione è un percorso emozionante e stimolante di riscoperta di noi stessi, una presa di coscienza liberatoria. La vostra medicina invece l’ha trasformata in un percorso di sofferenza e paura. Oggi io non vi dirò di abbandonare la medicina se credete in essa, ma vi esorto a comprendere che oltre ad ingerire pillole dovreste interrogare il sintomo perché esso è lì per insegnarvi, per offrirvi una preziosa occasione di crescita personale.
Ho divagato un po’, torniamo ai chakra. Dunque dicevo, quando si crea uno squilibrio emotivo ciò si ripercuote sul chakra corrispondente al blocco che si è creato. Ad esempio se si perde per qualche motivo la capacità di parlare chiaramente, di comunicare con sincerità, di verbalizzare i propri veri sentimenti, potrebbe insorgere il mal di gola, conseguenza a sua volta della disarmonia o addirittura chiusura del quinto chakra! È solo un esempio ma serve per farvi comprendere come tutto ciò che accade al fisico sia il riflesso di qualcosa che è già avvenuto a livello eterico, a livello energetico e che coinvolge le vostre emozioni, i vostri pensieri e i vostri sentimenti.
Se riuscite ad intervenire su un blocco che si sia creato a livello eterico abbastanza tempestivamente tutto si risolve con facilità, se trascurate di auscultare il vostro io e di provvedere alle sue necessità, esso richiamerà la vostra attenzione nel tempo, manifestando un sintomo fisico più o meno fastidioso a seconda della gravità del problema psico-emotivo che vi state da tempo rifiutando di affrontare. Non si sfugge al proprio io!
Lavorate su voi stessi, mantenetevi felici e in armonia e la salute sarà la naturale conseguenza del vostro modo di vivere armonioso.
Mantenere in buono stato di funzionamento i chakra significa quindi mantenere armonioso il proprio stato psichico ed emotivo.
Quando si lavora sui chakra si lavora sempre in realtà sulle emozioni, sui sentimenti, sui pensieri. Si lavora sempre sull’energia vitale del soggetto, nelle sue diverse espressioni e manifestazioni.
Ci sono diversi modi, tutti validi, di lavorare sui chakra. Noi vi proporremo soprattutto il reiki e la meditazione. Parleremo anche di canalizzazione che, intesa come modalità di contatto con le Energie più pure e benefiche, vi dovrebbe condurre sulla strada della crescita spirituale, dell’armonia e, di conseguenza, della salute.
Il reiki, brevemente, poi approfondiremo, è una tecnica spirituale che ci consente di fare scorrere attraverso le nostre mani l’Energia Universale, che è Energia pura, intelligente, risanatrice, è Amore.
La meditazione è una tecnica di rilassamento profondo che può consistere nella visualizzazione di determinati scenari, nell’ascolto di parole benefiche per lo Spirito, nell’ascolto di musica; meditare significa portare il nostro sguardo all’interno anziché all’esterno ed inondare il nostro sé di ciò che più è benefico per lui. Per i chakra in particolare essa consisterà nella visualizzazione interiore dei colori corrispondenti ad ogni chakra, nell’ascolto di note particolari che hanno il potere di agire su di essi, in particolari esercizi fisici come ad esempio quelli offerti dallo yoga.
Per verificare invece se un chakra è aperto e armonioso si può utilizzare il pendolo (si chiede al pendolo di fissare un senso di rotazione che corrisponda ad un buono stato del chakra, si posiziona il pendolo sul chakra e si verifica che esso giri come concordato), si può usare il reiki (percependo attraverso le mani lo stato del chakra), ci si può affidare a persone in grado di visualizzare l’aura e quindi i chakra, o si può affinare la propria percezione di sé, chiudere gli occhi, concentrari sui chakra e visualizzarne lo stato.
Se si accerta uno squilibro al livello dei chakra si può, come detto, intervenire con una o più sedute reiki, con musicoterapia, aromaterapia (ogni chakra è stimolato da una particolare essenza) , con la meditazione o posture fisiche appropriate (vedi yoga in particolare).
Ciò dovrebbe consentire un riequilibrio del chakra. Tuttavia, poiché, come vi ho spiegato, lo squilibrio si origina sempre a livello psico-emotivo e mai fisico, il riequilibrio che avete ottenuto con le tecniche sopra illustrate sarà sempre temporaneo e si ripresenterà se non lo accompagnerete ad un esame e risoluzione delle cause reali cha avevano portato la disarmonia nel chakra. Tali cause, ricordate, sono sempre emotive o psichiche e quindi sarà necessario un lavoro d’introspezione, accettazione e cambiamento interiore.
Certo, capisco che sia più semplice ingoiare qualche pillola, me è di certo più salutare intraprendere un percorso di auscultazione interiore e di crescita spirituale:è ciò che vi chiede di fare il sintomo e solo accontentandolo esso si risolverà definitivamente.
Va detto che le pratiche, quali il reiki, la meditazione, finanche lo yoga, predispongono al rilassamento e all’introspezione, aiutano a rivolgere lo sguardo dentro se stessi e a sbloccarci emotivamente quindi, oltre a riequilibrare momentaneamente il chakra eventualmente disturbato, possono fungere anche da punto di partenza e strumento per comprendere il nostro reale stato emotivo.
Come in tutte le cose, si tratta di avere la giusta intenzione e predisposizione, di metterci in ascolto con il cuore aperto e la mente sgombra. È sufficiente volere veramente, avere fiducia nel proprio corpo, nel proprio istinto e nel potere dell’Amore, cioè, che è lo stesso, dell’Energia pura.
Affidatevi all’Universo, affidatevi all’Amore, cambiate il vostro modo di interpretare i segnali che il vostro corpo vi invia. Nulla è male, non ci sono sfortune o punizioni divine (che assurdità!) ma solo e soltanto occasioni per crescere e migliorarsi, avvicinandosi sempre più alla Luce e alla Conoscenza.
Vi abbraccio con Amore,
Amenothep

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